Villa Manin: Floreal Fest in chiaroscuro

Allestimento
OMBRE – Verso le ore 17 di venerdì siamo già sul posto per iniziare l’allestimento, avremmo potuto concludere velocemente, ma con nostra enorme sorpresa troviamo il nostro spazio logistico completamente spoglio; non un tavolo, non una sedia, niente di niente.
Noi, dando per scontato che l’organizzazione invitante, come è consuetudine, mettesse a disposizione delle associazioni almeno i supporti fondamentali (tavoli, pannelli, cavalletti ecc), ci siamo presentati solamente con le piante ed il materiale coreografico (verde di contorno, teli, tronchi e tutto quello che normalmente serve per presentare al meglio le nostre orchidee).

Cosa fare?
La nostra reazione è stata immediata ed ovvia: in queste condizioni non scarichiamo le piante e ce ne torniamo a casa.
LUCI – Un amico giuliano di Pieris (esule istriano per la precisione) che stava finendo l’allestimento dello stand ATAO ci dice in triestin-istrian – dai stè qua che doman faxemo na ciacolada insieme – è stata la chiave di volta: abbiamo deciso di rimanere comunque.
Siamo rimasti in attesa e solamente verso le ore 20 arriva qualche cosa, finalmente possiamo disporre di qualche struttura di fortuna e con l’aiuto di quella buon’anima di Graziano (il fantastico vicino di ventura – la porta finestra della nostra stanza dava su una stradina, che attraversata, ci portava dritti sul suo cortile di casa), improvvisiamo un minimo di allestimento.

5 pensieri su “Villa Manin: Floreal Fest in chiaroscuro

  1. Alberto

    Ottima mostra come da programma, io ho appena visitato il Botanic Garden di Washington, non vi anticipo che vedremo delle foto meravigliose, di specie rare ed esemplari straordinari. Saluti dagli USA Alberto.

    Rispondi
  2. Vincenzo Ghirardi

    Come si evince dal post, io c’ero e, non per lodare a vanvera, il
    nostro stand era, tenuto conto della precarietà delle infrastrutture,
    un gran bel posto dove ammirare le maliarde…. e che maliarde !.
    Penso che coloro che lo hanno visitato si siano “lustrati” per bene
    gli occhi. Tutto questo per riconoscere ancora una volta, come se
    ce ne fosse bisogno, ai nostri Guido, Graziano, Alberto e ai due
    squisiti signori, dei quali non ricordo il nome (ho la memoria monouso),
    che ho incontrato domenica mattina allo stand, il grande impegno
    di fantasia, logistico e quant’altro hanno profuso per la riuscita
    della esposizione. Grazie a tutti anche per la affabilità, l’amicizia e
    la squisita cortesia che ogni volta dimostrate indistintamente nei
    confronti di tutti, soci e non. E come non ricordare le rispettive
    gentili consorti che ci hanno viziato con i loro dolci.
    Volevo dire…….manca molto alla prossima ?!.
    Cordialmente, sempre.
    Vincenzo

    Rispondi
  3. Elisa

    Da friulana DOC mi spiace tanto che i miei compaesani (mi riferisco all’organizzazione) abbiano fatto una così brutta figura. Certe cose fanno male perchè evidenziano mancanza di cultura (da intendere in senso lato, cercate di capirmi)…forse mancanza di “cultura del bello”. Ritengo infatti che la collaborazione e il sostegno reciproco non possano che migliorare manifestazioni del genere le quali, in fondo, non si basano su nientaltro che sul desiderio di condividere con gli altri qualcosa di bello (nel caso specifico, le orchidee). Pace, è andata così…Complimenti comunque per aver saputo trarre il meglio da una situazione di indubbio disagio: l’esposizione è stata bellissima, da quando posso percepire dalle foto. Io non ho potuto venire e mi mangio le mani (una volta tanto che si giocava in casa!) ma l’esilio carinziano e il lavoro mi hanno tenuto lontana (sono impegnata con l’organizzazione di un convegno sugli abiti popolari della regione Alpe Adria -cioè Friuli, Carinzia e Slovenia-…se qualcuno ha interesse si faccia sentire).
    Ciao a tutti
    Elisa

    Rispondi

Ciao! Che ne pensi?