Allestimento
OMBRE – Verso le ore 17 di venerdì siamo già sul posto per iniziare l’allestimento, avremmo potuto concludere velocemente, ma con nostra enorme sorpresa troviamo il nostro spazio logistico completamente spoglio; non un tavolo, non una sedia, niente di niente.
Noi, dando per scontato che l’organizzazione invitante, come è consuetudine, mettesse a disposizione delle associazioni almeno i supporti fondamentali (tavoli, pannelli, cavalletti ecc), ci siamo presentati solamente con le piante ed il materiale coreografico (verde di contorno, teli, tronchi e tutto quello che normalmente serve per presentare al meglio le nostre orchidee).
Cosa fare?
La nostra reazione è stata immediata ed ovvia: in queste condizioni non scarichiamo le piante e ce ne torniamo a casa.
LUCI – Un amico giuliano di Pieris (esule istriano per la precisione) che stava finendo l’allestimento dello stand ATAO ci dice in triestin-istrian – dai stè qua che doman faxemo na ciacolada insieme – è stata la chiave di volta: abbiamo deciso di rimanere comunque.
Siamo rimasti in attesa e solamente verso le ore 20 arriva qualche cosa, finalmente possiamo disporre di qualche struttura di fortuna e con l’aiuto di quella buon’anima di Graziano (il fantastico vicino di ventura – la porta finestra della nostra stanza dava su una stradina, che attraversata, ci portava dritti sul suo cortile di casa), improvvisiamo un minimo di allestimento.
5 risposte a Villa Manin: Floreal Fest in chiaroscuro