Dendrobium tetragonum

Una o più specie? L’importante è esserci

Descrizione
Alcune piante mi attraggono indipendentemente dal loro fiore, che sia il colore la forma o la fragranza l’elemento accattivante. Quando vidi quella modesta pianta attaccata con le proprie radici ad una piccola zattera di legno, i cui lunghi pseudobulbi a sezione quadrangolare si protendevano nel vuoto, ebbi istintivo e immediato l’impulso a comprarla. La fioritura che a breve seguì fu altrettanto sorprendente.

Dendrobium tetragonum A. Cunn.
Bot. Reg. (1839) Misc. 33

Oggi si parla spesso più di D. tetragonum complex, per cui , almeno secondo alcuni tassonomisti, esisterebbe una unica specie con diverse varianti locoregionali. Secondo altri sarebbero riconoscibili almeno 4 specie: D. tetragonum A. Cunn. var. tetragonum; D. tetragonum A. Cunn. var. cacatua (M.A. Clem. & D.L.Jones) H. Mohr (D. cacatua); D. tetragonum var. giganteum Gilbert (D. capitisyork); D. tetragonum A. Cunn. var. melaleucaphyllum (M.A. Clem. & D.L.Jones) Dockr. (D. melaleucaphyllum). Altri nomi come var. haynesianum viene considerato sinonimo di D. cacatua, var. tomentosum sinonimo di D. capitisyork.

Comunque sia sono tutti originari dell’Australia, della zona costiera del sudest australiano, dal livello del mare sino a circa 1000 m s.l.m. Crescono in zone molto umide e ombreggiate con temperature estive giornaliere sui 25°C e minime invernali di 5-8°C (D. tetragonum var. giganteum preferisce temperature minime più alte). In natura vanno incontro ad un periodo di riposo invernale secco, ma in coltivazione conviene mantenere una certa umidità atmosferica e del substrato anche nella stagione fredda.


Dendrobium tetragonumTav. 5956, Bot. Mag. 98, 1872

Ciò che li accomuna morfologicamente sono gli pseudobulbi, lunghi secondo le varietà dai 30 ai 60 cm, cilindrici alla base, a sezione quadrangolare (da qui l’epiteto della specie) alla sommità, larghi circa 1-1.5 cm. Dapprima eretti con l’età si inarcano fino a diventare penduli. All’apice portano le foglie in numero di 2-5 di colore verde scuro e di una certa consistenza, lunghe sino a 8 cm e larghe 2-3 cm. I fiori in gruppo di 2-5 vengono essi stessi prodotti agli apici: petali e sepali sono molto stretti e lunghi, complessivamente anche 17 cm, normalmente sui 10 cm, di colore giallo-verde, crema o bronzo, con spot rossastri sul labello oltre che nelle parti basali dei petali. Labello bianco e colore verde sono caratteristici del D. cacatua. I vecchi psudobulbi fioriscono ogni anno. Periodo di fioritura inverno, inizio-primavera. Profumo vanigliato.

Coltivazione

Sono piante che vanno coltivate su zattera, non solo per poterne apprezzare le caratteristiche comportamentali, ma soprattutto per poterle mantenere nel tempo. Hanno si bisogno di umidità costante per tutto l’anno con una riduzione delle bagnature in inverno, ma le radici devono essere arieggiate costantemente, pena il marciume e la perdita della pianta. Durante la stagione calda possono essere poste all’esterno in luogo fresco e umido con vaporizzazioni quotidiane. Ombreggiatura oltre il 60%. In inverno, ridurre ma non interrompere le annaffiature, e porre a temperature di serra fredda-intermedia. Per la var. giganteum sono necessarie temperature minime maggiori da serra decisamente intermedia. Fertilizzare regolarmente.

8 pensieri su “Dendrobium tetragonum

  1. Guido

    con la cocciniglia, cotonosa ed anche altre specie, scudetto ecc. è sempre una battaglia persa, credi di averla debellata e ti rispunta puntualmente.
    Naturalmente parlo di trattamenti in serre stipate tipo la mia.
    Io uso il Confidor, che, seppur non testato anche per la cocciniglia è pur sempre un insetticida sistemico – principio attivo Imidacloprid, nicotina praticamente – che dovrebbe agire sul sistema nervoso anche di questi ospiti indesiderati.
    Per quanto attiene al meccanismo d’azione, l’Imidacloprid si lega in modo permanente con i recettori proteici specifici della membrana delle cellule nervose, impedendo così l’ingresso dell’acetilcolina (il trasmettitore naturale di impulsi). A differenza dell’acetilcolina questo principio attivo non viene degradato, o solo lentamente, dall’enzima acetilcolinesterasi, per cui l’azione prolungata del prodotto distrugge il sistema nervoso degli insetti provocandone la morte.
    Per rendere ancor più efficace il trattamento, in casi di intervento ad hoc su infestazioni estese, miscelo il principio attivo con olio bianco (si trova anche già miscelato – Confidor oil – partendo dalle dosi indicate per il principio attivo, preparo un litro di liquido composto da acqua, confidor e olio bianco (la dose di olio va giocata in ragione al grado di patinatura che si desidera dare alle foglie), poi spruzzo generosamente tutta la pianta, radici comprese e la lascio svasata per qualche ora.
    Prima di rimetterla in vaso attuo una sorta di doccia forzata alla pianta (con il getto spruzzatore delle bagnature), per pulirla il più possibile e per attenuare eventuali ed eccessive impermeabilizzazioni alle foglie procurate dall’olio.
    Devo ammettere comunque, che riesco solamente a tenere la situazione sotto controllo ma non a debellare il problema.
    Con troppa baldanza tanti orchidofili sostengono di eliminarla con facilità…fortunati loro, sta di fatto che in giro per i mercati, sempre più spesso si comprano piante di orchidee infestate dalla cocciniglia (soprattutto quando le orchidee provengono da lidi lontani) e quando credi di essere apposto te la ritrovi nuova di zecca in serra.
    …e la lotta continua 😆

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  2. Alberto G.

    Guido, sono i depositi di calcare, e dalle mie parte l’acqua ne contiene molta, per le vaporizzazioni e annaffiature. Sui pseudobulbi credo sia stato l’effetto del flash.
    Ciao
    Alberto

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  3. Guido

    stupefacenti questi dendrobium, pseudobulbi di tutte le forme e misure, quadrangolari, piatti, tozzi, spogli e via dicendo…i fiori poi. Questo mi manca e, anche se con gli australiani (dendrobium) non ho un buon rapporto, cercherò di procurarmelo – donazioni e scambi sono bene accetti 😉

    PS – alberto, cosa sono quelle piccole macchie bianche che si notano su foglie e pseudobulbi?
    Ciao e complimenti per questo post assai efficace.
    Guido

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  4. Claudio TropGard

    Complimenti, veramente incantevole
    Questo è un dendrobium che mi sento vivamente di consigliare: è una specie bellissima e facile, viene benissimo e fiorisce anche in casa senza particolari accorgimenti 😉
    Ciao
    Claudio

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