Orchidea terricola di facile coltivazione, ma difficile da trovare e da vedere.
L’orchidea descritta in questo post è Phaius flavus. Qualche visitatore di Pordenoneorchidea l’avrà certamente fotografata. L’ho portata per la prima volta in una mostra per ripagarla delle sue fioriture, sempre puntuali nonostante tutte le vessazioni che subisce in serra.
Provo un senso di colpa nel mostrarvi questa specie dai fiori luminosi e fragranti. La sua dimensione in altezza (da 60 a 80 cm) crea problemi di spazio e pertanto, visto che è un’orchidea adattabile a varie situazioni climatiche, capita spessso di vederla sistemata in spazi angusti, rifiutati dalle altre piante.
Paradossalmente, quegli spazi angusti poco luminosi e freschi, le sono sufficienti per vivere e fiorire..
Il genere Phaius
Il genere Phaius comprende circa 20 specie terricole, decidue e/o semidecidue, endemiche nell’area sub tropicale asiatica: Cina, Giappone, Australia, ed anche in Africa occidentale e Madagascar. Nelle coltivazioni è facile trovare la specie P. tankervilliae (sin. grandifolius), importata dalla Cina nel 1788. La forma dei fiori del Phaius tankervilliae ricorda il copricapo di qualche ordine monacale e per questo motivo questa specie è anche nota con il nome popolare di “orchidea monaca”.
La specie Phaius flavus
Collezione Guido De Vidi – foto 07.03.08
Phaius flavus (Blume) Lindl. 1856
Basionimo: Limodorum flavum Blume 1825
Come al solito anche questa specie ha molti sinonimi, cito solo due significativi: Bletia flava Wallace ex Lindl. 1831 – Phaius maculatus Lindley 1828.
Il sinonimo maculatus fa riferimento ad una rara varietà con le foglie maculate di bianco.
Vedi le due varietà nella foto a sinistra, tratta da un forum Giapponese, specializzato in orchidee terricole.
A tal proposito, date una letta alla discussione, scoprirete che il filo conduttore si sofferma sui nomi locali di questa specie e sulla sua poca conoscenza “ad occidente”.
E’ una pianta terrestre semidecidua di medie dimensioni, in natura vive in terreni umidi ombrosi e ricoperti da muschio, posti lungo i corsi d’acqua delle foreste primarie in: Assam, Himalaya orientale, Nepal, Myanamar, Tailandia, Malesia, Cina, Laos, Vietnam, Java, Molucche, Filippine, Sulawesi, Sumatra, Nuova Guinea, Nuova Caledonia, Samoa, Vanuatu, Taiwan, isole Ryukyu e Giappone ad altitudini di 200 a 3400 metri.
I grandi pseudobulbi ovoidali, cilindrici con forma conica portando diverse foglie ellittico-lanceolate, acuminate, plicate, di colore verde chiaro tendente al giallo (nella varietà P.maculatus le foglie sono spruzzate di larghe chiazze color bianco).
Alla base degli pseudobulbi si formano lunghi steli fiorali (60-80 cm) di altezza. Portano molti fiori (20) di colore giallo con striature color rosso ruggine sulla gola del labello.
La fioritura avviene in inverno-primavera è progressiva e di lunga durata, i fiori sono e molto fragranti.
perchè è così difficile trovare in commercio queste benedette orchi terricole, come la arundina graminifolia, il Phaius tankervilliae mi sta facendo sudare sette camicie ma risultati zero… se non a prezzi decisamente alti
…bene Aldo, così so dove trovare il P.maculatus.
PS) domani hai problemi? Potremmo sentirci x onigo
Ciao a tutti
Guido
Ciao Guido, sono da poco diventato fortunato possessore di una Phaius magniflorus e…..della rara varietà maculatus. Gli pseudobulbi sono circa 1/10 di quelli della pianta in mostra a Pordenone, quindi non danno ancora problemi di spazio. Quando ti sfiorisce prova a dividere lo stelo in pezzi che contengano due nodi, e prova a metterli su sabbia o sul solito sacchetto con sfagno appeso in serra,cosi avremo la conferma che la Phaius è una pianta che si può riprodurre dallo stelo floreale.
Ciao
Aldo
caro Guido,
a parte che i Phaius si trovano poco in commercio, poi con il tempo diventano di dimensioni enormi, cosi´tenerli in casa e´o diventa un grosso problema, se uno ha una serra grande e ben fornita e´una pianta veramente consigliabile
Gianni