Un caro Amico, Alessio, come me appassionato di fotografia e di orchidee spontanee mi ha scritto un paio di giorni fa chiedendomi un parere su delle orchidee che aveva fotografato lo scorso fine settimana sul litorale di Lignano sabbiadoro, a pochi passi dal mare, dietro alle “dune” che separano la spiaggia dalla pineta.
Quelle che ad un breve e frettoloso primo sguado erano sembrate fotografie della stessa specie si sono poi rivelate, secondo il nostro modesto parere di appassionati, ma non ancora esperti due specie differenti seppur simili.
In alto a sinistra dovremmo essere in presenza di una Ophrys sphegodes Miller specie relativamente diffusa su tutto il territorio mentre la foto a destra dovrebbe essere una Ophrys incubacea Bianca nota anche con i sinonimi di Ophrys atrata Lindley e Ophrys sphegodes subsp. atrata E. Meyer.
Da quelle che sono state le ricerche sui supporti cartacei in mio possesso l’Ophrys incubacea dovrebbe essere una specie diffusa principalmente al centro (dalla Toscana ed Emilia romagna in giù) e al sud (e più frequentemente in quest’ultima parte d’Italia).
Fatto non so quanto eccezionale sarebbe la presenza al nord dove a quanto pare i ritrovamenti sono tanto sporadici, quanto molto localizzati.
Attendiamo conferma da amici più esperti e da tutti coloro che come appassionati, vorranno aiutarci a capire se abbiamo ben interpretato le specie ritrovate, ed in caso di errore a farci capire dove abbiamo sbagliato.
mi sembrano tutte e due delle Ophrys sphegodes Miller
Una settimana fa nella zona di piombino ho visto delle orchidee spontaneee simili a questa http://www.passus.it/immagini/catalogo/grandi/ob.jpg ma vedendo le foto di questo post non vi so dire se in realtà siano dello stesso tipo..comunque..quello che volevo sapere è se è possibile in qualche modo coltivarle al di fuori di quell’ambiente..in poche parole se potrei prenderne una e rinvasarla da me o se la pianta risentirebbe troppo per una cosa del genere..grazie!
…sistemato il commento, ciao Maya.
Ti va di scrivere qualche post, se sì ti abilito come autrice, con apposita password e viaaaa.
mandami una mail
Guido
Riporto di seguito quanto ho trovato in merito su: Renato mezzena, Orchidee del Carso, ed. Villaggio del fanciullo, Trieste, marzo 1997:
Ophris atrata Lindl., sin. Ophris sphegodes Mill. sbsp atrata (Lindl.): Fiori: 3-9 distanziati e piuttosto piccoli Tepali: gli esterni erbacei, triangolari o allungati, stretti, verdi o giallo-verdastri o sfumati di roseo, spesso con nervature verdi; quelli interni più piccoli, giallo-rosei o più o meno bianco-rosei, con nervature verdi. Labello: più grande che nelle altre forme, peloso felpato, bruno-porporino o porporino-nerastro, 3-lobo tipicamente vellutato-lanoso, particolarmente ai margini, con apice sbiancato e con gibbosità laterali evidenti, villose, conico-ottuse, spesso più lunghe che larghe costituite dai lobi laterali revoluti verso il basso(per cui il labello può apparire intero); Macchia centrale (=specchio) lucida, in forma di H o V, glabra, bluastra, grigio-plumbeo o nerastra, formata da due strisce longitudinali parallele, prolungantesi fi quasi all’apice del labello e confluenti verso l’alto. Sperone: assente. Ginostemio: eretto, a becco, corto e diritto. Masse polliniche (pollinii) più o meno giallastre su caudicole più chiare.
Nota: può essere confusa con l’Ophris sphegodes Mill., dalla quale però si differenzia per: i tepali esterni verde chiaro o appena brunastri e quelli interni più piccoli, oblungo lanceolati, ottusi, verde scuro, verde-bruno o rosa-bruno; il labello finemente vellutato, 3-lobo, porporino-nerastro o bruno scuro, con gibbosità laterali, villose, evidenti; macchia centrale ad H o V, glabra, lucida, bluastra, grigio plumbeo o nerastra.
Ciao
Maya
Grazie Diego per le info, saranno di certo utili per fugare i dubbi.
Così è come vengono descritte le due specie sul mio “manualino”:
Ophrys incubacea (o sphegodes subs. atrata che dir si voglia): Differisce da Ophrys sphegodes soprattutto per le gibbosità basali del labello, che sono molto pronunciate (alte fino a 4 mm) e lucide sui lati interni; inoltre il labello è generalmente più scuro, più allungato, più peloso ai margini; lo specchio ha spesso riflessi bluastri, che sono invece molto rari in O. sphegodes.
Ophrys sphegodes: Infiorescenza lassa e allungata, formata da 3-10(13) fiori. Brattee lanceolate,concave, le superiori lunghe circa come l’ovario, le inferiori molto più lunghe. Sepali generalmente verdi, talora molto chiari o tendenti al giallo, più raramente sfumati di
bruno, ovato-oblunghi, i laterali opposti, quello mediano eretto o variamente piegato.
Petali relativamente lunghi, di larghezza variabile, con apice ottuso e margini irregolari ed ondulati; il colore è anch’esso variabile, frequentemente verde-giallastro, talvolta verde-oliva o sfumato di bruno, con il margine
spesso di colore diverso. Labello molto variabile: più corto, uguale o più lungo dei sepali, intero o leggermente trilobato, più o meno convesso, con gibbosità basali assenti o poco pronunciate, vellutato, di colore bruno scuro o bruno-rossastro, spesso con un margine
giallastro o verdastro; disegno lucido, relativamente semplice, spesso a forma di H, di colore variabile dal grigio-bluastro al rossastro, talvolta contornato da un sottile margine chiaro; appendice apicale assente o molto piccola.
Colonna con apice corto, ottuso o acuto
Ciao
Vi riporto i caratteri discriminanti tra le due specie, magari osservando altre foto, si riesce a inquadrare meglio la specie.
O. sphecodes – Labello con gibbosità poco sporgenti o nulle, ma evidenti, inflor, con 5-10 fiori o meno, tepali esterni verdi, labello 9-11 mm.
O. sphecodes atrata – Labello con gibbosità ben sviluppate, spesso più lunghe che larghe e con apice sbiancato.
Come presenza dalle ultime publicazioni sicuramente la sphecodes è presente in tutto il nord, mentre la atrata sicuramente è meno frequente, è sicuramente segnalata in prov di udine e verone, ma nelle provincie vicine la sua presenza è da verificare, quindi decisamente possibile.
Spero di potr essere stato utile.
Se le trovo vi mando delle foto delle due specie.