Esemplare a radice nuda
In natura questa specie vive anche in pieno sole abbarbicata su rocce inerti, ovviamente quando si fa riferimento al sole diretto bisogna sempre tener presente che nelle zone di endemicità esso è sempre filtrato, quindi tanta luce sì ma guardiamoci bene soprattutto in estate dal tener esposta al sole la pianta.
Le note colturali consigliano di coltivare questa specie e tutti gli Ascocentrun in generale, su cestini di legno, ma in presenza di piante adulte e dotate di un esteso apparato radicale, il substrato di appoggio diventa quasi inutile e conviene coltivarla a radice nuda, come quella che si vede nella foto.
Ascocentrum ampullaceum (Roxb.) Schltr.; Fedde, Repert. Beih. 1: 975 (1913).
Sinonimi: Aerides ampullaceum Lindley 1832; Gastrochilus ampullaceus O.Ktze. 1891; Oeceoclades ampullacea (Roxb.) Lindl. ex Voigt 1845
Basionimo: Saccolabium ampullaceum Lindley 1828
Una bellissima specie epifita, endemica in un vasto areale che va dalla Cina centro-occidentaleale, Himalaya, Assam India, Bangladesh, Nepal, Bhutan, Sikkim, Isole Andamane, Myanamar ex Birmania, Tailandia, Laos, fino al Vietnam.
Vive sugli alberi decidui in zone collinose (300 – 900 metri di altitudine), gradisce buona luce, umidità e temperature intermedie: in coltivazione si sviluppa bene su cestini di asticelle legnose. Fra le bagnature sono utili le asciugature del substrato, in inverno le nebulizzazioni vanno ridotte.
La forma color fucsia (vedi foto) è la più popolare, esistono anche la forma alba e la forma aurantiaca.
Molte sono le ibridazioni di orchidee con genitore Ascocentrum ampullaceum. Recentemente è stata creata una nuova orchidea ibrida sviluppata presso la Manipur University, in India, è stata registrata presso la Royal Horticulture Society in Gran Bretagna (24-1-03). La Royal Horticulture Society è l’Autorità Internazionale per la registrazione degli ibridi di orchidea. La nuova orchidea è registrata sotto il nome di ‘Ascocenda Kangla’. L’ibridatore è Rajkumar Dishore del dipartimento di scienze della vita della Manipur University. La nuova orchidea è il risultato di un incrocio tra Vanda coerulea (genitore femminile) con Ascosentrum ampullaceum var. aurantiacum (genitore maschile).