Care amiche e cari amici del blog, questo post è il nuovo contenitore delle vostre richieste di aiuto. E’ consultabile da tutti i frequentatori del sito e quindi sarà più facile ricevere risposte in tempo reale.
Quando il post uscirà dal video, sarà comunque raggiungibile attraverso la pagina “INFORMAZIONI”.
La via più semplice per chiedere consigli.
Scrivi la tua mail nello spazio dedicato ai commenti di questo post… se puoi linka anche una foto (per poterlo fare devi parcheggiarla su qualche album pubblico), vedrai che qualche “angelo ti aiuterà”.
Grazie della collaborazione.
Guido

Sono indecisa se mettere il vaso trasparente al mio Oncidium e al mio Dendrobium. Vorrei poter controllare le radici come faccio con la Phal ma non so se, per gli ibridi sopra citati, sono indicati i vasi trasparenti.
Potete consigliarmi?
Grazie in anticipo
Per Francesco: L’oncidium ha rigettato i due fiori impollinaticon il Dend. Gli steli sono ingialliti e inesorabilemente caduti
Grazie Guido per aver publicato la mail
Un grande abbraccio anche a te e un caro saluto a tutti
Roberta L.
Rispondo ad altre 4 mail giunte in questi giorni:
Ciao Guido sono un tuo fan che segue assiduamente tutti i tuoi consigli e che cerca di metterli in pratica al meglio per quanto riguarda le mie orchidee!Certo non sono al pari delle tue ovviamente ma da quando ho iniziato a leggere le notizie sul tuo sito devo dire che mi sono appassionato a questo particolare mondo e ad oggi la mia “piccola collezione” è arrivata a 12! L’ultimo esemplare che ho acquistato è una Encyclia cochleata e ti scrivo proprio riguardo a questa perché non ho la minima idea di come si debba coltivarla…è una pianta da serra calda, intermedia,fredda??’Booooooooooooooo
Già che ci sono vorrei anche farti un’altra domanda riguarda alle orchidee Cambria già oggetto di discussione nel tuo sito: di che cure abbisognano? somigliano in tutto e per tutto a quelle per gli Odontoglossum o no? Possiedo anche una Cambria con fiore che somiglia a quelle di una Brassia: stesse cure???
fpasquato
R) L’Encyclia cocleata va coltivata in serra intermedia come le Cattleya.
Per quanto riguarda le Cambria il discorso si fa un po complicato… dipende dai progenitori. Possiamo comunque dire che con un po di attenzione con le bagnature durante la stagione del riposo, tutte le varie ibridazioni possono farcela.
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Ciao Guido,
scrivo su un giovane blog e tra le altre (troppe) cose coltivo orchidee con discreti risultati da più di 10 anni. Non mi posso certo ritenere un super esperto ma con molta passione e, ora, con un po’ di esperienza, diciamo che me la cavo abbastanza bene.
Ti disturbo perché mi è sorto un dubbio: gli steli sfioriti ma ancora verdi delle mie Phalaenopsis non li taglio mai ma li lascio sulle piante perché o li fanno seccare loro e quindi li elimino oppure li fanno rifiorire l’anno successivo (sempre che abbiano un nuovo getto s’intende); questo lo faccio da sempre.
Ora leggo che nel tuo blog consigli di reciderli appena sfioriti così come suggerisce l’etichetta sul vaso della Phalaenopsis acquistata da Ikea. Immagino che lo si consigli per non indebolire la pianta ma seguendo questo metodo non solo lo stelo non rifiorisce ma non genera neanche i keiki che amo rinvasare ogniqualvolta le piante mi fanno dono di un nuovo “bambino”.
Sto preparando un post sul keiki e prima di farlo vorrei una tua opinione anche perché le informazioni dell’etichetta sopra citata secondo me sono se non scorrette perlomeno incomplete.
Chiudo con i doverosi e sinceri complimenti per il tuo blog, ormai punto di riferimento per chi ama le orchidee nel nostro paese, non tarderò a segnalarlo caldamente ai miei (pochi ma fedeli) lettori.
Grazie per l’attenzione riservatami.
Un cordiale saluto
Gianni
R) La mia opinione è di lasciar fare alla natura… recidere gli steli fioriti solamente quando sono secchi.
Mi è rifiorita la vanda, e sinceramente sono molto orgogliosa. Il cartellino, quando l’ho comprata, diceva solo vanda, credo che sia sicuramente un ibrido.
PS) grazie per i complimenti al blog, se ti servono notizie per il tuo blog copia pure.
Ciao a presto
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Buongiorno Guido,
avrei bisogno ancora una volta di un consiglio.
Avrei voluto scrivere direttamente sul blog, ma non so come fare ad inserire una foto.
Rispetto alla prima fioritura, quella a destra nella foto, la seconda è più abbondante ma più chiara e assomiglia maggiormente, mi pare, a una V. coerulea. Presumo che si stia manifestando uno
degli antenati.
La domanda è: prossimamente devo cambiare per questo la
coltivazione invernale o continuo a tenerla al caldo, bagnata e concimata spesso? Al momento dell’acquisto, il negoziante me ne ha regalata un’altra alla quale si era rotto il fiore, assicurandomi che era blu.
Ovviamente non so se è vero, ma pur seguendo la medesima
coltivazione, non accenna a fiorire.
Ti ringrazio infinitamente.
Marina
Grazie e scusa se mi sono dilungato troppo e grazie per l’attenzione riservatami!
R) Ciao Marina la tua Vanda è un ibrido abbastanza evoluto e quindi puoi coltivarlo in condizioni da serra calda, umida e con buone fertilizzazioni durante tutti i periodi dell’anno. Il colore più chiaro della prima fioritura forse è dovuto alla minor luce in cui è stata coltivata in quel periodo.
Guido
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Caro Guido, ti propongo un argomento per uno dei prossimi post. Ho buttato giu’ due righe che potrai modificare o redazionare/intitolare a piacimento e neanche pubblicare se non ti convince.
Mi sembrava una cosa simpatica cosi’ te la propongo.
Un abbraccio
“Penso che molti si siano interessati, o si interesseranno leggendo quanto scrivo, all’aspetto olfattivo di un’orchidea, un po’ troppo trascurato a parer mio. Si rimane incantati di fronte alla bellezza dei suoi fiori ma oltremodo impietriti di fronte al suo profumo e al potere che ha di stimolare le nostre sinapsi, costringendoci al mondo impalpabile delle evocazioni e dei ricordi.
Proprio per questo motivo mi sentirei di suggerire ai molti esperti sul campo di inserire nelle schede tecniche delle varie specie anche note tecniche riguardo la profumazione, sia conosciute che puramente personali.
Quali sono quindi le orchidee piu’ profumate? E che profumo hanno?
Si potrebbe stilare una lista working progress (forse interminabile) tramite i commenti che tenga conto anche delle note che le compongono, cosi’ da approfondire un aspetto che viene superficialmente descritto, se non addirittura tralasciato, nelle schede tecniche e nelle tassonomie.
Ad esempio la Lycaste aromatica ha fiori gialli, con il labello picchiettato di rosso, che sbocciano in aprile-maggio e ricordano la cannella.
O la Clowesia russeliana (per la descrizione consiglio di andarsela a vedere per quanto e’ bella) che evoca il cedro, resina di pino, menta.
Ai piu’ esperti e non, e ai volenterosi il compito di inserire nei commenti le proprie orchidee piu’ profumate in ordine di gradevolezza, intensita’, persistenza della fragranza.
Non importa la descrizione estetica del fiore, quanto il nome dell’orchidea e la descrizione olfattiva di cio’ che evoca nella mente.
Sembra piu’ un esercizio per enologi, ma in questo campo mi sembra un aspetto non meno importante, soprattutto se questo deve o puo’ condizionare i nostri acquisti e in un certo qual modo suscitare un’idea di una determinata orchidea a chi non la possiede e volesse anche solo immaginarsela.
Buon naso a tutti!
Roberta L.
R) Interessante la proposta… aspettiamo le opinioni dei visitatori e intanto un grande abbraccio.
Guido
Ciao Paola….
diciamo che il periodo non è dei migliori anzi….ma a causa di questi piccoli imprevisti, forse anche io ricorrei a un rinvaso.
Il bello delle Phal è che non vanno mai in riposo.
Gian
Buongiorno!grazie in anticipo per l’aiuto. Mi sono appassionata di orchidee da pochi mesi, ne ho raccolto diverse, abbandonate alla loro sorte da parenti o amici non appena non avevano più i fiori e le sto curando con pazienza. una di queste ultime, una phalenopsis. probabilmente per troppa acqua, ha perso tre foglie, alcune delle radici stanno marcendo e altre sono secche. inoltre, visto il freddo, sta anche crescendo poco, tanto che ha messo da 15 giorni una fogliolina che stenta a crescere, anche per la situazione generale di salute della pianta. Mi stavo domandando se è un rischio svasarla, togliere le radici ammalorate, trattare le altre con fungicida e quindi rinvasarla di nuovo…
grazie per la risposta.
Paola
A proposito di funghicidi rameici, Guido in che concentrazione useresti la poltiglia bordolese (o verderame che di si voglia??). Grazie.
Bene, comincio rispondendo pubblicamente con imperdonabile ritardo alle mail giunte in redazione in questo ultimo periodo nel quale sono stato impegnato.
Valeria scrive:
Salve a tutti! Con la fine dell’estate mi sono trovata una brutta sorpresa… dalla sera alla mattina, in senso reale ,non è un eufemismo, la mia orchi si è riempita di striature marroni e penso stia accadendo qualcosa di brutto e inspiegabile. Lei è sempre stata al solito posto, luce indiretta e nebulizzazioni 2 volte al giorno, acqua ogni domenica…le radici mi sembrano stare bene, ma la pianta….beh, giudicate voi…secondo voi si può riprendere? e’ come una figlia…ci tengo! grazie e speriamo possiate capirci qualcosa voi!
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Una risposta:
Penso siano delle necrosi causate da batteriosi fungine (funghi insediatisi attraverso le punture di qualche insetto).
Lasciando la pianta leggermente asciutta per qualche giorno, ripulita dalle parti necrotizzate e trattata con fugicida rameico, posto che le radici sono in buono stato, non dovrebbero esserci pericoli di sorta.
Guido