Care amiche e cari amici del blog, questo post è il nuovo contenitore delle vostre richieste di aiuto. E’ consultabile da tutti i frequentatori del sito e quindi sarà più facile ricevere risposte in tempo reale.
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Grazie della collaborazione.
Guido

Buongiorno, due settimane fa ho ricevuto in regalo una bellissima cambria in fiore. La pianta sta bene ma guardando dentro il vaso ho notato la presenza di piccolissimi parasstiti di colore chiaro, sul bianco. Le foglie e i fiori non sembrano intaccati ma alla base della pianta il terriccio ne è pieno, già a vista d’occhio.
Vorrei chiedere cosa utilizzare e come. Devo usare un insetticida oppure rinvasare l’orchidea, anche se è in fiore?
Secondo me la causa potrebbe essere l’eccessiva umidità.
Ci tengo molto visto che ho anche altre orchidee che non vorrei venissero infettate.
Grazie per l’attenzione e saluti.
Tatiana
gentili orchideofili sono appena reduce da un viaggio in tailandia dove ho preso un colpo di fulmine per le orchidee ne ho comprato 4 credo catleye e un cymbium le ho sitemate dopo il viaggio in aereo un po traumatico in contenitori di vetro senza fori con muschio e corteccia della legna per caminetto credo faggio.eheheh vista la mia ignoranza in merito le osservo continuamente e sto attento all’umidità considerando mche i vasi non hanno i fori ma mi dispiacerebbe trapiantarle di nuovo visto i numerosi traumi subiti nelviaggio ecc.
per adesso sembrano godere di buona salute anche se sono passate da 30 gradi a 18 del mio appartamento
in primavera mi conviene metterle alla’aperto??
Caro Tony, quel colpo di fulmine poteva costarti caro, sì lo so lo fan tutti, tanti turisti in occasione di loro viaggi in paesi tropicali acquistano varie cose fra cui anche orchidee.
Le orchidee (escluse quelle seminate in beuta)per poterle importare dai paesi non comunitari hanno bisogno di un apposito certificato fitosanitario ed anche del certificato CITES.
Le importazioni sprovviste di queste documentazioni sono illegali (reato penale).
Detto questo, ti consiglio di risistemare le tue Cattleya in vasi forati con composto di corteccia (bark) mescolata a torba di sfagno, dai una letta a questo post.
Anche il Cymbidium ti conviene rinvasarlo in un vaso forato, leggi questo post.
Mentre il Cymbidium può sopportare anche basse tamperature, 5-10 gradi minimi, le Cattleya non se la caveranno bene con basse temperature ed il clima secco che abbiamo in casa.
Ad ogni modo mai dire mai… la passione che segue i colpi di fulmine fa grossi miracoli 😉
Fammi sapere
Guido
caro guido grazie per i consigli..vediamo quello che riuscirò a combinare :))
caro guido grazie per i consigli..vediamo quello che riuscirò a combinare :))
p.s. guardando un pò sul web pare che padova fiera a febbraio sia una buana occasione per vedere tanti esemplari e magari comprarne qualkuna …
vale la pena andare??
Chiedo scusa…ho scritto che il presunto stelo è lungo 5 cm ma intendevo dire 5 mm!! Che sbadata…
Ciao Guido, il tuo blog è bellissimo…complimenti davvero.
Avevo lasciato un post giorni fa ma probabilmente avrò fatto confusione perchè non lo vedo ancora pubblicato.
Ad ogni modo il succo del discorso era che da un paio di settimane è spuntato qualcosa alla base del fusto della mia phal ma quel ‘qualcosa’ è grande più o meno 5 cm quindi non riesco a capire se è uno stelo o una radichetta…c’è un modo per scoprirlo? Sono davvero impaziente e sto pregando affinchè sia un accenno di stelo.
La pianta ce l’ho da aprile 2008 e quando l’ho ricevuta in regalo era già tutta fiorita. A giugno ha perso tutti i fiori e lo stelo è seccato partendo dalla punta fino alla base. Da allora la pianta ha emesso due foglie, di cui la più lunga misura circa 27 cm ma di steli nemmeno l’ombra.
L’ho posizionata a nord-est su un davanzale che si trova sopra un termosifone (sotto al vaso ho messo un sottovaso largo con argilla espansa e acqua per mantenere l’umidità dell’aria elevata)…è esagerato? Il fatto è che ho paura che la temperatura di casa mia sia un pò bassina, ci saranno 18°C quando i termosifoni sono accesi e intorno ai 15°C quando sono spenti. Hai qualche consiglio? Te ne sarei infinitamente grata.
Ah! La concimo con un 20-20-20 ogni due annaffiature…non ho trovato proporzioni diverse.
Ti ringrazio per la pazienza e spero in una tua risposta.
Saluti.
Emanuela
Ciao Emanuela…mi permetto di risponderti
Allora, sopra il termosifone non è proprio la posizione ideale anche se hai messo l’argilla sotto perchè comunque ricerve tanto calore dal basso.
Per avere l’indizione alla fioritura qualsiasi pianta deve avere un minimo sbalzo termico.
La posizione a nord/est potrebbe anche andar bene (io nel pediodo estivo le porto tutte all’esterno su una terrazza che guarda a N/E).
Il concime va benissimo, le phal vengono concimate con concime bilanciato come anche le Cattleya.
Per quanto riguarda lo stelo bhe….innanzitutto guarda se punta verso l’alto e se è completamente verde (non verde e bianco), anche se 5 mm sono veramente pochi ma dovresti già distinguerlo però.
Attendi ed abbi pazienza e vedrai che prima o poi ti sarà ricompensata.Per farti un esempio, mi ci è voluto più di anno prima di rivedere i fiori di una mia phal.
Un saluto
Gian
Grazie Gianluca, sei stato gentilissimo!
Lo stelo (continuo ad illudermi che sia lui) è di un verde chiaro brillante…se ho capito bene è positivo giusto? E poi, sì, diciamo che sembra guardare verso l’alto. Ha una conformazione strana però, è come se avesse un bozzetto più piccolo, come se dallo stelo spuntasse un altro stelo (tutto ciò in miniatura). Ecco, mi dà l’idea di un nodo florale….
Vabé…comunque la sposto dal termosifone e la riporto in soggiorno (a sud-est però, spero vada bene).
Ti ringrazio ancora di cuore e attenderò che il tempo faccia il suo corso…spero che prima o poi rifiorirà!
ciao Emanuela, quoto Gianluca, dai che sarà uno stelo fiorale! 😉
Guido
Grazie Guido!
E grazie per questo bel blog utilissimo!
Ciao Emanuela
Penso dalla tua breve descrizione che sia uno stelo, ma cantar vittoria è forse troppo presto.
Ma azzardo con un SI
Gian
Ciao, quest’ estate mi hanno regalato un vaso con un’orchidea di colore rosa, non sono riuscita a sapere qual’è il suo nome. Il problema comunque è un’altro: sono stata consigliata di lasciare la pianta all’esterno (ho una loggia)anche durante l’inverno, ma neanche a dirlo ha perso quasi tutte le foglie e quelle rimaste si sono bruciate. Ci sono speranze di una sua ripresa o l’ho perduta per sempre?
Era il mio primo vaso di orchidea, sigh!
Saluti e grazie
Cinzia
Ciao Cinzia, mai disperare, per capirne un po do più, se puoi, inviaci una foto (non di gradi dimensioni) a info at orchids.it.
Foglie a parte, se è rimasta salva la parte radicale ed un minimo di nucleo centrale, ce la potremo fare.
A presto
Guido
Tra le phal negli scaffali della Coop, ho trovato, etichettata come “orchidee ibride”, una deliziosa Encyclia cochleata in fiore. Tra le poche informazioni che ho, mi pare di capire che voglia un trattamento simile alla cattleya, forse meno acqua, giusto?. Ma quando, e come rinvasare? Meglio vaso o cestello appeso, molto + grande o no, bark e poca torba di sfagno? Ho letto anche che ha un lungo periodo di fioritura, devo aspettare comunque che sia sfiorita per rinvasare? Grazie a chiunque vorrà fornirmi preziose indicazioni come sempre.
Cari saluti Marina
Ciao Marina, mi sono accorto che nel blog manca un post esaustivo su questa specie… te lo prometto.
In due parole, l’Encyclia cochleata chiede temperature intermedie, composto misto bark-torba sempre umido, luce buona e ventilazione. E’ vero, la fioritura progressiva dura molto tempo. Il rinvaso non è necessario se non indispensabile, e nel caso, conviene estrarre tutto (le radici tratterranno il composto) e sistemare il pannicolo in un vaso appena più grande… così si potrà ottenere una pianta esemplare.
Buona coltivazione
Guido