Care amiche e cari amici del blog, questo post è il nuovo contenitore delle vostre richieste di aiuto. E’ consultabile da tutti i frequentatori del sito e quindi sarà più facile ricevere risposte in tempo reale.
Quando il post uscirà dal video, sarà comunque raggiungibile attraverso la pagina “INFORMAZIONI”.
La via più semplice per chiedere consigli.
Scrivi la tua mail nello spazio dedicato ai commenti di questo post… se puoi linka anche una foto (per poterlo fare devi parcheggiarla su qualche album pubblico), vedrai che qualche “angelo ti aiuterà”.
Grazie della collaborazione.
Guido

All’inizio di maggio avevo scritto perché sullo stelo c’era un rigonfiamento, che ora è diventato come mi dicevi tu Guido, ha le radici di oltre 5 cm, ne ha quattro. Ho fatto una foto, ma non so come si carica.
Ho cercato in altri post le informazioni necessarie per piantarlo.
Non ho capito alcune cose: lo stacco dallo stelo e lo pianto in un vaso di quali dimensioni? E l’annaffiatura come la faccio con quelle poche radici che ci sono?
Grazie come sempre, Enrico
Buongiorno amici orchidofili,
da qualche tempo seguo con interesse la vostra attività, anche se a distanza visto che vivo in Sicilia,oggi Vi scrivo perchè ho bisogno del vostro consiglio, ho una cattleya che coltivo con soddisfazione da più di tre anni, da qualche giorno sono comparse sulle foglie delle macchie gialle di forma oblunga simili a delle impronte di dita, temo si tratti di qualche tipo di micosi vista l’assenza di insetti. Sarei molto contenta se poteste suggerirmi il prodotto adatto con cui poterla curare.
Vi ringrazio in anticipo salutando tutti cordialmente
Marina
Io ho fatto domanda di iscrizione un anno fa ma non ho più avuto notizie…ho mandato più di una mail ma non ho ricevuto risposta…cosa mi consigli? devo rifare domanda di iscrizione o è meglio aspettare?
Grazie, Roberto.
Scusate il messaggio era riferito a questa risposta:
Ciao Roberto, scusa il ritardo con cui ti rispondo, ma ho faticato un po’ per trattare l’argomento con Guido Diana Presidente AIO.
Allora: l’AIO esiste ed è bene aiutarla a crescere, magari iscrivendosi, la rivista Caesiana continuerà sicuramente ad essere pubblicata. Le tempistiche per la sua pubblicazione sono strettamente proporzionali con i costi e con il reperimento di materiale da pubblicare: una rivista scientifica richiede lavori di un certo spessore.
Ci conviene attendere e spezzare una lancia in favore di quanti stanno lavorando per tenere in piedi, l’unica Associazione di orchidologia a respiro nazionale ed internazionale che abbiamo in Italia.
Ciao
Guido
Hai anche inviato la quota di iscrizione?
Se sì sei gia iscritto, altrimenti mi farò promotore affinchè qualche buon’anima dell’AIO ti contatti, magari su qesta posta.
Ciao
Guido
No la quota no perchè non ho più saputo niente, sul sito c’è spiegato poco e pensavo che il bollettino per pagare la quota arrivasse con la prima rivista…
Grazie, Roberto.
Sicuramente per merito tuo sono stato contattato! grazie mille Guido!
Ciao, Roberto.
Grazie Aldo, grazie Maya… sarei stato un po’ in difficoltà a rispondere a Luigi, con l’illuminazione artificiale non sono molto esperto. Colgo l’occasione per un cordiale saluto a tutti.
Guido
Caro Guido,
prima di tutto volevo dire che sono molto contento di essere venuto a San Dona’ed averti conosciuto di persona e anche di aver conosciuto di persona tanti altri appassionati.Forse la mia domanda e’ gia’ apparsa fra i quesiti,ma tant’e’.
La mia passione sono le cattleya e non vedo altro modo di coltivarle d’inverno se non installando un sistema di luce artificiale.
Quelle che ho visto sono tutte lampade che stanno sotto una plafoniera e che quindi illuminano uno spazio limitato.Mi chiedo se c’e’ qualche sistema per illuminare un’intera stanza o serra ,anni fa avevo trovato qualcosa che aveva avuto molto successo ma stavo all’estero e non ricordo piu’ il nome.
Ti ringrazio anticipamente per l’attenzione
Luigi
Cia Dottor, probabilmente era un riflettore con un bulbo a vapori di sodio ad alta potenza, ma consumano in maniera esagerata. Trovi delle lampade a risparmio energetico con la luce giusta, mi sembra della growlight, solo che devi metterne più di una e non molto distanti dalle piante. Da un paio di anni trovi anche dei pannelli di led da 300 o 600 watt, che posti a un metro di altezza ti illuminano una stanza 3×3. Unico inconveniente il prezzo, di circa 1,5 euto a watt, ma dicono che durano 50.000 ore.
Buongiorno Dottor Marcuzzo,
sono Maya Ronchese, ricambio il piacere di averla conosciuta, assieme alle Signore, anche se in una circostanza non propriamente festosa come è invece, generalmente, nostra consuetudine.
Mi permetto di aggiungere alle precise indicazioni di Aldo un paio di indirizzi che possono esserle d’aiuto: il primo è idroponica . it, dove potrà trovare prodotti interessanti ma della prima categoria indicata da Aldo, il secondo, che ho trovato per caso e secondo me propone un sistema di illuminazione probabilmente adeguato alle sue esigenze, è sgaravattiplant . it, alla voce illuminazione. In ogni caso digitando “illuminazione per serre” in un qualsiasi motore di ricerca trova sicuramente una vasta gamma di risposte al suo quesito. Si ricordi comunque, nella sua ricerca, di tenere in considerazione la quantità di lux necessari alle sue Cattleye, controllando la specifica delle caratteristiche delle lampade.
Cordialmente
Maya
Buongiorno, volevo sapere se la rivista Caesiana esiste ancora perchè è più di un anno che ho fatto domanda di iscrizione e non ho ancora ricevuto niente…se mando mail agli indirizzi presenti sul sito dell Associazione Italiana di Orchidologia non mi risponde nessuno…mi devo rassegnare?
Mi sono dimenticato di ringraziare =)
Grazie, Roberto.
Ciao Roberto, scusa il ritardo con cui ti rispondo, ma ho faticato un po’ per trattare l’argomento con Guido Diana Presidente AIO.
Allora: l’AIO esiste ed è bene aiutarla a crescere, magari iscrivendosi, la rivista Caesiana continuerà sicuramente ad essere pubblicata. Le tempistiche per la sua pubblicazione sono strettamente proporzionali con i costi e con il reperimento di materiale da pubblicare: una rivista scientifica richiede lavori di un certo spessore.
Ci conviene attendere e spezzare una lancia in favore di quanti stanno lavorando per tenere in piedi, l’unica Associazione di orchidologia a respiro nazionale ed internazionale che abbiamo in Italia.
Ciao
Guido