Il fascino delle epifite

Che affascinanti quelle coreografie dipinte dalle orchidee sugli alberi delle foreste tropicali.

Gran parte delle orchidee – si sa – sono epifite ed amano quindi vivere aggarppate agli alberi dove possono trovare la giusta luce.
Nelle coltivazioni, questa predisposizione naturale delle orchidee epifite è un po il cruccio dei collezionisti che, con molta fantasia cercano di simulare il più possibile gli appoggi naturali sui quali esse prosperano.

Ecco alcuni esempi di naturalizzazione adottati nella mia coltivazione:

Come si può notare, i supporti possono essere di varia natura: corteccia di pino, sughero, corteccia di quercia, corteccia d’acacia ed altro.

In certi casi conviene addirittura sistemare le orchidee in veri e propri spezzoni di tronco, addirittura, come nel caso dell’Angraecum eichlerianum (foto centrale sopra), siccome questa orchidea in natura si arrampica sugli alberi come l’edera, ho piazzato in serra un grosso ramo di nocciolo, dove, oltre all’Angraecum in questione si sono insediate anche altre miniature e qualche Tillandsia .

Qualche volta è possibile sistemare anche un’orchidea rupicola, in questo caso (vedi foto sopra a sinistra – Laelia flava) conviene cercare pezzi di radici relativamente calcificate a causa della loro lunga permanenza sotto l’acqua (quelle di acacia si prestano molto bene – i nostri vecchi contadini, per rendere inattaccabili dagli agenti atmosferici i tronchi di acacia, prima di usarli per le palificazioni delle vigne, usavano metterli sotto l’acqua dei ruscelli per qualche anno).
Le miniature invece, devono crearsi un letto soffice ed umido, il muschio vivo è il segnale che l’ambiente è propizio

Al termine di questa sequenza, ecco due miniature per antonomasia, per loro basta un piccolo ramoscello ruvido o piccole zattere di corteccia.
E’ bello veder crescere le orchidee come fossero collocate nel loro ambiente naturale… naturale per l’appunto, con la giusta umidità, temperatura e luminosità: in questo senso la serra ti da una grande mano! Qualche bravo coltivatore ci riesce anche in casa, complimenti.

2 pensieri su “Il fascino delle epifite

  1. Francesco

    Sono delle sistemazioni curiose ed ingegnose allo stesso tempo.
    Vale nel mio caso anche una vanda appesa in serra con la Tillandsia usneoides tra le radici e una phalaenopsis in vaso su un cestello di legno???

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