Orchidee: mostre e/o mercati

Chissà se mi sbaglio, ma non sarebbe più logico chiamare le cose con il loro nome?
Ad esempio – l’han capita anche i garden – sempre più spesso vari commercianti del verde, per dare tono a qualche fine settimana invitano qualche venditore di orchidee e pubblicizzano la cosa come “mostra mercato”. Per carità, vista sotto l’ottica del commerciante che deve vendere, niente da eccepire, ma l’informazione corretta da dare all’appassionato orchidofilo, a mio avviso dovrebbe essere “mercato delle orchidee”… e magari aggiungendo anche la precisazione fra specie da collezione e commerciali.
Si dirà – questione di lana caprina – importante trascorrere una giornata con i venditori amici e con qualche orchidea in più al ritorno, da aggiungere alla propria collezione.
Si sa, le capre hanno il pelo sottile, che può sembrare lana, ma sempre pelo è… la lana vera è delle pecore.
Perché scrivo questo? Perché mi ostino a vedere l’orchidofilia dalla parte dei fruitori finali: il collezionista, l’appassionato ed anche il neofita, che devono poter godere la loro passione da protagonisti, stando insieme, organizzati in gruppi ed associazioni.
Qualsiasi soggetto commerciale dovrebbe tener conto di questo aspetto, invece capita sempre più spesso l’opposto: nelle occasioni di eventi mercato delle orchidee, le associazioni, o non ci sono o rappresentano il “convitato di pietra”; con una metafora, la simbolica maglietta dell’ orchidofilo è indossata dal commerciante.
Nei commenti di questo blog si chiede cosa c’è a Vicenza, pare che un garden organizzi il fine settimana con 2 produttori/commercianti di orchidee.
Tutto quello che si sa è questo… buon divertimento a chi andrà.

31 pensieri su “Orchidee: mostre e/o mercati

  1. Vincenzo Ghirardi

    Secondo il mio personalissimo punto di vista, occorre vedere la cosa sotto ogni sfaccettatura, ovvero: Noi
    (puristi-collezionisti-etc.), abbiamo le nostre idee circa il commercio delle orchidee(ibridi e non)che sono
    sacrosante ed in merito abbiamo discusso in tante occasioni, dandoci ragione. Ma il venditore, che deve
    arrivare a sera con un certo incasso altrimenti chiude bottega, se ne strafotte delle nostre elucubrazioni e procede imperterrito per la sua strada. A lui interessa che, visto che viviamo nel consumismo, quello dell’usa e getta, del monouso etc., la sua merce venga venduta, che duri quel tanto che basta e che torni l’occasione o la ricorrenza(ne hanno creato tante anche a sproposito) per
    rivendere di nuovo l’ibridone(con tutto il rispetto per
    l’ibridone) e credo che non riusciremo mai a fargli cambiare idea. Allora siamo noi che dobbiamo proporci e
    porci, da indipendenti, a fianco del venditore(anche se da lui malvisti) per offrire una opportunità al fruitore finale e sperare che ci prenda gusto e che si infetti dell’orchivirus e che quindi impari a discernere e divenire un acquirente accorto, preparato ed esigente.
    Allora anche il venditore dovrà cambiare la sua strategia di vendita, affinarsi e proporsi in modo diverso e più consono all’orchidofilia vera. Finchè aspettiamo di essere convocati dal titolare di garden illuminato(vedi Flover)non avremo alcuna possibilità di diffondere il nostro hobby e la coltura orchidofila.
    Scusate se mi sono dilungato ma penso che se ci chiudiamo “a riccio” perchè le cose vanno nel verso che non ci piace, saremo sempre “in pochi” rispetto alla
    quantità di persone potenzialmente contagiabili dalla passione per le nostre beniamine, che magari vorrebbero saperne di più ma che non ottengono informazioni adeguate dal venditore per i motivi di cui sopra e, pertanto, continua a sguazzare in questo comportamento perchè è quello per lui meno oneroso e più immediato nel senso del realizzo. Ricordiamoci che anche noi abbiamo bisogno del venditore e che non tutti quelli che la pensano come noi hanno il privilegio di ottenere una divisione da Guido, Graziano o da Alberto, bontà loro, per accrescere la propria collezione. Se ne potrebbe parlare più nel dettaglio ma, penso di avere esposto il mio concetto,comunque, abbastanza compiutamente.
    Cordialmente, sempre.
    Vincenzo.

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  2. luciana

    Ragazzi ma voi dove le avete prese le vostre amate? 🙂 🙂 🙂
    per me questa è un’occasione di trovare sia qualche “bambina” che qualcuno del blog venuto da fuori per fare quattro chiacchere.
    In quanto alle associazioni non ne sento la mancanza perchè
    ORCHIDS è tale in quanto ci riunisce,ci insegna e ci fa anche divertire
    baci a tutti
    Luciana

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  3. Alberto

    Guido però ha centrato il problema, queste sono mostre o appuntamenti commerciali? tra le due cose c’è un abisso chi le visiterà per favore faccia un resoconto, così avremo ulteriore chiarezza. Saluti Alberto

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  4. Roberta L.

    Trovo giustissimo quello che scrivete a partire da Guido. Io personalmente pero’ penso che, in qualsiasi ambiente, c’e’ spazio per tutti. Gli esperti sapranno fare distinzione tra una mostra mercato e un mercato delle orchidee sapendo pertanto cosa scegliere di fare, se andare o no, gli appassionati e collezionisti quando ci andranno faranno come con le “figu”… celo.. manca 🙂 ma sara’ senz’altro piu’ celo, e i neofiti che si arrabattano come me avranno occasione di osservare dal vivo specie che si erano viste solo in foto, come mi e’ gia’ capitato, e sognare di possederle, qualsiasi essa sia. Dico sognare per mancanza di spazio senno’ apriti cielo, chissa’ cosa accadrebbe! Sono neofita davanzalista (i balconi mi mancano) e il davanzale adeguato alla coltivazione e’ uno solo..
    Quindi come dicevo secondo me c’e’ spazio per tutti (tranne che per le mie piante e quelle che vorrei), l’importante e’ che ci si accorga di quando un agnellino e’ travestito da lupo e si possa decidere in tutta liberta’ cosa fare.
    Spesso in questo blog si fa luce su cio’ che gira intorno a questo campo e aiuta gente come me a capire meglio le diverse sfaccettature che compongono a mosaico la nostra passione, per amore della conoscenza, perche’ come dice il titolo di un dipinto di Goya “il sonno della ragione genera mostri”.
    Se l’avessero fatto dalle mie parti sarei comunque andata a ficcanasare. Pero’ grazie a voi, consapevole di chi e cosa c’era in mostra..
    Un caro saluto
    Roberta L.

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  5. Massimo M.

    Condivido appieno quello che dici, Guido. Lo scorso anno andai ad una di queste “mostre mercato” in un garden center di Castelfranco Veneto, dove l’anfitrione era sempre un venditore del varesotto.
    In vendita vi erano per lo più i soliti ibridi di generi diversi (Dendrobium, Phalaenopsis, Masdevallia se non ricordo male) e poche specie botaniche, quasi tutte miniature a prezzi anche piuttosto elevati.
    A mio avviso il fatto che ci siano venditori di specie botaniche che si prestano a partecipare a questo tipo di eventi ha una doppia chiave di lettura.
    Da un lato il mero scopo di realizzare un guadagno e dall’altro il rendere questa passione sfuggevole, visto che gli acquirenti vengono spesso visti solo come tali e quasi mai come nuovi potenziali collezionisti, persone che spesso si disinnamorano delle orchidee perché non “iniziati” nel giusto modo a questo meraviglioso hobby.
    Sarebbe quindi importante (ma non frutterebbe loro nulla) che i garden, o chi per loro, affiancassero ai venditori anche delle associazioni in modo da fornite un “tuttotondo” a chi si volesse cimentare con le orchidee, soprattutto quando si parla di botaniche!

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  6. Stefano & Giulia

    da quello che ho letto ci sarà Pozzi e fa Franco Bianco orari dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
    il vivaio si chiama Garden Vicenza Verde in via Saviabona 72
    tel 0444507749
    questo ovviamente a chi è interessato
    ciao a tutti

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