Archivio mensile:Marzo 2011

Gastrochilus bellinus… una medaglia per Manuel

Musica sul blog: Bleak – Fate Feat. Ana Johnsson and Kimmo Pohjonen

“Pordenoneorchidea 2011” continua ad ammaliare i suoi visitatori.
Molte orchidee sono state premiate dalla qualificata giuria presieduta dal giudice internazionale e Presidente AIO, Guido Diana.
Il valore delle piante esposte è certificato dalle numerose medaglie assegnate, tre d’oro, varie d’argento e bronzo.
Dedicheremo un articolo ad ogni medaglia, consentitemi di iniziare la carrellata con la medaglia di bronzo assegnata a Gastrochilus bellinus al quale è stato dato il nome di cultivar: Manuel.
Gastrochilus bellinus ‘Manuel’ BM/AIO 2011

Manuel Mattiuzzo è il nipote di Mirella e Renato, due attivissimi soci del nostro Club.
E’ nato e vive a Dublino (Irlanda) con i suoi genitori, Maya (Finlandia) e Marco (Italia). Manuel compirà il suo primo anno di vita il prossimo 25 Aprile. I nonni Mirella e Renato (di parte italiana) sperano tanto che la prima candelina del loro Manuel, possa essere spenta in Italia.
Un augurio a Manuel anche dal nostro Club ed un piccolo omaggio in suo onore con l’assegnazione del suo nome a questo bellissimo cultivar premiato.

Nota scientifica
La nomenclatura trinomiale è un sistema tassonomico utilizzato in biologia per la classificazione scientifica delle forme di vita. Viene applicato in vari casi: per indicare la sottospecie, la varietà, la forma, il cultivar … ecc. In questi casi, l’identificazione del soggetto neccessita di un’estensione del sistema di nomenclatura binomiale, consistente nell’ aggiunta di un terzo epiteto.
Il terzo epiteto, in questo caso ‘Manuel’ identificherà per sempre, solamente la pianta alla quale è stato assegnato e le sue future divisioni e/o meristemi.
Per saperne di più su Gastrochilus bellinus, leggi questo post

Pordenoneorchidea: le Associazioni si ritrovano

… atmosfera goliardica e tanta voglia di unire le forze per fare più grande il collezionismo orchidofilo italiano. Questo in sintesi, il clima che aleggia attorno all’esposizione pordenonese, bella, sobria e originale…

Stupore ed ammirazione del pubblico, per l’idea di esporre le orchidee esotiche in una serra tropicale.

La coltivazione delle orchidee esotiche è ormai ampiamente diffusa anche in Italia, ma, a mio avviso, manca ancora quel salto di qualità, indispensabile per far decollare il collezionismo orchidofilo ben strutturato.

I motivi sono molteplici. Possiamo sottolinearne essenzialmente due, che poi sono anche strettamente connessi fra loro:
1 – la scarsa tradizione per il collezionismo – le orchidee esotiche sono state importate in Europa dai Paesi Coloniali, Inghilterra, Germania, Francia, Belgio ed Olanda ed è soprattutto là che nel tempo si è radicata la cultura e la passione per le piante esotiche.
2 – costi eccessivi per la creazione di ambienti con condizioni climatiche ottimali: le tanto desiderate serre.
Ogni potenziale collezionista di orchidee, sogna, e qualche volta si autocostruisce la sua piccola o grande serra.
La serra auto costruita, a volte è una scelta obbligata perché il mercato non è, o meglio non era in grado di proporre soluzioni equilibrate al mondo amatoriale.
Orchids Club Italia, organizzando l’esposizione di orchidee esotiche all’interno di una serra amatoriale, costruita all’uopo, ha inteso richiamare l’attenzione dei numerosi orchidofili desiderosi di trovare un riferimento tecnico per le loro esigenze.
Continua a leggere

Japan Grand Prix International Orchid Festival 2011

PRESENTAZIONE
La nostra Eri, appena tornata dal suo Giappone, ci fa questo bel regalo…pubblico integramente la sua e-mail con questa supplica:
cara Eri ti aspettiamo a braccia aperte a Pordenoneorchidea, ma dimentica la grande mostra di Tokyo, noi orchidofili italiani siamo moooolto più piccoli ed il nostro Club cerca di fare il meglio che può!

Carissimo Guido,
Ho intenzione di lasciare a disposizione dei lettori di Orchids, in esclusiva, il link riguardo a queste immagini per qualche settimana, dopodiche’ le rendero’ pubbliche via Facebook.
Ho scritto un breve testo di accompagnamento, ma se preferisci scrivi per favore un articolo tu, estrapolando i dati, come ritieni sia meglio! 🙂
A presto! Eri

“Nell’attesa di Pordenoneorchidea, evento che ormai ho personalmente nel cuore, eccomi con il link dello slideshow riguardante la mostra di Tokyo, che ho avuto la fortuna di visitare durante la mia recente visita in Giappone.
Sono lietissima di poter condividere con Voi il mio album riguardante questa immensa mostra, conclusasi lo scorso 27 febbraio, giunta alla sua 21esima edizione.
Se non fosse per Orchids probabilmente quest’album non esisterebbe, vista la mia nota mancanza di feeling per la macchina fotografica.
Japan Grand Prix International Orchid Festival 2011 è un evento che si tiene al Tokyo Dome, uno stadio coperto di baseball (sport nazionale del Giappone) ed e’ patrocinata da molti Ministeri e dalla rete televisiva nazionale. Quest’anno ha contato 3000 speci di piante in esposizione da venti Paesi diversi, corrispondenti a oltre 100000 esemplari (1027 sottoposti al giudizio). I visitatori accorsi sono 45000 ( dato del 2010). Io ho contato 89 venditori, solamente di orchidee (e non chiedetemi se ho fatto shopping..). I visitatori accorsi, oltre a me, sono 45000 (dato del 2010), Ad allietare i 9 giorni di durata della mostra, numerosi workshops, spettacoli, conferenze, mostre collaterali.
In breve due parole: quanto salta in occhio, anche dalle immagini da me scattate, è la sensibile presenza di orchidee giapponesi e per estensione asiatiche, tra cui molte Calanthe, Phaius e Cymbidium, l’ultima oggetto di collezionismo storico: qui raggiungono quotazioni elevate al pari della piu’ nota Neofinetia falcata. Sono anch’esse di una bellezza delicata, che corrisponde appieno al senso estetico del mio Paese. Sono meno numerose le Vandacee e le Phalaenopsis, anche poche immagini, anche forse per mia scelta personale.. da quanto ho notato (e non posso fare paragone con altre mostre di portata internazionale, visto che non vi ho mai assistito), assieme alle numerose Cattleye, la predilezione è per gli ibridi. Grande presenza anche per le Lycaste, che ho avuto modo di apprezzare anche alla mostra di Kyoto. Nel complesso, anche al mio occhio poco istruito è stato evidente la ricercatezza delle forme e del labello perfetti.
Vi lascio quindi velocemente alle immagini, nella speranza di fare cosa gradita…abbracciandoVi tutti.”


HIROMI UEHARA – Place To Be
Musicista giapponese che ha vinto il Grammy Award di quest’anno, sezione Jazz, con la Stanley Clarke Band..

Japan Grand Prix International Orchid Festival 2011

Grazie Eri!!!!