Archivio mensile:Marzo 2015

Giardini (orchidee) di marzo

030Giornata uggiosa.
Vicolo parnasso n°1: 22 Marzo… secondo giorno di primavera??? Noooo!
Fuori piove e la giornata è fredda, ma là dentro dove vivono le orchidee è sempre primavera! In serra la vita che esplode, la vita che riparte.
I giardini di marzo cominciano a mostrare i loro colori, ma da noi è ancora freddo fuori: gli usignoli non cantano, sono ancora nascosti nelle siepi ed allora entriamo in serra.
003Lc. Aqui-Finn ‘Nature’s Best’ (C. Suavior Aquini x Irene Finney).
Questo clone è un po’ l’emblema di tutta una serie di ibridi comunemente definiti “splash-petal”.
E’ un incrocio abbastanza robusto (pianta di dimensione medio – grande), produce fiori di 10-12 cm di diametro, consistenti e molto duraturi: un bellissimo clone da non farsi mancare nella collezione.

020 Slc. Jewel Box ‘Scheherazade’ AM/AOS.
Slc. (ora Cattlianthe) Jewel Box = C. aurantiaca x Slc. Anzac (1962) ibrido registrato da Stewart Inc. 1961.
Nota tassonomica:
x Cattlianthe, epiteto coniato da J.M.H.Shaw Orchid Rev. 111(1254, Suppl.): 95 (2003) nom. dub.
Cattlianthe JMH Shaw (2003) (abbreviato Ctt.) è il nuovo nome da assegnare a ibridi intergenerici contenenti almeno una specie genitore da ciascuno dei due generi ancestrali (Cattleya Lindl. (1824) e Guarianthe Dressler & WE Higgins (2003 ), e da nessun altro genere.

016 Vanda Rothschildiana = (Vanda coerulea x Vanda sanderiana – ora Euante), famoso ibrido primario, registrato il 12/01/1931 da Chassaing, ibridatore francese e giardiniere capo della famiglia Rothschild (1920-1930) a cui fa riferimento il nome assegnato all’incrocio.
A partire dalla lontana e famosa ibridazione fatta da Miss Joaquin, molti sono gli ibridi in commercio, peccato che quasi tutti quelli che troviamo in vendita, siano senza nome: di loro non sappiamo nulla e non riusciremo mai a saperlo.
019 Vanda tricolor
Un vecchio coltivatore, un giorno mi spiegò, che il distinguo fra Vanda tricolor tipica e Vanda suavis o var. suavis sta tutto nel colore delle maculature (rosso/marrone nella prima e viola scuro nella seconda); oltre a questa sintesi estrema è utile tener conto anche delle caratteristiche seguenti:
Le tante varianti con petali e sepali dei fiori dal fondo colorato (generalmente giallo, vedi foto sopra) posti in verticale rispetto a chi li guarda e ben aperti, sono da considerarsi Vanda tricolor.
025A conclusione della visita, godiamoci questo miracolo della natura: la vita che riprende, dopo il riposo, micro orchidea epifita che nel suo habitat colonizza piccoli ramoscelli e dove arriva l’antropizzazione, anche i tralci delle viti come si vede nella foto.
Campylocentrum grisebachii Cogn., Fl. Bras. 3(6): 522 (1906). Orchidea nativa nel sud est del Brasile.
Sinonimi:
* Aeranthes filiformis Griseb., Fl. Brit. W. I.: 625 (1864).
Dendrophylax filiformis (Griseb.) Benth. ex Fawc., Prov. List Pl. Jamaica: 40 (1898).
Angraecum filiforme Lindl., Gen. Sp. Orchid. Pl.: 248 (1833).
Campylocentrum chlororhizum Porsch, Oesterr. Bot. Z. 55: 162 (1905).
Campylocentrum burchellii Cogn., Fl. Bras. 3(6): 522 (1906).
È una miniatura epifita con un esteso apparato radicale che porta la clorofilla al nodo centrale quasi senza foglie. Fiorisce nell’inverno dell’emisfero sud e produce da 5-24 infiorescenze laterali, da erette a semi curve, con 25-40 fiori generalmente di colore bianco – verde traslucido.

Tassonomia
Campylocentrum grisebachii è stato descritto da Alfred Cogniaux e pubblicato in Flora Brasiliensis 3 (5):. 522. 1906

Etimologia
Campylocentrum: il nome di genere deriva dalla latinizzazione di due parole greche: (Kampyle), che significa “storto” e (Kéntron), che significa “bordo” o “pungiglione”, riferendosi alla forma appuntita dei fiori.
grisebachii: epiteto dedicato in onore del botanico tedesco Grisebach.

Nota finale: notizie reperite su altri post del blog, da testi a mia disposizione e da vari siti internet.

Mille occasioni per far conoscere le orchidee

A volte capita e non puoi dire di no.
024002007Squilla il telefono e dall’altro capo del “filo” senti una voce semplice, timida e rispettosa che ti chiede di acquistare una tua orchidea.
“Scusi signor Guido, siamo della floricoltura Zanatta di Treviso e sabato 21 Marzo la nostra azienda festeggia il primo anno di attività nelle nuove serre, la Dr. (…..) del fitosanitario ci ha fatto il suo nome, e noi avremmo il piacere di avere una sua orchidea per impreziosire l’evento”
“Mi dispiace” – rispondo io -” non vendo orchidee, sono un collezionista amatoriale”. L’interlocutrice rimane un attimo in silenzio e poi aggiunge “Peccato, volevamo conoscerla e ci piacerebbe tanto visitare la sua serra… sa, io e mio marito amiamo molto le orchidee e con un po’ di aiuto vorremmo conoscere il loro mondo magico”.
La telefonata sarebbe potuta finire lì, ma scattò in me quel senso di condivisione della mia passione e continuai dicendo: “Non vendo le mie orchidee, però per l’occasione potrei prestarvene qualcuna, magari allestire una piccola esposizione, le chiedo solo di lasciarmi verificare la situazione perchè sono reduce da una mostra a Pordenone… mi chiami domani e le saprò dire”. Lei mi salutò con fare felice.
Ci risentimmo il giorno dopo e le confermai la mia disponibilità.
Domani sarà una bella giornata per la Floricoltura Zanatta, sarà anche una bella occasione per le mie orchidee che si mostreranno al pubblico trevigiano con semplicità, così quasi per caso.
A volte basta poco per trasformare l’impossibile in realtà: domani in via dei gelsomini a S. Antonino (TV).
Io sarò lì nel pomeriggio… domai mattina avrò un impegno improrogabile: a Valdobbiadene per acquistare due damigiane di prosecco, rigorosamente biologico, l’imbottigliamento è previsto fra una decina di giorni con l’arrivo della luna calante di Pasqua.

Anno della capra, anno degli artisti, buona fortuna AIO

AIO_valenzaAlessandro Valenza, la nuova generazione di orchidofili, metà artisti e metà sognatori, menti aperte e grande disponibilità, quel mixer che finora mancava.
Da qualche anno Alessandro partecipa con le sue scenografie e creazioni al Taiwan International Orchids Show , conquistando premi e riconoscimenti.

Questa edizione (2015) lo vedeva rappresentante dell’Italia (Associazione Italiana Orchidologia) in terra cinese e ancora una volta il suo stand ha ricevuto due coccarde.

COMPLIMENTI ALESSANDRO!!

Dire che sono felice è dir poco, tu concretizzi quel mio vecchio sogno inespresso che da sempre immagina le aziende italiane produttrici di orchidee quali supporto e promozione dell’orchidofilia amatoriale associata, non l’opposto: ora il mio sogno è realtà, grazie!

2015, l’anno della capra per l’astrologia cinese, con la speranza che sia l’anno della “svolta buona” per l’orchidologia italiana.

Pordenoneorchidea 2015: scelta l’orchidea più bella intitolata a Pier Paolo Pasolini

ortogiardino_pianta_vincitriceE’ stata scelta da una giuria internazionale l’orchidea più bella di Ortogiardino 2015: il magnifico esemplare, frutto di ibridazioni artificiali fra varie specie, ha colpito i giudici per la prorompente forma estetica e il colore caldo tendente al fuoco dei suoi fiori.
Le regole della tassonomia stabiliscono che qualsiasi orchidea vincitrice di un premio assuma un nuovo specifico nome di “cultivar” per sottolineare il riconoscimento assegnato. Nel caso del “Best in Show” di Ortogiardino 2015, l’AIO, Associazione Italiana Orchidologia, ha proposto al suo coltivatore – Massimo Rampon, collezionista di Schio VI – di assegnare alla pianta vincitrice il nome di Pier Paolo Pasolini per commemorare così anche ad Ortogiardino il 40esino anniversario delle sua morte.

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