Warmingia eugenii ‘A. M. Botticelli’

E’ ancora troppo carico di tristezza il mio dolore per la perdita di Anna Maria Botticelli, grande personaggio dell’orchidofilia e della letteratura del verde italiani, scomparsa l’ultimo giorno di Marzo 2015, per ricominciare il mio impegno divulgativo su questo blog, senza rivolgere il pensiero a lei.
Questo racconto e la pianta che descrivo saranno dedicati a te Anna Maria.

A piè di pagina 153 del suo libro “ORCHIDEE”, Anna Maria Botticelli chiudeva scrivendo:
…”Dentro ogni nuova orchidea si nasconde sempre una storia stravagante che vale la pena di scoprire”.
E’ vero. E’ sorprendentemente vero, chi avrà la pazienza e la sensibilità di approfondire la conoscenza di ogni orchidea, scoprirà storie fantastiche, qualche volta tragiche, ma sempre interessanti.

006 Ecco, quella che si vede nella foto a sinistra è una piccola specie di orchidea brasiliana, dai fiori bianchi e cristallini, e ci sorprenderà per tutte le notizie che saprà darci conoscendola un po’ di più.

Questo cultivar vive da pochi mesi nella mia collezione ed ora è in fiore per la prima volta: lo battezzerò Warmingia eugenii‘A.M. Botticelli’, in onore dalla cara amica da poco scomparsa. E’ una specie difficile da coltivare, ma sarà mio impegno mantenerla in vita in suo ricordo.

La storia
Suscita subito curiosità la sua originaria classificazione binomiale: Warmingia eugenii. Praticamente nome e cognome del suo scopritore: Eugenio Warming, più precisamenete Johannes Eugenius Bülow Warming, naturalista e botanico danese (1841 – 1924), considerato il fondatore dell’ecologia: la scienza che studia le interrelazioni dei vari esseri viventi tra loro e con il loro ambiente.
008Il Dr. Eugenio Warming, doveva essere una persona molto influente; H.G. Reichenbach descrivendo in Otia Botanica Hamburgensia, (1881), la nuova specie da lui scoperta assegna nome di specie ed anche di genere in onore del botanico danese.
Forse ha avuto solamente un po’di fortuna in quanto H.G. Reichenbach analizzando la specie nuova ha ravvisato anche la necessità di costituire un nuovo genere da aggiungere al gruppo delle Oncidiinae.
Attualmente sono riconosciute quattro specie del genere Warmingia il cui habitat va dal Costa Rica a sud verso la Bolivia e Misiones Provincia di Argentina, patria delle cascate di Iguazu.
Warmingia eugenii è la specie tipo del genere Warmingia
Scoperta
Warmingia eugenii. è stata scoperta a Lagoa Santa, un comune del Brasile, stato di Minas Gerais, località nota anche con il nome di (casa di Luzia) per essere stato il luogo di ritrovamento del più antico scheletro umano (12.000 anni) nel continente americano.
Gran parte delle orchidee del sud e centro-sud del Brasile, compresa Warmingia eugeniisono native in Minas Gerais, São Paulo, Santa Catarina, Espirito Santo e Pernambuco.
007Questa specie è epifita a sviluppo simpodiale con piccoli pseudobulbi portanti una singola foglia di color verde scuro e vive nelle foreste ad altitudini moderate. Le piante seppur di piccole dimensioni, quando sono in fioritura sono attraenti e mostrano piccoli grappoli di fiori biancho-cristallino.

Coltivazione
Poiché le piante sono miniature possono essere facilmente sistemate in piccoli vasi, dove rimarranno per diverso tempo. E’ noto che anche in natura questa specie ha una vita abbastanza effimera, essendo soggetta a crisi per disidratazione, va da se capire che in coltivazione va tenuta sempre sotto controllo.
Il maggior pericolo è la sempre latente disidratazione, soprattutto quando è coltivata su zattera, mentre la coltivazione in vaso procura il problema opposto: la marcescenza delle sottili tadici, qundi il composto deve essere drenante. Si consiglia di rinvasare la pianta ogni anno.
In estrema sintesi, questa specie potrebbe convivere bene con le Tolumnia
Riepilogando: temperature 30° max.-18° min. umidità relativa 75-80º, mai bagnare di sera, fertilizzazioni settimanali ma in quantità al di sotto della norma.

Note

I parenti più vicini a questo genere sono Macroclinium, Notylia e Macradenia ma le affinità genetiche sono ancora oggetto di studio: non risultano ibridi realizzati con Warmingia Eugenii.

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