Tolumnia Golden Sunset ‘TAKA’ AM/AOS

Dentro la storia di un incrocio fantastico: Tolumnia Golden Sunset.

Orchidee chiamate “erbacce di Moir”
Il gruppo di orchidee ora chiamato Tolumnia racchiude specie precedentemente appartenenti al grande genere degli Oncidium, sezione Variegata e comunemente denominate “Oncidium Equitant”. Sono state spostate nel nuovo genere da Guido Braem nel 1986.
L’origine etimologica del nome di questo nuovo genere, fa riferimento a Lars Tolumnius (morto nel 437 aC o 428 aC), famoso re di Veio, città-stato etrusca.

Queste piccole piante provenienti da tutte le isole dei Caraibi, nel loro habitat crescono un po’ ovunque, su ramoscelli, rami, fili del telefono, ecc; prosperano in buona luce del sole con ricca umidità e ventilazione data dalla brezza marina.

021Tolumnia variegata (Sw.) Braem 1986.

Le piante sono di solito epifite, a sviluppo simpodiale con pseudobulbi piccoli o assenti, completamente coperti da foglie di forma triangolare o circolare, non più lunghe di 6-8 cm. disposte a coppie sovrapposte, da cui l’origine del nome “Equitant” derivato dal latino “a cavallo”.

La struttura carnosa delle foglie consente di trattenere una buona quantità di acqua nella stagione delle piogge per usarla in quella secca. La maggior parte delle specie produce vegetazioni a brevi intervalli lungo rizomi basali. I fiori si formano in primavera a gruppi di 10-12 su esili infiorescenze lunghe da 30 a 50 cm formatisi sulle vecchie vegetazioni; sorgono dalla base delle foglie, portano fiori appariscenti e colorati con grandi labelli ornati da calli di forma varia.

Il genere
Il genere Tolumnia è composto da 6 specie distribuite dal Messico, Florida USA, Caraibi al nord del Sud America.
Le ibridazioni fra le varie specie di questo genere, seppur iniziate solamente negli anni 50 del secolo scorso, hanno già ottenuto splendidi risultati di miglioramento genetico; il motivo è dato dal breve tempo necessario a raggiungere dimensioni fioritura (circa 2 1/2 anni dall’impollinazione alla fioritura). Volendo spezzare una lancia in favore degli ibridi (non me ne vogliano i puristi delle specie), i discendenti di oggi offrono una serie incredibile di colori e forme che non si vedono nella specie originarie.

La coltivazione
La ridotta dimensione delle piante di Tolumnia, e la loro capacità di adattamento a diverse condizioni di coltivazione, le rende interessanti anche in collezioni fuori serra. La chiave per ottenere buoni risultati è la conoscenza del loro habitat naturale. Le specie sono endemiche del bacino caraibico spesso limitate a una sola isola. La maggior parte delle specie che hanno generato gli ibridi di oggi, desiderano clima caldo e vivono sui rami dove sono esposti al sole e godono di buon movimento dell’aria. In queste condizioni climatiche è necessaria forte umidità ambientale e in natura è fornita da vari rovesci di pioggia giornalieri e da pesanti rugiade notturne. Ma, fattore importante, grazie al costante movimento d’aria dagli alisei, le piante non restano mai bagnate a lungo.

Gli ibridi
Volendo conoscere un po’ più da vicino i numerosi ibridi derivati dalle specie originarie di Tolumnia, è inevitabile partire da Tolumnia Golden Sunset, universalmente considerato una delle più affascinanti ibridazioni prodotte negli ultimi 70 anni.

Storia
Tutto comincia a metà del secolo scorso con le prime ibridazioni del leggendario WW Goodale Moir Hawaii, pioniere della coltivazione e degli incroci delle specie che aveva raccolto nei suoi viaggi di lavoro nelle Americhe.
In quei periodi pochi davano importanza al lavoro di WW Goodale Moir e alle “erbacce di Moir”, così si usava apostrofare negli ambienti orchidofili quelle minuscole piante, ma col tempo arrivarono i primi frutti.
I primi successi incoraggiarono altri a unirsi alla ricerca. Ed è così che nasce un gruppo di lavoro e di studio, formato da Richard e Stella Mizuta e Robert e Susan Perreira, anche loro Hawaiiani ed è verso gli anni 70 che la fondazione Moir mette a segno i primi risultati.

015 Tolumnia Golden Sunset ‘TAKA’

La vera pietra miliare (foto a sinistra) è l’incrocio fra (Tolu. Stanley Smith x Tolu. Tiny Tim) fatto dai Perreiras, e registrato da Francis Aisaka nel 1975 con il nome: Tolumnia Golden Sunset.

Eravamo ancora alle prime o seconde generazioni di incroci e quindi in presenza di un semplice ibrido discendente da quattro delle cinque specie che Moir ritenne essere le più significative fra quelle presenti in vivaio.
Tolu. pulchella con i suoi geni ha contribuito a trasmettere il colore rosa, le grandi dimensioni, la forma piena e la buona distribuzione dei fiori nell’infiorescenza ramificata. Tolu. triquetra ha riproposto le varie maculature al labello e un portamento compatto; inoltre ha accorciato l’infiorescenza stessa nonché la sua propensione alla ramificazione. Tolu. guianensis (ex Onc. Desertorum), ha contribuito alla forma dei petali, migliorando la rotondità complessiva dei fiori. Tolu. urophylla ha donato il colore giallo, e le buone dimensioni del labello.
Ecco così svelata l’ispirazione di Moir per la scelta del nome “Golden Sunset” – Tramonto o bagliore dorato (Breeding Variegata Oncidiums, W.W. Goodale Moir and May Moir, 1980, page 27).

Come capita in tutte le grandi conquiste, anche in questo caso la fortuna ha aiutato la creatività degli ibridatori di Moir, probabilmente hanno usato un clone selezionato forse una forma poliploide, ma tant’è.

Il mix di queste specie ha prodotto un discendente veramente straordinario; i numerosi cloni di Tolu. Golden Sunset sono molto diversi fra loro e con una notevole varietà di colori e forme, fattore che ha reso Tolumnia Golden Sunset un progenitore fondamentale per tutte le ibridazioni a seguire.
Attorno agli anni 80 del secolo scorso, risultavano registrati già 11 ibridi con genitore Tolu. Golden Sunset e il genitore Tolu. Golden Sunset stesso aveva ricevuto già 13 premi AM/AOS – (Bollettino AOS, febbraio 1982, pagine 123-130).

Valore dei premi
Come spesso, erroneamente capita, si è portati a pensare che i premi nelle esposizioni orchidofile siano dati al proprietario delle piante, giova sempre ricordare che sono le piante in giudizio e non il collezionista.

I premi sono generalmente utilizzati per la valutazione della qualità oltre alla novità delle piante in esposizione. Pochi di noi hanno l’opportunità di vedere un gran numero di incroci, per poter confrontare con cognizione di causa, la qualità in giudizio; pertanto va da se capire l’importanza della composizione delle giurie giudicanti. La valutazione è spesso figlia dei sistemi di giudizio e dalla competenza dei giudici che compongono le giurie, non da ultimo il loro numero (non dovrebbe mai essere inferiore a 10), e la loro esperienza nella coltivazione. Appurate queste competenze dei giudici, i premi assegnati nelle esposizioni diventano uno strumento utile per fare paragoni e per stabilire i valori in giudizio. Tuttavia, la debolezza principale delle premiazioni è che molte belle piante e cloni in coltivazione nella nostre collezioni non possono mai essere presentate in giudizio.
Tolumnia Golden Sunset, solamente nelle valutazioni AOS (vedi Awards Quarterly, Volume 31, 2000), a tutto il 2000 ha ricevuto 50 riconoscimenti: 30 Highly Commended Certificates, 17 Awards of Merit, 1 Judges Commendation, e 2 Certificates of Cultural Merit.

Conclusione:
Tolumnia Golden Sunset, date le sue molteplici varietà e con tanti cloni belli realizzati nel tempo, una collezione di Tolumnia, potrebbe essere composta interamente da questo grex.

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