ORCHITECA DINAMICA

La genesi
Il bello del collezionismo orchidofilo inteso come interesse amatoriale, ti porta a vivere esperienze sempre nuove, ecco un breve racconto di presentazione della: ORCHITECA DINAMCA, una bella scommessa creativa in favore delle orchidee da collezione, conclusa con mia grande soddisfazione.

I primi approcci con il committente e con lo studio di Architetti che stava ristrutturando la sua abitazione, risalgono a qualche anno fa.

Il progetto completo (ancora da ultimare) prevede anche una serra esterna a forma di anfiteatro, dove poter mettere a dimora invernale, tutte le essenze esotiche o comunque non tolleranti le nostre gelate dei mesi freddi.

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E’ così che prende corpo l’idea di una piccola “serra” collocata all’interno degli spazi abitativi della villa.
L’idea, di per sé intrigante, inizialmente poneva qualche problema tecnico, ma via via dell’evoluzione di vari progetti prendeva corpo la possibilità di inventare uno spazio organizzato, troppo ridotto per essere considerato “serra” e troppo grande per rientrare nella “sfera” di quelle piccole teche comunemente note come “orchidari”

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Ecco che nasce l’ORCHITECA, ovvero quello che possiamo considerare il “prototipo” o meglio ancora l'”unicum” di uno spazio interno allestito per far vivere le orchidee.
Poco più di tre metri di larghezza, poco meno di altezza, e profondità di oltre un metro e mezzo, incastrati in una parete del salottino d’ingresso con vetrata interna apribile e presa di luce dall’esterno attraverso una finestra larga cinquanta centimetri per tutta l’altezza.

Tecnologia
Per creare le condizioni climatiche il più possibile ideali si è ricorsi a qualche supporto tecnologico messo a disposizione da “SerreGiardini”: ventilatore di ricambio dell’aria interna e impianto fog per il mantenimento dell’umidità interna. La temperatura oscillerà in rapporto a quella dell’ambiente, con qualche variabilità data dalle lampade a led in soccorso della luminosità naturale, qualora nella stagione a giornate corte, dovesse essere insufficiente.

Scenografia

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L’ambientazione interna, su precisa scelta dei progettisti, doveva richiamare il più possibile ad un ambiente naturale e quindi, niente scaffali e/o bancali di supporto. La soluzione adottata è stata quella di rivestire le pareti con lastre di sughero stratificate e di simulare falsi piani rocciosi e legnosi di appoggio.

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Collaborazioni

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L’evoluzione e la stesura finale “dell’ORCHITECA DINAMICA”, nome compreso, ha seguito le indicazioni e le idee creative di Guido De Vidi, profuse nelle varie fasi di costruzione, con lo slancio di chi vive e coltiva orchidee da oltre 30 anni.
teca_16Le orchidee sono state messe a disposizione dalla Azienda di Luigi Callini: Orchidee del Lago Maggiore.

Si è detto che l’ORCHITECA DINAMICA è il prototipo e come tutte le idee nuove abbisogna di assistenza e di eventuali messe a punto via via che sarà necessario, ma, come esclamò con soddisfazione il suo committente. “Caro Guido, questa è un po’ tua figlia, aiutami a seguirla con amore.”

PS) – Perchè dinamica? Semplicemente perché assumerà fisionomie differenti nel tempo e negli umori dei suoi tutori.

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