Archivio mensile:Agosto 2016

Restrepia iris

Foto di copertina: Restrepia iris, in fiore 29.08.2016 nella collezione Rio Parnasso, coltivatore Guido De Vidi.

IMG_1436 Restrepia iris Luer 1980
Questa specie è conosciuta anche con il nome popolare di orchidea arcobaleno. E’ endemica nella parte sud dell’Ecuador ad altitudini da 15oo a 2500 m.
E’ abbastanza rara nelle collezioni, a volte porta nomi diversi, ad esempio: R. striata, R. elegans o R. sp.
Coltivazione.
Si adatta con facilità alla coltivazione in serra intermedia. Si consiglia di sistemare le piantine in piccoli vasi con substrato drenante, ma sempre umido: bark sminuzzato, torba di sfagno e perlite.

Restrepia mohrii

Foto in evidenza: Restrepia mohrii, prima fioritura (29 Agosto 2016) di un keiki giunto dalla gran Bretagna due mesi fa e messo in coltivazione ad inizio estate nella collezione Rio Parnasso: ringrazio vivamente Mauro Cappagli per la sua generosità… lui capirà!

La collezione di Restrepia aumenta di numero e di qualità.

IMG_1470Restrepia mohrii Braem 1993.
La specie è originaria delle Ande peruviane, ai confini con l’Ecuador, dove vive tra i 1400 e 1800 m. di altitudine.
È una vera miniatura, alta non più di 10 a 12 cm.
Il nome di specie è stato dato in onore di M. H. Mohr di Wessemberg-Wißmar, a ricordo del suo importante lavoro a favore di un chiarimento della tassonomia del genere.
Restrepia mohrii si caratterizza per la brillantezza del colore del sinsepalo: arancio, a volte giallastro, con punteggiature porpora soprattutto alla base. Il fiore è molto concavo, e ci rimanda alla forma di uno scafo, lungo circa 12 mm.

IMG_1469Il labello del fiore è avvolto su se stesso a formare un tubicino lungo da 8 a 10 mm., peculiarità che lo differenzia dalla norma morfologica degli altri del suo genere.

La specie è molto rara nelle collezioni. Si consiglia di coltivarla in serra temperata.
Restrepia mohrii è molto generosa nello sviluppo, nella formazione di keikis ed anche nella fioritura che avviene più volte durante l’anno.

Chondroscaphe atrilinguis

Foto in evidenza: pianta fiorita il 20.08.2016 nella collezione Rio Parnasso, coltivatore Guido De Vidi.

Genere.
Chondroscaphe, è un genere composto da 14 specie di orchidee epifite. Tutte le specie richiedono grande umidità, vivono nelle foreste tropicali di Colombia, Ecuador, Perù e Costa Rica.
Il nome di genere fa riferimento al labello a forma di scafo frangiato.
Interessante pubblicazione sul genere, a cura di Franco Pupulin, Robert L. Dressler, e Hugo medina
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A proposito delle dimissioni fantasma

logo_maseradaLe dimissioni “VERBALI” rassegnate da 5 consiglieri su 9, il 10 luglio scorso a Maserada, seguite e reiterate da parte degli stessi soggetti con e-mail, al Presidente FIO, hanno fatto decadere il Consiglio stesso. Da allora la federazione risulterebbe priva di amministrazione ed inavalidata ad emettere qualsiasi deliberazione.
Quindi è dovere del Presidente, convocare una Assemblea straordinaria dei soci, propedeutica al rinnovo delle cariche direttive della Federazione Italiana Orchidee.

Ad avvalorare quanto scritto sopra interviene il comma 1 dell’Art. 36 del C.C.
L’art. 36, comma 1, c.c. prevede che: “L’ordinamento interno e l’amministrazione delle associazioni non riconosciute come persone giuridiche sono regolati dagli accordi degli associati”.

Nel caso della Federazione Italiana Orchidee, in assenza di qualsiasi regolamento di funzionamento del Consiglio direttivo e di specifiche modalità che diano indicazioni a riguardo, sono da ritenersi leggittime anche le dimissioni verbali date in sede di dibattito consigliare, così come avvenuto nel caso di specie. Infatti, qualora l’accordo delle parti avesse previsto particolari formalità per le dimissioni (quali comunicazione verbale in occasione del Consiglio, comunicazione scritta o a mezzo A/R) il consigliere dimissionario dovrebbe necessariamente adottarle.

Nel caso di specie, l’istituto delle dimissioni non è stato espressamente regolamentato, preso atto che le dimissioni da consigliere sono una comunicazione recettizia, ossia che produce effetto nel momento in cui giunge a conoscenza del soggetto a cui era destinata (Consiglio), si deve ritenere che possa essere adottata qualunque forma che consenta di raggiungere tale scopo, compresa la comunicazione verbale.

Naturalmente sia il consigliere che l’associazione hanno interesse che vi sia una prova scritta delle dimissioni. Pertanto è opportuno che il Consiglio riporti in un verbale le avvenute dimissioni e, se il consigliere non è presente, gli trasmetta a mezzo A/R una comunicazione dell’avvenuta ricezione delle dimissioni.

Quindi le dimissioni verbali date in consiglio, opportunamente messe a verbale – pena omissione di atti dovuti da parte del verbalizzante – sono leggittime

La mia serra suona il rock

Cattleya Marjorie Hausermann ‘York’, HCC/AOS. collezione rio Parnasso

Foto in evidenza: Cattleya Marjorie Hausermann ‘York’, HCC/AOS
Collezione Rio Parnasso

Aria di festa!
La mia serra suona il rock: si fa festa, gridano le orchidee, non hanno voluto dirmi cosa festeggiano, “indovina, dicono”, ma forse ho capito… la mia serra suona il rock!
Musica!!
Ivano Fossati: la mia banda suona il rock