Anteprima!
Aspettando il 25 Aprile a Spercenigo, Floridee organizza l’esilarante mostra di orchidee con sorpresa “effetto giallo” a mezzanotte.
Sulle orme di Nero Wolfe e le sue fantasmagoriche ricette di cucina… seguiranno notizie più dettagliate, per ora entriamo nell’atmosfera a metà fra noir e giallo.
Sulle orme di Nero Wolfe, cercando una ricetta per rendere unica la mostra di orchidee del 25 Aprile a Spercenigo…fantasie e sogni possibili.
“Nella vita tutto – tranne la coltivazione delle orchidee – deve avere uno scopo”.
… ed allora mettiamoci nelle mani di Lucullo!
Intervista impossibile
…Sono a New York nella Trentacinquesima Strada di fronte alla famosissima casa di arenaria dove vive Nero Wolfe. Sono in anticipo di una ventina di minuti, ma fa freddo e nevica; decido di non aspettare. Busso.
Coelogyne pandurata collezione rio Parnasso
La porta si apre e compare un esile ed impeccabile figura: Mi chiamo Archie Goodwin. E voi?
– Buona sera, mi manda Floridee, gradirei conversare col signor Wolfe a riguardo di quell’introvabile orchidea nera e della famosa ricetta “salsicce mezzanotte” che tanto lo deliziarono da giovane.
A.G. — Il signor Wolfe non è in casa – è fuori sede per partecipare al convegno culinario dei quindici migliori cuochi del mondo – sono spiacente.
– Non fa niente, grazie lo stesso, leggeremo i suoi prossimi romanzi.
Nero Wolfe
Quando non è impegnato a mangiare, a curare le sue orchidee o a leggere i suoi libri — è un genio nello smascherare i criminali, senza mai dover uscire dalla sua casa di arenaria sulla trentacinquesima strada ovest di New York, comodamente seduto alla sua scrivania a sorseggiare birra o impegnato con le sue orchidee nella serra al terzo piano.
Solo quella volta era fuori casa, proprio il giorno della nostra visita, per presenziare al convegno di alta cucina…
…..”Non mi resta ancora molto da vivere, non ho più molti libri da leggere, ironie da cogliere, pranzi da gustare – Sospirò a occhi semichiusi, poi li riaprì. – Cinquemila dollari. Odio mercanteggiare“.
Con un mix di perentorietà e di sornionesco pietismo verso se stesso, Nero Wolfe, il ciclopico investigatore-gourmet creato da Rex Stout, su quel treno che lo sta portando verso il convegno dei quindici migliori cuochi del mondo, tenta il tutto per tutto. L’oggetto del desiderio sono le “salsicce mezzanotte”, di cui si era deliziato un giovane Nero Wolfe, all’inizio della carriera; la controparte è Jéròme Bérin, il creatore della ricetta segreta, a suo tempo inseguito attraverso il Mediterraneo sino al Cairo fino a perderne le tracce.
Il destino sembra ora favorirlo, facendoglielo ritrovare sullo stesso convoglio e diretto alla stessa meta. Ma siamo solo all’inizio del romanzo dal promettente titolo, “Alta cucina”, e l’epilogo gastronomico non avverrà che all’ultimo respiro del giallo, quando il nodo delittuoso sarà sciolto, naturalmente ad opera di Wolfe. Ma allora sull’altro piatto della bilancia ci sarà un peso ben diverso: Jéròme Bérin, sospettato dell’omicidio di uno degli chef partecipanti al simposio, deve infatti la vita all’investigatore che, scendendo a livelli di mero mercanteggiamento, non si lascia sfuggire l’opportunità di farlo pesare, previo un sottile gioco psicologico. “- Be’…- Wolfe sospirò. – Se non volete accettarlo come gesto di amicizia, sia pure. In questo caso l’unica cosa che posso fare è presentarvi il conto. Il che è semplice. Se fosse possibile fare una valutazione precisa dei servizi professionali che vi ho reso dovrebbe essere altissima, poiché i servizi sono stati eccezionali. Così… visto che insistete per pagare… mi dovete la ricetta della salsicce mezzanotte”. Le spire del Nero pitone si avvolgono inesorabilmente intorno al collo della vittima, che tenta di divincolarsi: ” – Cosa? -Bérin gli lanciò un’occhiataccia. – Puah! Ridicolo“. Ma il pitone non allenta la presa… “– Come ridicolo? Mi avete chiesto voi cosa mi dovevate. E io ve l’ho detto” …se non quel tanto per lasciare il fiato di sigillare la trattativa.
” – Bah! – Sbuffò Bérin. – È un ricatto”. Obtorto collo, e a patto che la ricetta non sia rivelata a nessuno al mondo, Bérin si decide a rivelare la magica alchimia. Solo nel 1938, dopo cinque anni dalla morte di Jéròme, Fritz, il cuoco svizzero a servizio di Wolfe, la usa in “Orchidee nere”, ma assolutamente priva di dosi. La ricetta è pubblicata ne “Le ricette di Nero Wolfe”, così come aveva voluto il suo creatore: “II signor Bérin disse a Wolfe che esse variano a seconda del clima, della stagione, delle personalità che preparano il piatto, dei cibi che si mangiano prima e dopo le salsicce, e del vino che viene servito”.
Salsicce mezzanotte
Ingredienti
Cipolla – aglio – grasso d’oca – brandy – vino rosso – brodo di manzo – timo – rosmarino – zenzero – noce moscata – chiodo di garofano – pane grattugiato – bacon – lonza – oca – fagiano – sale – pepe nero – noccioline di pistacchio – intestini di maiale.
Tritate le cipolle e 1 spicchio di aglio poi rosolateli nel grasso di oca. Versate prima il brandy fino a coprire le cipolle, poi il vino rosso e il brodo di manzo in quantità doppia rispetto al brandy. Aggiungete un pizzico di timo e di rosmarino e spolverate con zenzero, noce moscata e con un’idea di chiodo di garofano. Cuocete a fuoco lento per 10 minuti e aggiungete pane grattugiato sufficiente a ottenere una polpa. Cuocete ancora per 5 minuti. Aggiungete prima il bacon bollito e l’arrosto di lonza, poi l’arrosto di oca e di fagiano, in quantità doppia rispetto alla lonza. Tutta la carne deve essere sminuzzata. Condite con sale e con una generosa dose di pepe nero, aggiungete del pistacchio e lasciate cuocere a fuoco lento finché l’impasto di carne abbia la consistenza del ripieno di una salsiccia fresca. Raffreddate completamente. Lavate e scottate gli intestini di maiale. Riempiteli con l’impasto di carne, strozzando di tanto in tanto con del filo per ottenere le salsicce. Cuocetele nella griglia del forno, dopo aver bucato qua e là la pelle.
A comprensione della maestria di cui Fritz è capace, segue il menù orchestrato per la cena organizzata da Lewis Hewitt, milionario americano amante delle orchidee, in cui si ritrovano annualmente i Dieci per l’Aristologia, gruppo di edonisti che persegue la perfezione nel bere e nel mangiare.
Blinis con panna acida
Zuppa di tartaruga
Passera di mare al vino bianco
Salsa di cozze e funghi
Arrosto di fagiano
Porcellino di latte
Crocchette di castagne
Insalata con salsa pioggia del diavolo
Formaggio
Durante quella cena sfortunatamente venne avvelenato uno degli ospiti (la panna acida era spruzzata d’arsenico), ma poiché Fritz era incolpevole la cena risultò superba. Includiamo la ricetta della panna acida, una costante della cucina dell’Est adottata per condire moltissime ricette.
Per ottenere la panna acida, mettete 1 tazza di in un vaso di vetro sterilizzato. Aggiungete 2 cucchiai di latte fermentato, coprite il vaso e agitate vigorosamente. Aggiungete un’altra tazza di panna, coprite e agitate ancora. Lasciate riposare per 24 ore al caldo, mettete nel frigorifero per altre 24 ore.
Oltre ad essere un amante e grande intenditore di birra, Nero Wolfe è noto per il suo debole nei confronti del Martini, di cui riportiamo una ricetta, nata negli States negli anni ’30-40′, dal nome di “Adonis”:
2/3 Sherry Fino muy seco
1/3 Martini
1 goccia d’Orange bitter
Si prepara nel mixing glass e si versa nel bicchiere “old fashion” con ghiaccio, senza decorare.
Un altro liquore che spesso interviene nelle misture americane è il Gin, come per “Caruso”, ispirato al celebre cantante italiano, che in America ha avuto particolare successo agli inizi del XX secolo, quando sui palcoscenici furoreggiava la voce del grande tenore.
1/3 Dry Gin
1/3 Vermouth Dry
1/3 Liquore di menta verde
Si shakera e si versa nel bicchiere “old fashion” con ghiaccio, senza decorazioni.
Note:
1 -la cena con effetto giallo può iniziare non prima delle 22 del 24 Aprile e le salsicce saranno servite rigorosamente a mezzanotte: gli invitati si dovranno presentare con l’orchidea nera all’occhiello.
2 – parte dei testi e delle foto sono tratti dal materiale divulgativo di “ a qualcuno piace giallo 4a edizione” a cura della Provincia di Brescia, che ringraziamo per l’utilizzazione.