Vanda Istriana è il nome che qualche anno fa ho dato a questo ibrido intergenerico, quindi non troverete alcuna registrazione con questo nome.
Non ricordo più come e quando sia giunta nella mia serra questa orchidea, è trascorso molto tempo.
La prima fioritura, a dire il vero, non mi piacque molto, ma colpì positivamente mia moglie ed allora decisi di continuare a coltivarla; per fortuna, sì perchè questa orchidea, fioritura dopo fioritura è riuscita ad affascinare anche me, sia per la particolarità dei fiori, sia per la generosità nelle fioriture.
Il nome che ho dato a questo ibrido evoca il mio amore per l’Istria e per le isole del Quarnero, vedremo più avanti che botanicamente è anche un nonsenso; nessuno lo vieta, anzi, qualche licenza nella nomenclatura delle orchidee, personalizza il nostro amore per loro e le rende uniche.
La storia genealogica di questa pianta è abbastanza semplice, eccola:
Rhynchovanda Blue Angel x Vanda cristata Rhynchovanda Blue Angel = (Rhynchostylis coelestis x Vanda Rothschildiana), ibrido registrato nel 1961. Vanda Rothschildiana = (Vanda coerulea x Vanda sanderiana – ora Euante), famoso ibrido primario, registrato il 12/01/1931 da Chassaing, ibridatore francese e giardiniere capo della famiglia Rothschild (1920-1930) a cui fa riferimento il nome.
Riassumendo, i progentori “specie” di questa orchidea sono: Rhynchostylis coelestis, Vanda coerulea, Vanda sanderiana, Vanda cristata …niente male!!!
Note:
– Vanda Istriana fiorisce più volte durante l’anno.
– Pur mantenendo la sua tipica morfologia di orchidea monopodiale, ha ereditato la vocazione ‘miniaturizzante’ del suo progenitore Rhynchostylis e spesso forma dei keikis che si strutturano in piante secondarie compatte e fiorifere.
– Manifesta con dominanza anche un’altra caratteristica interessante, la resistenza alle basse temperature, tipica del suo altro progenitore, Vanda cristata.