Trichoglottis triflora nota anche con il nome popolare Trichoglottis a tre fiori. Questa specie è stata descritta da Leslie Andrew Garay e Gunnar Seidenfaden nel 1972.Trichoglottis triflora [Guillaumin]Garay & Seidenfadden 1972 Sinonimi *Saccolabium triflorum Guillaumin 1956.
Specie miniatura endemica nel sud-ovest della Thailandia e del Vietnam sui tronchi d’albero delle foreste pluviali ad altitudini da 1100 a 1200 metri. Trichoglottis triflora è un’orchidea epifita a sviluppo monopodiale, a crescita fresca con fusti eretti e raggruppati che portano da 6 a 7 foglie apicali che si formano su una corta infiorescenza ascellare dove in estate si sviluppano da 2 a 5 fiori vicini allo stelo. I fiori hanno un diametro di 0,5 cm. leggermente carnosi. Sepali e petali sono bianchi o giallo chiaro con i centri macchiati di marrone. Il labello è bianco con alcune macchie viola al centro.
Note di coltivazione
Le temperature ideali in estate sono di 26-29°C di giorno e 18-21°C di notte. In inverno le temperature sono di 24-25°C di giorno e di 13-16°C di notte. Tuttavia, si adatta bene anche alle temperature domestiche se è assicurato uno sbalzo giornaliero di almeno 4°C tra il giorno e la notte. Umidità di regime del 75-80% in estate, del 60% in inverno. Trichoglottis triflora vive bene su zattera perché le sue radici sono sensibili all’acqua in eccesso e necessitano di una buona ventilazione. La pianta può essere coltivata anche in vaso o cesto utilizzando come substrato corteccia di medie dimensioni (2-4 cm) o sfagno. Nel loro habitat naturale, da dicembre a marzo, Trichoglottis triflora subisce il periodo secco caratterizzato da minori piogge, durante il quale rallenta o arresta la sua crescita. In questo periodo le piogge sono rare e le temperature sono un po’ più basse che in estate. In coltivazione si può evitare il periodo di riposo vero e proprio seguendo le fasi di sviluppo: se continua a crescere, si bagna regolarmente; se lo rallenta, ci si adegua diradando le bagnature fino all’arrivo della primavera.