Bulbophyllum ornatissimum

Bulbophyllum ornatissimum, chiamato anche, Cirrhopetalum ornatissimum, Mastigion ornatissimum, Phyllorchis ornatissimum, è una specie del genere Bulbophyllum, descritta da Johannes Jacobus Smith nel 1912. Specie originaria ell’India nord-orientale e precisamente in Sikkim nella regione di Darjeeling e in Meghalaya. Cresce sui cespugli vicino ai ruscelli, nella regione tropicale, ad un’altezza di 500-600 m. È un’epifita di piccole dimensioni, da clima caldo con pseudobulbi ovoidali lunghi 2,5 cm; nella parte superiore di ogni pseudobulbo cresce una foglia larga più di un cm.

 Bulbophyllum ornatissimum produce infiorescenze erette a forma di ombrella con 3 a 5 fiori apicali profumati su ciascuna infiorescenza eretta, lunga 15 cm che sorge dalla base dello pseudobulbo maturo. I fiori sono lunghi 11,5-18,5 cm. I petali sono gialli con striature o nervature rosse. Il labello ha un colore variabile, dal porpora al rosso porpora. I sepali superiori sono lanceolati, dotati di ciglia lungo i bordi con punta acuminata e leggermente ricurva. I sepali laterali sono lunghi e stretti, quasi per tutta la lunghezza collegati tra loro e solo le loro punte filiformi sono separate e ritorte. Sulla sommità di piccoli petali triangolari stretti sono presenti grappoli di villi pendenti.

Coltivazione.

Bulbophyllum ornatissimum desidera luce filtrata in ambiente con un forte movimento dell’aria. La temperatura media del giorno estivo è 30°C, la notte 23-24° C. La temperatura media del giorno invernale è 21-23°C, la notte 9-12 ° C. Umidità: questa pianta necessita di un livello di umidità dell’80-85% in estate e all’inizio dell’autunno. Poi, alla fine dell’autunno e all’inizio dell’inverno, scende al 75% e continua questo calo fino al 50% all’inizio della primavera.

Rinvasi e fertilizzazioni, substrati in coltura:

 Bulbophyllum ornatissimum preferibilmente va montato su una zattera di sughero o di felce arborea,  può essere coltivato anche in cestini o contenitori poco profondi. Quando si coltiva in vaso, la metà inferiore dovrebbe essere riempita con materiale che garantisca un ottimo drenaggio, ad esempio pezzi di corteccia o sughero spessi o medi. La metà superiore del vaso deve essere riempita con un substrato fine, ad esempio corteccia, mescolata con felci arboree, composto che trattiene l’umidità, ma non il ristagno d’acqua. Di solito vengono utilizzati additivi come perlite, muschio di torba tagliato e carbone, che rilassa il substrato e previene l’inacidimento. Si consiglia una miscela contenente felce arborea perché non si decompone così rapidamente come la corteccia e ciò si traduce in rinvasi meno frequenti.  Bulbophyllum ornatissimum reagisce male ai disturbi delle radici, tuttavia, se è necessario rinvasare, è opportuno farlo quando iniziano a crescere nuove radici, perché così la pianta si stabilizzerà nel più breve tempo possibile. Annaffiare abbondantemente durante la crescita attiva, purchè sia garantito un ottimo drenaggio. Quando in autunno le nuove vegetazioni raggiungono la maturità, la quantità di acqua va ridotta. Durante lo sviluppo si consiglia di somministrare alle piante 1/4-1/2 dosi settimanali di fertilizzante. Altre opzioni consentono di usare sempre fertilizzante bilanciato oppure fertilizzante con un alto contenuto di azoto dalla primavera a metà estate, e poi fino alla fine dell’autunno, con un alto contenuto di fosforo. In inverno, Bulbophyllum ornatissimum necessita di meno acqua, deve asciugarsi leggermente tra un’annaffiatura e l’altra, senza che rimanga asciutto per troppo tempo. Quando la quantità di acqua diminuisce, anche la quantità di fertilizzante dovrebbe essere ridotta.

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