
Questo reportage è dedicato agli Angeli di Schio, ovvero a quel piccolo gruppo di appassionati Schledensi, che, con caparbietà e tenacia sono riusciti a mantenere vivo, nel luogo dove è nato, un grande evento orchidofilo.
La prima mostra di orchidee nell’alto vicentino, nacque a Schio nel 2006… in una notte bianca di mezza estate.
Genesi
Orchidee al giardino Jacquard
Quell’ evento, che da qualche tempo tiene in fibrillazione il mondo delle orchidee, nacque a Schio in una notte bianca dell’estate 2006.
L’evento prese sostanza per impulso dell’Istituzione locale con l’obbiettivo di ridar vita ad uno spezzone di cultura, di botanica e di storia, legato ai giardini ed alle serre Jacquard.
L’idea, seppur geniale, nelle edizioni successive dovette ondivagare al seguito degli umori del braccio organizzativo.
Cambiarono le date e cambiarono gli attori, ma quella bella idea rimase e rimarrà per sempre legata alle sue origini, che sono l’unica sua ragione d’essere.
REWIND: 16 Luglio 2006 – emozioni di quella magica notte
Notte bianca a Schio, che più bianca non si può!
Alla fine, siamo veramente riusciti a farcela tutta bianca la notte di Schio, con botto finale a Monte Magrè nella splendida dimora dei nostri amici “Chicco e Gabriella”.
Alle ore 2 del pomeriggio, il caldo era protagonista assoluto anche nei giardini ” Rossi-Jacquard”, ma fortunatamente una leggera brezza, che si incuneava fra gli alberi secolari del giardino, riusciva a mitigare le operazioni di allestimento del nostro stand. Nel breve giro di un’ora, le nostre orchidee rare erano già esposte. L’apertura della manifestazione era prevista per le 5 del pomeriggio ed il nostro Club, ancora una volta riuscì a stupire i primi visitatori, che già un’ora prima cominciavano a curiosare lo stand.


La posizione logistica era splendida, eravamo all’ingresso del giardino, appena oltre la grande cancellata, sul lato sinistro del monumento al capostipite della dinastia Rossi, che un pò pensieroso controllava la situazione.
Il colore bianco era dominante e non solo nell’interpretazione simbolica della notte di mezza estate. Gli abiti castigatissimi, che coprivano l’indispensabile dei corpi femminili già abbondantemente abbronzati, si mescolavano con lo stupendo esemplare di Cattleya dai delicatissimi fiori bianchi “Marjorie Hausermann ‘York’ HCC/AOS” esposto in bella mostra nel nostro Stand, quasi a voler competere con l’abbondanza della bellezza femminile circolante.
Anche l’orchidea da occhiello, la delicatissima Shoenorchis fragrans era in prima fila, amiratissima e corteggiatissima. Ricordate il concorso: “indovina le dimensioni?”… ebbene sì, una deliziosa visitatrice del blog ha centrato più di tutti le misure e a tarda ora ha ricevuto in premio una piccola piantina, sorella minore della Principessa rosa.
Arriva la sera

Verso sera abbiamo ceduto alle lusinghe della gola e con la complicità dei nostri amici della “confraternita del buon gusto” giunti in visita allo stand, ci siamo tuffati in un meritato spuntino a base di “sopressa” e prosecco doc.

Fra le pieghe del programma ufficiale, dovevamo incuneare anche il programma di Orchids Club Italia, che prevedeva una rimpatriata finale sulle colline retrostanti la vallata di Schio, ospiti nella dimora di carissimi ed insostituibili amici della zona.
Gli spazi esterni non erano illuminati e pertanto si pensava di poter “svicolare” al soppragiungere del buio ed invece, con le prime avvisaglie dell’oscurità è giunta al nostro Stand la notizia che i tecnici delle luci avrebbero presto provveduto ad illuminare, quella che gli amministratori locali in visita, Sindaco in testa, ritenevano una riuscitissima esposizione.
Poco dopo è stato installato un potentissimo faro da 500 Watt e la nostra mostra ha assunto un’atmosfera ancor più magica, respirata ed assaporata con passione intensa dal numeroso ed inaspettato pubblico della notte: la commozione e la felicità sono diventate presto contagiose…al punto che qualche fiore delle orchidee in esposizione è andato a posarsi tra i capelli di deliziose visitatrici Scledensi.


Chiamiamola “Cenerentola”
Come nella favola, la nostra cenerentola ha aspettato la mezzanotte per chiedere notizie della Shoenorchis fragrans in concorso e immancabilmente…come la famosa scarpettina, le misure corrispondevano alle sue previsioni: eccola che riceve il premio…chiamiamola cenerentola… non conosciamo il suo vero nome!
Portobello ha avuto il suo apice con il buio e gli scambi si sono articolati con successo…anche le stampe di Nicola sono sate scambiate (4 su cinque), chi desidera l’ultima rimasta si faccia avanti sul blog.
Le orchidee tornano a casa
A mezzanotte passata, armi e bagagli per smantellare velocemente la mostra e poi tutti in collina con gli altri amici di Orchids Club Italia, che stazionavano beati e felici, fra ottimi vini e deliziose leccornie. Era notte fonda quando calava il sipario della splendida notte bianca di Schio, fra orchidee ed amicizia… ho parcheggiato l’auto nel cortile di casa mia, quando l’alba faceva già occhiolino tra le nuvole di una felice Domenica…la meridiana del campanile batteva le 5 ore!!
Entra in scena l’ipotesi Thiene
L’organizzazione generale della seconda edizione è assegnata a “Verderame” di Claudia Pavoni. Questa legittima e trasparente decisione del Comune di Schio, crea una incomprensibile spaccatura.
Ed è così che per la mostra delle orchidee da collezione, il Comune di Schio invita Orchids Club Italia. Il nostro Club accetta di buon grado e quasi inaspettattamente, riparte la nostra collaborazione con gli appassionati orchidofili di Schio, rimasti fedeli allo spirito iniziale dell’evento.




Guarianthe bowringiana ‘Teresa’ MO – MA/AIO 2014 (Veitch) Dressler & W.E. Higgins 2003. Ex Cattleya bowringiana Veitch 1885.


Finalmente quel grande ceppo di pseudobulbi attaccati ad un vecchio tronco di acacia, raccolto tanti anni fa fra le secche del Rio Parnasso, sono riusciti a mostrare la maestosità dei loro fiori (23 steli fiorali) in una esposizione orchidofila.
Quello che si vede è il frutto di oltre 20 anni di continua passione – sul cartellino si legge 1994 – e di dedizione amatoriale.
Raccontare le angoscie dell’attesa di una fioritura da esporre potrà sembrare eccessivo, ma chi coltiva orchidee da tanti anni, saprà capire la delusione per una fioritura mancata nel tempo giusto per l’esposizione.
Questa volta, non senza qualche patema d’animo, la Cattleya bowringiana – ora è chiamata Guarianthe bowringiana – che vedete nelle foto ce l’ha fatta a giungere alla mostra internazionale di Schio in piena forma.
Orchidee a Schio… tre buoni motivi in loro favore
Giugno 2010.

Con la quinta edizione il Comune di Schio sposta la data del suo evento a Giugno quale segno distensivo nei confronti di Thiene. Giugno 2010 – La quinta edizione della mostra mercato delle orchidee è stata fatta con successo!!
Complimenti a tutti. All’Amministrazione Comunale e nello specifico alla brave ragazze del “Settore grandi eventi”, vero motore di questo evento, complimenti a quel gruppetto di orchidofili scledensi che hanno reso materialmente possibile l’evento, complimenti ai produttori e commercianti presenti, complimenti a Orchids Club Italia ed infine, complimenti alle stupende orchidee esposte.
Ascocentrum curvifolium ‘KONSTANTINA’ “Best in Show Giardino Jacquard 2010” e Medaglia Oro AIO
Nota: questo esemplare ha 21 anni e non è mai stato diviso.
Il valore di una mostra di orchidee
Stabilire il vero valore di un esposizione orchidofila è un’impresa non facile. Alla fine, la differenza la fanno sempre loro: le orchidee esposte.
Il comune di Schio, anche per assegnare un valore qualificato all’esposizione, ha istituito il premio “Best in Show Giardino Jacquard 2010”, e per attribuirlo ha invitato i giudici dell’Associazione Italiana di Orchidologia.
In qualsiasi esposizione orchidofila, le valutazioni della giuria determinano il livello qualitativo della stessa. La giuria può assegnare medaglie, oro-argento-bronzo, può fermarsi al livello minimo assegnando solamente medaglie di bronzo e può anche non assegare medaglie e conseguentemente non segnalare la o le “Best in Show”.
Alla mostra di Schio sono sate nominate due “Best in Show”, una per il settore hobbisti ed una secconda per il settore produttori professionisti. Sono state assegnate due medaglie d’oro, due medaglie d’argento e sei medaglie di bronzo… un risultato qualitativo che parla da solo.
A questo punto ci starebbe anche un po’ di polemica, troppe cassandre hanno remato contro questa manifestazione, troppi silenzi sono stati spesi a piene mani per annichilirla, ma ora c’è solo il tempo per godere l’ottimo risultato ottenuto.
Durante la cerimonia di consegna del “Best in Show Giardino Jacquard 2010”, l’Assessore Comunale – nel suo intervento – ha giustamente ricordato che a Schio, il tema del collezionismo botanico, tanto in voga nell’Ottocento, ed in particolare il collezionismo di orchidee, era praticato all’epoca, dallo stesso Alessandro Rossi nella serra climatica del suo giardino.
Questo è un primo buon motivo per mantenere a Schio un grande evento orchidofilo a respiro internazionale.
Un secondo buon motivo si lega alla stessa storia operaia ed alla vocazione associativa della Città di Schio e delle sue genti.
Il terzo buon motivo lo lascio individuare a voi lettori di Orchids.it… ed anche a chi ha visto la mostra.
Pleurothallis luteola – Pianta premiata con medaglia di bronzo – BM/AIO Schio 2018

Anche quest’anno l’evento ha saputo catturare l’interesse del variegato mondo degli appassionati orchidofili, italiani e di altri Paesi.
L’organizzazione è stata curata dal locale gruppo orchidofilo Giardino Jacquard, in collaborazione con il dipartimento eventi del Comune di Schio, e con la generosa disponibilità scenografica della Giardineria Drago, il tutto in una cornice culturale che ha visto protagonista l’Associazione Italiana di Orchidologia.


Angraecum subulatum MB/AIO Schio 2018.
Erano esposte oltre 300 orchidee provenienti da collezioni private, da Associazioni orchidofile italiane e da vari produttori italiani ed internazionali che presenziavano l’evento. Nonostante il periodo molto negativo, stante la stagione caldissima, si son viste in mostra delle vere esclusività; prima fra tutte l’Angreacum subulatum, esemplare unico a livello mondiale, giustamente premiato dalla giuria AIO con la medaglia d’oro e la proclamazione di “Best in Show” (la più bella orchidea esposta).
Soddisfazione personale per i premi assegnati alle mie orchidee esposte.
Divulgazione e cultura.
Interessante e qualificato è stato l’aspetto organizzativo, culturale e divulgativo, con le brillanti conferenze in programma, e con l’ottimo lavoro svolto dagli “Angeli di Schio” e dai giudici AIO.
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“Amarcord, profumo di orchidee e aria di Schio”.

Buona giornata Italia orchidofila!
Anche oggi questo blog, vi da il buongiorno con la puntuale fioritura di un’orchidea campione: 2 best in show – 2012 – 2013 all’evento orchidofilo di Schio ormai alle porte.
Possiamo titolare questo post “Amarcord, profumo di orchidee e aria di Schio”.
Miltonia × bluntii Rchb.f. 1879
Quella che si vede in questa foto a sinistra è la fioritura di questi giorni, non è più l’esemplare degli anni scorsi – tutto finisce e va in crisi nella vita, anche nel modo vegetale – la pianta ha iniziato l’irreversibile crisi dell’esemplare, pertanto è stata divisa ed ora sta ripartendo lentamente.
La sua storia.
La pianta, un ibrido primario di Miltonia, arriva nella collezione Rio Parnasso sul finire degli anni 80 del secolo scorso e da subito si sviluppa con vigore fino a diventare un bel esemplare che di anno in anno, in autunno, si mostrava fiorito in tutto il suo splendore.
La sua notorietà pubblica si concretizza con l’evento orchidofilo di Schio che cade proprio sul finire di Settembre quando l’esemplare è in piena fioritura e per lei il gioco è stato facile.
In questo post si potrà ripercorrere la storia tormentata dell’evento schledense, si vedrà qualche foto della pianta in esposizione e per me scorreranno tanti ricordi e momenti intensi della mia vita.
Valga per tutti un monito: non dobbiamo essere noi coltivatori le star degli eventi, sono le nostre piante le protagoniste, sempre, nel bene e nel male, chi si mette davanti a loro, chi pone veti o assume comportamenti censori, sbaglia, sbaglia due volte, ma tant’è.




Ad maiora.