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Son tornate a fiorire le Morio

Prime uscite per ritemprarsi l’occhio e lo spirito !!!

Orchis morio
Grazie a questo inizio primavera abbondantemente bagnato, alle sorgenti del Sile la stagione di fioritura delle orchidee spontanee presenti nel molinieto, prato umido stabile di poco più di 2000 mq. che prende il suo nome dalla pianta erbacea predominante, appunto la Molinia caerulea è iniziata bene, oltre 50 gli steli di Orchis morio (L.), orchidea pagliaccio o minore presenti in varie forme e sfumature di colore, dal rosa pallido al viola intenso.
Lungo i bordi del Corbetta Nuovo, piccolo ruscello di risorgiva e primo affluente del fiume Sile, si possono trovare oltre alla Listera ovata (L.) R. Br. altre interessanti “chicche” naturalistiche, come l’ Ophioglossum vulgatum (L.) ofioglosso comune, felce che cresce in prati umidi e torbosi dalla particolare foglia unica ed ovata, con una spiga lungamente peduncolata con gli sporangi su ciascun lato.
Listera ovata
La nostra ricerca di orchidee viene spesso interrotta dalle presenze, spesso rumorose di mammiferi e uccelli che attirano la nostra attenzione.
Alla mattina presto non è così difficile incontrare la volpe, mentre assistere alla lotta per le femmine e il territorio tra maschi di lepre succede spesso come per gli scontri vocali e fisici tra i maschi di fagiano, che sfoggiando il loro magnifico piumaggio da riproduzione, si affrontano in arene libere da vegetazione come antichi gladiatori.
Oltre a loro altri uccelli, solo per citarne alcuni, gli aironi cenerini, garzette, picchi verdi e rossi, gazze, ghiandaie, fringuelli, verdoni, usignoli, capinere, cannaiole che, presi dal fervore riproduttivo, con i loro richiami e canti riempiono l’aria di questo territorio dove ancora la naturalità è predominante.
Rana latastei
Oggi però il nostro interesse è catturato da un piccolo anfibio, la Rana latastei (Boulenger 1879) rana di Lataste, rana rossa di pianura il cui areale comprende i boschi planiziali, gli incolti e i prati umidi e si limita all’ Italia settentrionale : dal Piemonte al Friuli Venezia-Giulia, attraversando la Lombardia e il Veneto.
Oltre alla Orchis morio e la Listera ovata, altre nove specie di orchidee spontanee sono presenti nel molinieto.
Le due Gymnademie, la conopsea e l’odoratissima, l’Orchis laxiflora, le due Platanthere, la bifolia e la chlorantha, la Cephalanthera longifolia, l’Epipactis palustris, la Serapias vomeracea e la più rara, dalla fioritura incostante, la Spiranthes spiralis.
Invitiamo tutti gli amici orchidofili a visitare l’area che oltre alle orchidee spontanee conserva esempi di flora e fauna di grande valore naturalistico.
Ciao a Tutti
G. & C.I.

REWIND: Interrelazioni tra formiche e mondo vegetale

Con questo articolo inizia la collaborazione di questo Blog con Marcus Vinicius Locatelli, 24enne ingegnere agronomo, laureatosi nel 2006 presso la Federal University of Viçosa.
Marcus sta attualmente frequentando un master presso il dipartimento dei suoli e la nutrizione delle piante presso la stessa istituzione. La sua linea di ricerca è la fertilità del suolo e la fecondazione delle culture, in particolare, il lavoro con la modellazione. Sta sviluppando, in concomitanza, alcuni lavori con le orchidee.
Da appassionato di queste ultime ha aperto un blog Orquidofilia e Orquidologia ricco di interessanti spunti e osservazioni che cercherò di tradurre in bilingue.
Questo è il suo ultimo lavoro:
foto Marcus V. Locatelli

Non è raro trovare nei boschi, macchie di orchidee e di altre piante come Bromeliacee piene di formiche.

Ci sono una serie di noti rapporti ecologici tra formiche e piante, ben al di là del legame erbivoro delle formiche che tagliano le foglie.

Per esempio, mutualismo, o protocooperazione che è caratterizzata da entrambe le specie, piante e insetti, che ottengono benefici reciproci da questa associazione.
foto Marcus V. Locatelli

Le piante sono ben lungi dall’essere passive con l’ambiente circostante, i loro corpi sono biochimicamente comunicanti tra di loro, inducendo una risposta fisio-morfologica per la loro sopravvivenza.

Tra le morfologiche è inclusa la produzione di cuticole più spesse, come barriere fisiche contro gli attacchi dei parassiti, come pure per le strutture dei loro organismi che servono da riparo per i predatori dei loro parassiti; per esempio, le piante mirmecofite, esempio speciale, nel nostro caso, un’ orchidea dell’America Centrale: la Myrmecophila tibicinis o Schomburgkia tibicinis (Bateman ex Lindl.) Rolfe, Orchid Rev 25: 51 (1917), anche qui, con buchi e camere sul fondo degli pseudobulbi che servono come rifugio per Formicidae.
foto Marcus V. Locatelli

E tra le fisiologiche, riassumendo, una gamma enorme e poco comprensibile di metaboliti secondari, come i fenoli, che li rendono molto indigesti per i loro nemici. Ci sono anche i semiochimici, utilizzati per la comunicazione tra gli organismi della stessa specie, i feromoni, e tra diverse specie, allelochimici, illustrando questi ultimi, come le piante sotto attacco da parte dei loro nemici dicono ai nemici naturali degli stessi: “vieni qui c’è cibo per te”, attraverso sostanze volatili rilasciate nell’ambiente, che servono loro da “guida” fino al loro arrivo, sostanze che sono chiamate anche infochimici, che sarebbero di grande importanza per la caccia a tali specie di insetti, nomadi e solitari.

Nel caso di specie predatorie di formiche, e per la stragrande maggioranza degli eusociali, vi è la necessità per le colonie di essere costruite in luoghi protetti, come gli interspazi tra pseudobulbi e radici di orchidee epifite e, ricordando anche che molte di queste sono endemiche delle foreste, vivendo esclusivamente sulla corona degli alberi, dove predano il cibo, prede erbivore che abitano che di solito vengono attratte da piante adiacenti.

E la tendenza continua, vittime e aggressori che cercano di ingannarsi l’un l’altro.

Di recente nel Journal of Soil Science brasiliano, ho lasciato questa nota dicendo che “… a prescindere dal substrato tagliato, il rifiuto prodotto mostra concentrazioni più elevate di sostanze nutritive che le foglie, è importante luogo di riciclaggio delle sostanze nutritive nell’ecosistema. I rifiuti possono essere una delle principali ragioni dell’aumento della concentrazione di nutrienti nel suolo dei formicai”. Quindi, si potrebbe pensare che i formicai associati con macchie di orchidee, e che non tutte le formiche siano specie predatorie come le formiche tagliatrici di foglie, contribuiscano anche al graduale nutrimento delle orchidee epifite con l’accumulo di sostanze nutritive?
Le orchidee illustrate in questo post sono del tipo Microlaelia lundii (Rchb.f. & caldo). Chiron & VP Castro, Richardiana 2: 11 (2002), fotografate nell’habitat della regione di Oeste Paulista nel mese di agosto 2007.

Qui di seguito, una macchia molto influenzata da insetti e ragni.
foto Marcus V. Locatelli

Si può anche considerare che la presenza di formiche nei ceppi volte le preserva dall’essere raccolte da persone, nel caso di questo habitat con molte altre Microlaelia lundii, rende più difficile raccoglierle e verranno risparmiate, mentre altre saranno più sensibili.

Dracula, si riparte

Per la verità questo era il primo titolo di prova della nuova versione, ma visto che già giungono commenti, lasciamolo pure!
Daniel sta ancora smanettando…dalla Germania, dove la larga banda non è un problema, e quindi ci saranno delle implementazioni in corso d’opera.
Qualche consiglio in tempo reale potrà essere recepito, penso. Ad ogni modo un grande grazie a mio figlio è d’obbligo, sì perché questo sito sta in piedi esclusivamente per suo merito, io sono solamente un maldestro pilota.
Bene, piano piano torneremo a regime…più belli e più grandi di prima! Per la terza volta!
Guido

“Pordenoneorchidea” News

Informazioni utili per “entrare” nel vivo di “Pordenoneorchidea”

Passo passo, questo post sarà continuamente aggiornato con notizie e risposte a vostri dubbi eventuali, per consentirvi di vivere da protagonisti tutti gli eventi del “Villaggio di primavera”.
Il Villaggio di primavera è un contenitore coreografico creato per presentare al pubblico l’evento Pordenoneorchidea, a sua volta inserito nella tradizionale fiera Pordenonese di Primavera “Ortogiardino”… ultima edizione 70.000 visitatori paganti.
Il Villaggio è strutturato in vari comparti tenuti insieme da un unico filo conduttore: le orchidee da vedere e da vendere.
Troverete orchidee commerciali ed anche specie botaniche.
La particolarità del Villaggio, rispetto alle ormai numerose ed inflazionate fiere mercato delle orchidee è la presentazione coreografica anche degli spazi vendita, dove, senza soluzione di continuità è possibile acquistare, ma anche godere piacevoli esposizioni di orchidee botaniche rare, provenienti da collezioni private.
Altra unicità di questa manifestazione, della quale noi andiamo fieri è la presenza del nostro Orchids Cub Italia, non solo come soggetto protagonista dell’esposizione, ma anche quale sicuro riferimento divulgativo per tutte le appassionate e gli appassionati che ci vengono a far visita.

Importanti…News flash
L’esposizione di Orchids Club Italia è presente per tutta la durata della fiera. Troverete sempre qualche amico del Club che vi potrà consigliare.

Corso sulle orchidee. Si aderisce gratuitamente e senza alcuna formalità. Chi non può presenziare tutti i giorni programmati può scegliere una o più lezioni senza preavvisi. L’accesso alla fiera per partecipare al corso sarà garantito da un pass specifico.

Conferenza “Paphiopedilum che passione”, Domenica 02 Marzo 2008… ore 10.
Via spettiamo numerosi Domenica mattina al Villaggio, per assistere alla irripetibile conversazione di Alessandro Valenza, giovane e preparato coltivatore di Paphiopedilum e Phragmipedium

Ciao Nonna…

Approfitto del blog per dedicare una tanto desiderata fioritura a mia Nonna Lina, mancata all’affetto dei sui cari ieri.
Era la Nonna materna, che come spesso accadde alle famiglie di quei tempi si occupò di allevare i propri nipoti come una madre, divenendo così parte importante della famiglia qanto i genitori.
L’iniziale momento di tristezza per la perdita ha lasciato posto ad un sorriso nel ripercorrere i momenti belli trascorsi assieme
Una Nonna con la N maiuscola che si è congedata dai suoi famigliari in silenzo e discrezione confortata nei suoi ultimi istanti di vita dalle figlie …a lei vanno il pensiero e la speranza che la vita ultraterrena possa riservare pace e tranquillità ed infiniti momenti belli di cui godere.

Ciao Nonna…..grazie.

foto Massimo Morandin – diritti riservati