Archivi categoria: Orchids

Categoria madre del blog: giorno per giorno con le orchidee, diario di un appassionato.

Gongora bufonia: orchidea rospo

Stava passando quasi inosservata la prima fioritura di una nuova orchidea giunta qualche mese fa nella mia serra, ma un’ attenta osservazione dei suoi fiori mi ha consigliato qualche approfondimento e le sorprese non sono mancate.
L’orchidea fiorita è una specie appartenente al genere Gongora e precisamente Gongora bufonia

Collezione Guido De Vidi – foto 26.12.07
Gongora bufonia Lindl., Edwards’s Bot. Reg. 27: t. 2 (1841).
Sinonimi:Gongora maculata var. bufonia (Lindl.) C.Schweinf., Bot. Mus. Leafl. 11: 193 (1944).
Gongora irrorata Hoffmanns., Verz. Orchid.: 53 (1842).
Effettivamente questa prima fioritura vista così di sfuggita, non è molto appariscente e poi sistemata in vaso perde anche il fascino delle orchidee epifite a fioritura pendente, che normalmente trovano dimore in cestini di rete o di legno.
Perché in vaso? Perché è una divisione di una pianta madre ed in questi casi è buona norma collocare il ceppo diviso in un vaso con con sub strato di felce arborea sminuzzata, per consentire un veloce sviluppo delle radici. Dopo alcuni mesi di radicamento è possibile estrarre la pianta dal vaso (il pannicolo delle radici porterà con se anche il substrato) e collocarla in un cestino forato.
Si diceva che non è appariscente, ma guardando i fiori da vicino si scoprono strane forme, protuberanze cerose che fanno venire in mente dei piccoli rospi; il nome di specie fa riferimento proprio a queste somiglianze, dal latino “Bufo”, rospo per l’appunto.
E’ interessante anche la struttura del labello e della colonna, architettati appositamente per guidare l’insetto (ape euglossina) impollinatore. I pollinia trasportati dall’ape non riusciranno a fecondare la parte femminile dello stesso fiore visitato, questi potranno entrare nello stigma di altri fiori, solo dopo essersi disidratati e rimpiccioliti. Questa strategia è il frutto di un processo evolutivo atto ad impedire autofecondazioni, che a lungo andare indebolirebbero la specie.

Keiki su stelo fiorale di Paphiopedilum bellatulum

Raro fenomeno di filiazione su stelo fiorale di Paphiopedilum bellatulum

La filiazione delle orchidee è un fenomeno abbastanza frequente, la possiamo considerare una delle loro tre forme riproduttive naturali; fecondazione – semina, divisione e filiazione appunto.
In altra parte del blog si è già illustrato questo fenomeno. La rarità dell’evento, almeno per me, sta nel fatto che il keiki si è formato su di uno stelo di Phapiopedilum.

Continua a leggere

Solstizio d’inverno

La giornata più corta dell’anno
Il solstizio d’inverno cade il 21 dicembre. E’ è il giorno più breve dell’anno, “il giorno che non è giorno” poiché segna il punto di frattura fra un semestre e l’altro: il sole tocca il punto più basso dell’orizzonte, così questa è la giornata con le ombre più lunghe. Si dice che anche la sua notte sia più lunga, la più buia dell’anno…
In antichità il solstizio d’inverno era un’importante festività dei popoli pagani, le celebrazioni si prolungavano per più giorni.
Dalle mie parti il 21 dicembre 2007, seppur breve è stato illuminato da un bel sole limpido e tiepido (alle ore 14 il termometro sistemato fuori della mia serra segnava + 11), un vero record rispetto ai giorni scorsi, battuti dalla bora e imbiancati dalla brina.

Nel giorno della sua festa, il sole ha fatto capolino anche dentro la mia serra per curiosare ed illuminare una bella Cattleya in fiore .
Un raggio di luce sulle gocce d’acqua lucenti ancora ferme ad accarezzare i fiori di questa splendida Cattleya Porcia Canizzaro.
Da domani avremo un attimo di luce in più…da noi c’è un detto Veneto che recita più o meno così:
A Nadal e zornae e se slonga de on piè de gal, a Pasqueta de on’oreta…penso che non serva la traduzione, nel caso servisse c’è il nostro Gianni da Ulm 😉

La Masdevallia di Gabriele è fiorita

Eravamo ai primi giorni di Novembre e Gabriele, un giovanissimo appassionato naturalista inviava questa mail a info@orchids.it

…”io mi chiamo Gabriele e ho quasi 15 anni, e ho molte passioni verdi, tra cui la coltivazione di piante insettivore, di camelie e infine…la passione delle orchidee.
le coltivo da ormai 2 anni con discreti successi…
mi sono rifiorite Cymbidium, Phalaenopsis, Dendrobium, Bletilla, l’Angracum didirei, l’Haraella retrocalla, Vande…
invece è da ormai quasi un anno mi sono appassionato alle Pleurothallidinae…in particolare alle bellissime Masdevallie.
coltivo degli ibridi trovati con molta difficoltà e una Masdevallia triangularis…mi può dare qualche informazione in più su di lei e su qualche altra specie in cui potrei cimentarmi? sia da serra calda che intermedio/fredda?
grazie mille”

Ci siamo scambiati alcune mail, ora la sua Masdevallia è fiorita e desidero condividere pubblicamente la sua gioia

20 Dicembre 2007 Gabriele scrive:
Buona sera,
scusi ma la scuola e lo studio mi hanno impegnato molto essendo alla fine del trimestre, comunque la mia Masdevallia è fiorita con quasi sicuramente più di 15 fiori, questa è una foto ma non ho potuto fare di meglio per la qualità…

Ecco care amiche ed amici delle orchidee, dopo aver letto queste righe cariche di genuinità, si ritrova la forza per continuare ad alimentare la nostra bellissima passione.
Complimenti caro Gabriele, le orchidee sono in buone mani…e stante la tua giovane età anche per gli anni a venire

Buon Natale

…con l’auspicio che nelle nostre famiglie ci sia sempre tanta felicità.

In un blog dedicato al fantastico mondo delle orchidee sarebbe fin troppo scontato simboleggiare gli auguri con un fiore di orchidea, ma io voglio stupirvi e per farlo prendo in prestito la foto del suo “Tronchetto della felicità” straordinariamente fiorito, inviatami qualche giorno addietro da Alessio di Brescia, accompagnata da questa sua presentazione:

“Non e’ un fotomontaggio e ho “visto” su internet che la fioritura in vaso e’ molto rara…
In realtà ciò che chiamiamo tronchetto non e’ altro che una talea di una Dracena o Draco originaria delle Canarie, là ne hanno di millenarie con diametri di svariati METRI che fioriscono abitualmente.
Pensa che 2-3 anni fa ho rischiato di perderla per un parassita, non meglio precisato, ma bianchiccio e pieno di mandibole e zampette, che si mangiava radici e parte interrata dei fusti.. evidentemente si e’ ripresa bene!”

A nome di Orchids Club Italia e di orchids.it
Tanti auguri di un felice Natale a voi tutti… che passate spesso da queste parti, che leggete di tanto in tanto, che scrivete le vostre opinioni, che volete bene a questo piccolo angolo del grande universo “web” e soprattutto a voi che comunque, ci sopportate. 😉

Guido