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Categoria madre del blog: giorno per giorno con le orchidee, diario di un appassionato.

Potinara Lakeland ‘Britt’

Dedicata a chi non riesce procurarsi la chiave per vedere le miniature del quiz

Foto 04.12.07 Collezione Guido De Vidi
Pot. Lakeland ‘Britt’
(Blc. Bobby Ward x Slc. Helen Veliz) ibrido intergenerico fra Brassavola Cattleya, Laelia e Sophronitis realizzato da Hausermann.

Oggi c’era il sole, quel sole di dicembre che da noi nel Veneto illumina senza scaldare.
Se ne stava già andando oltre l’orizzonte quando ho scattato questa foto, fuori della serra, all’aperto per catturare un po più di luce.
L’effetto mi pare interessante – la luce dello sfondo, gocce d’acqua sui fiori, frutto di una recente bagnatura (potrebbe essere anche rugiada) – il colore dei fiori che contrasta con le tinte fredde dell’inverno ormai prossimo.
Un po di colore – poco poco, per scaldarci il cuore.

Trigonidium, un genere “curioso”

Trigonidium Lindl.
Edwards’s Botanical Register 23: t. 1923. 1837
Sottofamiglia: Epidendroideae
Tribù: Maxillarieae
Sottotribù: Maxillariinae

Brevi note storiche
Nell’Agosto del 1836 John Lindley riceve una pianta “curiosa” da Bateman, che a sua volta gli era stata recapitata da Colley nell’estate del 1834, proveniente da Demerara (prima, colonia olandese, poi inglese ed ora una delle tre contee della Guyana insieme a Berbice e Essequibo)
Lindley descrive questa pianta e crea un nuovo genere, in allusione alla forma triangolare di varie parti del fiore (gli apici dei sepali formano un triangolo, la ghiandola contenente le masse polliniche è triangolare-ottusa e lo stigma è uno scavo triangolare) le assegna il nome di Trigonidium, dalla parola greca trigonom (3-angoli). La specie in esame assume il nome “obtusum“con chiaro riferimento alla struttura chiusa del fiore.

Trigonidium obtusum è la specie tipo del genere.
Descrizioni originali scritte da Lindley su: Edwards’s Botanical Register 23: t. 1923. 1837

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Masdevallia che passione!

E’ bello vederle fiorire, ancor di più se a fiorire è una divisione donata da qualche amica di Orchids Club Italia.

Su questo blog potete trovare molti post sulle “Pleurothallidinae“, alleanza alla quale appartiene anche il genere Masdevallia, l’ultimo articolo risale a qualche mese fa, scritto da Massimo Morandin, ma queste orchidee, delicate e misteriose, trovano sempre qualche scusa per attirare l’attenzione.
La vedette del giorno è Masdevallia nidifica . Una divisione donatami qualche mese fa da Gabriella Boso, amica e socia del Club ed eccellente orchidofila di Fonte Alto (TV).
Collezione Guido De Vidi-foto 27.11.07
Masdevallia nidifica Rchb.f 1878
Il nome di specie si riferisce alla forma del fiore.

Sistemazione tassonomica:
Luer 1986: genere Masdevallia, sottogenere Amanda, sezione Nidificae Luer – Icones Pleurothallidinarum II:12
Specie: Masdevallia nidifica Rchb.f. 1878, Otia Bot. 1878, Otia Bot. Hamburgensia 1:18 Hamburgensia 1:18
Sinonimi: Masdevallia cyathogastra Schltr. 1918; Masdevallia tenuicauda Schltr. 1918; Masdevallia tenuicauda Schltr. 1923
Descrizione originale (diagnosi): Pedunculus uniflorus. Ovarium carinatum. Sepala in cupulam tubumve basi inflatum connata. Pes columnae quam columna longiore. Labellum in hypochilium epichilium que divisum. Sepala nel cupulam tubumve sostanzialmente inflatum connata. Pes columnae quam columna longiore. Labellum nel hypochilium epichilium che divisum.

Questa miniatura vive in Ecuador, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia e Perù. E’ epifita e si sviluppa su esili rami nelle foreste montagnose (450 a 2500 metri), spesso attraversate dalle nuvole spinte da leggera brezza.
Fiorisce in autunno.
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Trichocentrum pumilum

Testimonianza di un probabile evento straordinario verificatosi nella mia coltivazione
Alla base degli pseudobulbi di un’orchidea adulta (Trichocentrum pumilum) , sistemata su tronchetto, si sono formati dei piccoli protocormi di nuove piante.
Presuppongo che i semi di qualche sua capsula fecondata, caduti fra le radici e lo strato di humus che le avvolge, abbiano trovato le sostanze utili alla loro germinazione in simbiosi con qualche fungo.
Chi si diletta a sperimentare semine di orchidee rimarrà certamente stupito, tante sono le difficoltà e le delusioni.
Per questo sono ancora incredulo, ma da quanto mi è dato di conoscere non so dare altre spiegazioni (non penso possa essere un nuovo germoglio), che ne dite?

Germinazione in simbiosi con sostanze presenti nel substrato
Quanto si vede nella foto a sinistra è sicuramente un fatto straordinario, siamo in presenza di un evento naturale, riprodottosi spontaneamente in coltivazione.

L’orchidea in questione è una deliziosa specie brasiliana: Trichocentrum (ex Oncidium) e precisamente Trichocentrum pumilum (Lindl.) M.W. Chase

Origine: Brasile, Paraguay e Argentina (Misiones).

Descrizione:
Pianta epifita di dimensioni medio piccole a sviluppo simpodiale con pseudobulbi molto piccoli all’apice dei quali si formano singole foglie di 8-12 centimetri, ovoidi, turgide e di colore verde scuro con punteggiature color marrone.
Le infiorescenze basali superano di poco la lunghezza delle foglie e producono deliziosi pannicoli di piccoli fiori colore giallo con lievi maculature color rosso mattone.
Specie di facile coltivazione, in natura vive in diverse condizioni climatiche ma desidera luoghi umidi e leggermente ombreggiati è facile trovarla sia sugli alberi giovani di piccoli boschi, che sui tronchi di alberi grandi e vecchi.
Fioritura: Novembre – Dicembre

Note tassonomiche
Si è scritto che questa specie era inclusa nel genere Oncidium, nome al quale gradirei ancora poterla ascrivere, purtroppo attualmente è già gravata da due spostamenti di genere: in sequenza cronologica, Lophiaris Rafinesque e Trichocentrum Poepp. & Endl.

Lophiaris Rafinesque
1836 – Genere stabilito e pubblicato in Flora Telluriana 4: 40-41. (1836-1838)
Nel 1993 – Guido Braëm in Schlechteriana 4(1-2): 17. 1993 utilizza questo genere per trasferire alcune specie della sezione Plurituberculata e una specie della sezione Pulvinata del genere Oncidium Sw.
Più tardi nel 1997 – Senghas in Schlechter Orchideen, ed. 3, I/C (33-36): 2128, include un’altra specie del genere Oncidium.
Lophiaris lanceana (Lindl.) Braëm l.
Lophiaris morenoi (Dodson & Luer) Braëm
Lophiaris nana (Lindl.) Braëm
Lophiaris pohliana (Cogn) Braëm
Lophiaris pumila (Lindl.) Braëm
Lophiaris schwambachiae (Castro & Toscano) Sengh.
Lophiaris straminea (Batem ex Lindl.) Braëm

Trichocentrum Poepp. & Endl.
1836 – Genere stabilito e pubblicato in Nova Genera ac Species Plantarum 2: 11, pl. 115.
Nel 2001 – M.W. Chase, N.H. Williams, Timothy Fulcher and W. Mark Whitten, in Lindleyana 16(2): 137. “Molecular Systematics of the Oncidiinae based on Evidence from four Dna Sequence regions: Expanded Circumscriptions of Cyrtochilum, Erycina, Otoglossum and Trichocentrum and a New Genus (Orchidaceae) propongono il trasferimento nel genere Trichocentrum di alcune specie già trasferite nel genere Lophiaris:
Trichocentrum morenoi (Dodson & Luer.) M.W. Chase & N.H. Williams
Trichocentrum nanum (Lindl.) M.W. Chase & N.H. Williams
Trichocentrum pohlianum (Cogn.) M.W. Chase & N.H. Williams
Trichocentrum pumilum (Lindl.) M.W. Chase
Trichocentrum stramineum (Batem ex Lindl.) M.W. Chase & N.H. Williams

Questo è tutto…per il momento, forse.