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Categoria madre del blog: giorno per giorno con le orchidee, diario di un appassionato.

PORDENONE ORCHIDEA VI ASPETTA

Fiera di Pordenone – “OTROGIARDINO” dal 5 al 13 marzo 2005.

Nell’ambito della tradizionale manifestazione Fieristica di primavera “ORTOGIARDINO” che abbraccia tutto il settore del verde spicca per fascino ed originalità, “PORDENONE ORCHIDEA”, un evento ormai giunto alla sesta edizione.

La particolarità di “PORDENONE ORCHIDEA” sta tutta nell’essere un evento che si articola dentro un importante contenitore fieristico dei fiori, dell’orto e del giardino.
A dimostrazione del gradimento della fiera “ORTOGIARDINO” citiamo gli oltre 50.000 visitatori paganti dell’edizione 2004.

“PORDENONE ORCHIDEA 2005” cresce ancora e diventa elemento trainante del nuovo “VILLAGGIO DI PRIMAVERA” che annovera, non solo esposizioni d’orchidee, ma anche di altre famiglie di vegetali quali: Fuchsie, Violette, Begonie ed altro.

Come nasce “PORDENONE ORCHIDEA”

PORDENONE ORCHIDEA nasce dalla lungimiranza e sinergia di vari soggetti: la Fiera di Pordenone Spa, l’Istituto Bancario VENETO BANCA, il Garden FLOVER di Bussolengo e la presenza attiva dei collezionisti d’orchidee del Triveneto che con l’allestimento di un’esposizione qualificata elevano l’elemento culturale dell’insieme.

Veneto Banca sponsorizza l’intera iniziativa, Pordenone Fiere Spa contribuisce con l’assistenza tecnica e l’agibilità, il Garden Flover con la coreografia e gli appassionati con la gestione dell’evento.
La gestione di Pordenone Orchidea è a cura dei collezionisti ed appassionati d’orchidee, quindi l’esposizione è allestita con le loro piante e con quelle dei vari collezionisti italiani e stranieri che aderiscono all’iniziativa.

Quest’anno oltre alla tradizionale vendita di orchidee fiorite curata con maestria da FLOVER, per la prima volta sarà presente anche uno stand di orchidee rare e specie botaniche di particolare pregio. La qualità delle piante ed il giusto rapporto con il loro costo di vendita sono garantiti dagli organizzatori che selezionano e ospitano gratuitamente i produttori nel Villaggio di Primavera.

Dall’anno scorso, Pordenone Orchidea diventa anche occasione di spettacolo e ricreazione per i visitatori.

PROGRAMMA
Pordenone Orchidea 2005 è dedicata a Nero Wolfe ed Arche Goodwuin, personaggi della letteratura del giallo, usciti dalla penna di Rex Stout. Soprattutto Nero Wolfe, straordinario appassionato d’orchidee, della buona cucina e di tutto quanto si può apprezzare a tavola.
Per onorare Nero Wolfe ci saranno tre momenti:
– sabato 5 marzo, alle ore 11 durante l’inaugurazione del Villaggio, taglio della mega torta “PECCATI DI NERO WOLFE” preparata ed offerta per l’occasione al pubblico presente, dal Maestro Pasticciere LIVIO TREVISAN.
– Premio Nero Wolfe 2005: “TUTTI I COLORI DEL GIALLO”, il pubblico sceglierà la più bella orchidea messa a concorso, alla quale sarà assegnata la medaglia d’oro “LA PIU’ BELLA SEI TU”, messa a disposizione da Pordenone Fiere Spa.
– A cena con Nero Wolfe: Nero Wolfe, detective, appassionato di orchidee e grandissimo gastronomo, nella sua casa d’arenaria a New York fa cucinare soprattutto al suo fido chef Fritz Brenner; noi, seguendo le orme di Brenner proponiamo una serata divertente, per chi si merita qualcosa di più della solita cena tra amici!’
Le adesioni alla cena, si raccolgono nel Villaggio, durante i giorni dell’esposizione

IL SABATO DEL VILLAGGIO
Sabato 5 marzo – Intrattenimento musicale con canzoni popolari ‘Veneto Istriane’, proposte dalla famosa Band dei MUSICANTI VENEZIANI.
Sculture con la frutta e la verdura – Partecipazione ed esibizione dei maggiori rappresentanti italiani dell’intaglio.
Presentazione del libro di Tino Savio: l’arte dell’intaglio.
Mercatino: tutto quanto fa orchidee, stampe, libri ed oggettistica da collezione presentate da Lele Ferrarese.

INIZIATIVE PROPEDEUTICHE
I collezionisti presenti saranno a disposizione dei visitatori, come le precedenti edizioni, per consigli e dimostrazioni di coltivazione ‘SOS’, inoltre presenteranno una generosa iniziativa dal nome: adotta la tua orchidea.
Gli appassionati d’orchidee sanno che diversi Garden propongono specie ed ibridi fioriti d’orchidee, ma pochi si chiedono che fine fanno le piante che rimangono invendute, ebbene, nella migliore delle ipotesi vanno a finire tra le immondizie ed è un vero peccato.
Gabriella, appassionata con la A maiuscola, ha raccolto oltre un centinaio di orchidee invendute ( specie e ibridi con bisogno di cure) e vi aspetta al Villaggio (le offerte raccolte serviranno a coprire le spese di tutti i volontari).

RASSEGNA FOTOGRAFICA DIGITALE
Fotografa il villaggio e mostralo in tempo reale sul computer del Villaggio.

Domenica 13 Marzo, gran finale, premiazioni ed elezione Lady orchidea 2005.

Durante le giornate del villaggio, raccoglieremo le adesioni per la costituzione di un Club Internazionale, in memoria di “ Rebecca Tyson Northen”

Per i visitatori di www.orchids.it sono disponibili condizioni particolari per il biglietto d’ingresso e per gli acquisti al villaggio, contattate Guido

Notizie e foto

Orchidee da collezione, al Flover di Bussolengo (12-14 Febbraio 2005)
Scorcio dell’esposizione di Guido De Vidi.

Collaborazioni.

Manoscritto inviato da Christian Pozzobon, biologo ed appassionato delle orchidee.

La biologia delle orchidee e delle piante
Esiste una stragrande varietà di forme e strutture delle piante. Guardando il nostro mondo con attenzione si possono trovare piante con altezze che vanno da qualche centimetro fino a piante che superano le decine di metri.

La cosa che ci attrae di più in una pianta sono i fiori che essa produce i quali possono avere una varietà di forme e colori da lasciarci incantati di fronte alla loro bellezza. Le orchidee sono degli organismi vegetali che possiedono una miriade di varietà di fiori da distinguersi sicuramente nella loro bellezza estetica. Nonostante la loro differenza estetica, tutte le piante a seme (comprese le orchidee) fanno vedere forti somiglianze nella struttura di base.

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Cattleya, la regina delle orchidee

Con questo post desidero scoprire insieme a voi l’orchidea per antonomasia “la Cattleya
Non sarà un trattato scientifico, ma un viaggio a nel tempo, nei miti e nelle passioni create da questa orchidea.
Cattleya jenmanii Rolfe 1906
Collezione Guido De Vidi. Foto del 05.02.05
Inizio il viaggio presentando una specie abbastanza rara. Questa specie non è fra più appariscenti della mia collezione, ma per me ha un valore simbolico: è stata portata in Italia direttamente dal suo paese d’origine durante uno di quei tanti viaggi di ritorno dei nostri migranti in cerca dell’America, che poi non hanno trovato.
Origine del nome: in onore di Mr. G. S. Jenman, direttore del Giardino Botanico di Georgetown (Guiana Inglese), nel tardo 19° secolo.
Cattleya jenmanii è l’ultima Cattleya scoperta in Venezuela ed è stata descritta da Rolfe nel 1906.
Vive nel sud di Bolivar è stata trovata nella fitta foresta del Gran Sabana nel sud-est del Venezuela a 300 a 600 metri di altezza sul livello del mare, ed al limite della frontiera fra il Brasile e Guaiana ad altitudini di 800-1200 m. Sono state trovate colonie anche in Colombia.
In genere, questa specie preferisce crescere vicino a fiumi e torrenti. Ama ambienti con umidità relativa elevata, appartiene al gruppo delle Cattleye unifoliate, generalmente è epifita, ma si sviluppa senza problemi anche su supporti litofiti. Fiorisce da Febbraio ad Aprile e da Settembre ad Ottobre, produce uno o più fiori, che possono raggiungere anche la misura di 15 cm.
Cattleya jenmanii ‘alba’
Collezione Gianni Morello
I fiori di questa specie sono profumati e di vari colori, vanno dal rosa carico alla forma alba o semi alba.
Cattleya jenmanii, richiede clima caldo intermedio e nel suo periodo vegetativo desidera essere innaffiata e fertilizzata adeguatamente, mentre durante la fase di riposo è utile garantire condizioni più secche. Una buona ventilazione e tanta luce garantiscono buone fioriture.

Cattleya, storie e miti sull’origine del nome

Bc Pastoral ‘Innocence’ AM/AOS
Collezione Guido De Vidi.Cattleya: la regina delle orchidee, sicuramente la più conosciuta dal pubblico e per molti decenni il suo fiore è stato simbolo di classe e signorilità negli omaggi floreali, forse lo è ancora.
Il nome Cattleya porta con sé, storie e miti intriganti.
Ci sono Paesi in cui crescono migliaia di orchidee diverse, Phragmipedium, Sobralia, Miltoniopsis ecc, tuttavia il loro fiore nazionale è la Cattleya: il Venezuela con la Cattleya mossiae e la Colombia con la Cattleya trianaei.
cattleya_labiata_1_rodrigocattleya_labiata_stampaCattleya labiata Lindley 1821
Il nome al genere Cattleya è stato dato in onore del coltivatore inglese Sir William Cattley, che ha esposto per la prima volta questa orchidea fiorita in una mostra: a quella orchidea fu dato il nome Cattleya labiata.
I misteri ed i racconti attorno ai fatti di allora, occuparono molte pagine delle riviste specializzate ed alimentarono discussioni fra raccoglitori e collezionisti di piante tropicali dell’epoca.
La storia più colorita racconta che William Cattley, coltivatore e collezionista di muschi e licheni ricevette da William Swainson un carico dal Brasile, imballato con materiale vegetale, che gettò fra i bancali della sua serra. Con sua sorpresa dopo qualche tempo scoprì che delle strane foglie turgide avevano prodotto dei fiori strani ed appariscenti, erano i fiori della Cattleya labiata.

Il mito dell’orchidea fiorita incidentalmente fu alimentato anche dal racconto “THE LOST ORCHID.” a pag. 173 del libro di Frederick Boyle (1893) dal titolo “ABOUT ORCHIDS A CHAT (1893)
Probabilmente con quel racconto Boyle intendeva ironizzare sul fatto che il raccoglitore William Swainson non aveva colto l’importanza di quella pianta, ne sapeva o voleva spiegare dove era stata trovata; più tardi Swainson raccontò che quelle strane piante forse le aveva trovate in altri luoghi uno sfortunato cercatore morto a Rio e successivamente usate per proteggere i suoi licheni da spedire in Europa.
Effettivamente, nel 1893 nessuno sapeva ancora dove era stata trovata la strana orchidea, ma quell’assurda storia raccontata da Boyle fu presa molto sul serio dai produttori del tempo.
Solamente nel 1900 quando fu pubblicato il resoconto di un viaggio effettuato da Swainson attraverso il Brasile tra il 1817 ed il 1818, si fece chiarezza degli avvenimenti.
Swainson raccontò che quelle piante le scoprì in Pernambuco e non a Rio de Janeiro. In quell’occasione, vedendole in piena fioritura le descrisse a William Cattley che manifestò di gradirle. Furono inviate successivamente a Carnet e William Cattley se le prese in cura e le fece fiorire alcuni anni dopo.

Flash: le vostre Cattleye
La prima Cattleya di Raffaele
Anche le Cattleye fioriscono in salotto – condividiamo tutti insieme la grande gioia di Raffaele “autodefinitosi principiante” ecco i fiori della sua LC Beaumesnil ‘Roquebrune’ (= Lc. Culminant x C. loddigesii Pff. V. & L.1977) Complimenti Raffaele.
Inviate vostre le foto e le schede delle vostre Cattleye a orchids.it, la redazione le inserirà su questa pagina.