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“Wild Orchid Man”: video

Wild Orchid Man In The Ghost Orchid Swamp :
Director: Darryl Saffer | Producer: Karen LaBonte, Stig Dalstrom, Reenie Page & Darryl Saffer
Genre: Documentary | Produced In: 2009 | Story Teller’s Country: United States
Tags: Americas, Ecology, Environment, Science, United States
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Synopsis: In the “Wild Orchid Man” series, former Selby Gardens botanist and orchid expert Stig Dalström and local film-maker Darryl Saffer team up in an around-the-world search for rare, and rarely seen, orchids. The hunt in 2011 will take them from the jungles of South America to the home of polar bears in Canada, often combing dense, hostile terrain to catch sight of one of these exquisite, natural masterpieces. In “Wild Orchid Man In The Ghost Orchid Swamp”, Dalström and Saffer trek deep into the heart of the Everglades, to Florida’s wildest swamp, the Fakahatchee, home to the rare ghost orchid, Dendrophylax lindenii. Tangled jungle, alligators and snakes and fierce tropical storms seem to guard the orchids hiding and blooming there. And though the story is about the orchid quest, the series will speak to the fragility of the world’s ecosystem, and what humans can learn from these mysterious, magical plants. “We can learn much from the orchid about survival and adaptation,” says Dalström, pointing out that orchids grow on host plants. “Orchids use other organisms to survive, but they never kill them,” he says.

“Wild Orchid Man In The Ghost Orchid Swamp”
Il film dura circa un’ora: buona visione e grazie a Wolfgang Prader della A.T.O. che mi ha dato lo spunto per linkare questo filmato.

Angraecum sesquipedale… e la strana falena notturna

angraec_sesqui_fioriAngraecum sesquipedale Thours 1822
Sezione: Angraecum
Sinonimi: Aeranthes sesquipedalis [Thou] Lindley 1824; Angorchis sesquipedale [Thou] O.Ktze. 1891; Angraecum bosseri Senghas 1973; Angraecum sesquipedale var. angustifolium Bosser & Morat 1972; Macroplectrum sesquipedale [Thou] Rolfe; Macroplectrum sesquipedale [Thou.] Pfitz. 1889; Mystacidium sesquipedale Rolfe 1904
Sappiamo tutti che i fiori di questa specie di orchidea sono impollinati da uno sfingide malgascio Xanthopan morgani praedicta, sappiamo anche che l’esistenza del grosso lepidottero africano fosse stata “predetta”, attraverso un semplice processo deduttivo, scientificamente inattaccabile. Al fascino di questo anomalo utilizzo della scienza, nella fattispecie dell’evoluzione biologica, giova aggiungere che l’autore della predizione è Charles Darwin: proprio il naturalista che per primo formalizzò in chiave moderna la teoria dell’evoluzione biologica.

“Nel 1862, il celebre naturalista Charles Darwin pubblicò uno studio sulla biologia delle orchidee. Nel capitolo dedicato alle Angraecoides, notava che questo gruppo di orchidee era impollinato da insetti specifici, ed una di queste orchidee, Angraecum sesquipedale, originaria del Madagascar e scoperta all’inizio del diciannovesimo secolo da Dupetit Thouars, si distingueva per possedere uno sperone molto lungo:

angraec_sesqui_pianta“In molti fiori che mi ha mandato Mr. Bateman, ho trovato un nettario di undici pollici e mezzo [29 cm] di lunghezza, dove solamente il pollice e mezzo inferiore [4 cm] era pieno di un nettare molto dolce. [… ]è tuttavia sorprendente che un insetto sia capace di raggiungere il nettare: le nostre sfingi inglesi hanno delle proboscidi lunghe quanto il loro corpo, ma in Madagascar devono esserci delle farfalle con proboscidi capaci di un’estensione di una lunghezza compresa tra i dieci ed undici pollici! [25-30 cm] (Darwin 1862)”.

Secondo Darwin, doveva esserci un insetto capace di provvedere alla fertilizzazione dell’orchidea, e motivava la sua reale esistenza sulla base di argomenti ecologici:

“Il polline non avrebbe modo di uscire se non con l’intervento di un’enorme farfalla, con una proboscide straordinariamente lunga. Se queste grandi farfalle venissero a mancare in Madagascar, l’Angraecum si estinguerebbe certamente a sua volta.”

In una lettera pubblicata nel numero del 12 giugno 1873 di Nature, W.A Forbes chiese ai lettori scienziati di questa prestigiosa rivista se erano a conoscenza dell’esistenza di tali farfalle in Madagascar, ed egli avanzò un’identificazione:

“Sono probabilmente degli sfingidi di qualche specie, perché nessun’altra farfalla potrebbe combinare una taglia ed una lunghezza di proboscide sufficiente.” (Forbes 1873). “
Nel mondo scientifico di allora – non c’è da meravigliarsi perché anche tutt’ora la teoria dell’evoluzionismo è messa in discussione dal filone del creazionismo – si sviluppò una diatriba che andò avanti per oltre 40 anni. Ben 41, difatti, dovette aspettarne la zoologia perché gli entomologi Rothschild e Jordan descrivessero la specie Xanthopan morgani praedicta, effettiva impollinatrice dell’Angraecum sesquipedale, il cui nettario aveva dato il là alla predizione.

Ecco un video da You Tube che dimostra la predizione di Darwin