Colori e quiz…per cominciare il 2007

Dialogando

Al blog sono giunti questi vostri contributi:

Sorprese a colori: le orchidee di Clà

Claudio, raccontaci le tue orchidee!

I primi auguri ed il quiz di Massimo f.

Orchidea selvaggia

Ciao e buon anno a tutti gli appassionati di orchidee.
Vorrei proporre un quiz la cui soluzione non è facile o, per meglio dire, non si conosce: La fidanzata brasiliana di un mio amico, saputo della mia passione per le orchidee mi ha inviato la foto allegata che ritrae un bel cespuglio di orchidee silvestri scattata
da lei medesima passeggiando nei dintorni della casa di sua madre nelle regione di Santa Cruz in Brasile.
La soluzione è complicata dal fatto che la foto è parecchio mossa nè tantomeno il necessario ritocco e ridimensionamento hanno contribuito a ridefinire con precisione i contorni dei fiori. A tratti appaiono precisi i contorni delle foglie e dei fusti e ciò farebbe propendere per la sua apparteneza ad un folto gruppo di piante sudamericane. Cosa ne dite?

Quiz: miniature inedite

Due gioielli scovati in serra dei quali conosco pochissimo, praticamente solo i nomi di specie e di genere… e voi?

Foto sopra: Epidendrum nanum C. Schweinf 1943
Foto a sinistra: Dendrochilum zamboangense

Scrivete quel che sapete su queste specie: verifica tassonomica, endemicità e stile di vita…come quiz di fine anno può bastare!!

Buon 2007 a tutti

Notizie dal blog:

1 – L’orchidea della foto è un ibrido primario non ancora registrato (Cattleya bowringiana x Laelia rupestris)
E’ fiorita in questi giorni nella mia collezione.

2 – Orchids.it, dal 18.11.05 è stato visitato 81.184 volte, per un totale di oltre 240.ooo pagine lette.

3 – Guardate anche il sito di Alberto … la qualità di certe foto mi dice che babbo Natale gli ha regalato una digitale nuova!!

Grazie e buon 2007.
Guido

Phalaenopsis: le sorprese di Andrea

Dialogando

Ciao! Sono un neofita con molto bisogno di aiuto!
Ho di sott’occhio due Phal, cresciute in appartamenti diversi, ma in condizioni e trattamento simili. Dopo il classico taglio dopo la fioritura, le due si sono comportate diversamente: la prima ha prodotto un nuovo stelo lungo già una ventina di centimetnri e pieno di gemme; la seconda ha iniziato a rilento la nuova produzione, finché – con grande sorpresa! – mi sono accorto che il suo germoglio era ben diverso dall’altro, e che stava facendo delle foglioline minuscole, che ora sono poco più lunghe di un centimentro.
Leggendo il messaggio di Simona scopro quindi che la seconda pianta sta filiando, e ne sono molto felice!! Sono già andato a leggermi il post sui keiki, ma ora sono preoccupato per la nascitura!! Ok, aspetto che sviluppi un sufficiente nuovo apparato di radici aeree, e poi posso rinvasarla.. Ho capito la teoria! Ma ora che faccio?


Ecco le mie domande:
– in questo momento in cui il germoglio è nuovo, e di radici non se ne vedono ancora, devo fare qualche trattamento speciale?
– quando saprò se l’apparato radicale nuovo è abbastanza sviluppato?
– a quel punto cosa faccio? dove taglio?
– potrei sapere se c’è un post dove trovo chiare info sul rinvaso?
Oltre a ciò vorrei chiedere un’altra cosa. La pianta che sta filiando è composta da due steli, entrambi tagliati dopo la fioritura.. Solo uno dei due – appunto – ha germogliato filiando, mentre l’altro non ha fatto nulla.. Dopo che avrò – quando sarà il momento – prelevato la nuova piantina, come devo comportarmi con la “mamma”??

Grazie mille in anticipo per le risposte che riceverò! Se fosse utile, posso mandare anche foto dei due germogli..
Ciao!

Andrea ha messo sul tavolo delle ottime domande.

Non seguiremo la sequenza delle domande, ma cercheremo di cogliere in estrema sintesi i comportamenti vegetativi delle Phalaenopsis di Andrea, che sicuramente sono frutto di complicatissime ibridazioni ognuna delle quali lascia le sue impronte genetiche nei comportamenti vegetativi delle piante.

Andrea osserva: perchè una pianta decide di figliare e l’altra di continuare con le fioriture secondarie?

Prima osservazione: Le Phalaenopsis sono orchidee monopodiali (si sviluppano in un unico podio – fusto), ma in particolari condizioni si possono formare anche dei germogli dalle ascelle del fusto principale ed alcune specie (Phal. pulcra ad esempio), figliano con facilità anche lungo gli steli fiorali.
Pertanto la figliazione dello stelo, risponde sicuramente ad una caratterisica genetica trasmessa da qualche progenitore, frutto della casualità e/o di qualche stimolo alimentativo.
Seconda osservazione: Gli steli fiorali hanno dei nodi dai quali (prima quelli apicali) escono i fiori e successivamente anche steli seecondari con altri fiori (bisogna tenere conto che in natura le condizioni climatiche consentono un lunghissimo periodo di fioritura).
Quindi la formazione di steli cosidetti secondari è un evento normalissimo. La teoria del taglio dello stelo iniziale al secondo o terzo nodo è una scelta di carattere estetico (secondo un concetto tutto nostro …non naturale), succederebbe la stessa cosa anche se non si effettuasse alcun taglio.
Terza osservazione: Dalle foto delle Phal. di Andrea si evince chiaramente che stanno cercando una fonte di luce (probabilmente stanno guardando verso una finestra), quindi sarebbe utile una fonte luminosa più diffusa.

Il figlio o “keiki” impiegherà parecchio tempo a diventare autosufficente, dovrà produrre un apparato radicale autonomo e potrà essere staccato dallo stelo”materno” quando le radici raggiungeranno i 4 – 5 centimetri di lunghezza… cioè fra qualche mese, quando la stagione sarà decisamente migliore.
Nel frattempo le piante vanno trattate normalmente.
Un post sul rinvaso delle halaenopsis? Ottima idea…penso che per marzo farò un bel reportage con foto sul rinvaso di queste orchidee deliziose.
Ultima considerazione: a volte, per dare vigore alle piante (posto che da noi non ci sono le stagioni del sud est asiatico) conviene recidere gli steli fiorali sfioriti, alla base (dopo la fioritura), senza aspettare che si secchino.

SOS: Vanda di Clà

Clà ci scrive:
Innanzitutto voglio fare i miei più sentiti auguri a tutti i partecipanti del blog…. buone feste….
di recente nn ho avuto tempo per collegarmi…
Poi … c’è qualcuno che mi può aiutare con una vanda ( ibrido di rothschildiana ) che a due mesi dalla fioritura…. sono tre giorni che è apparsa una macchia ( inquietantissima) alla radice di una foglia a metà altezza della pianta ..una macchia gialla con il centro più scuro….

Nei mesi scorsi ha perso qualche folgia verso le radici…. ma credevo fosse un fenomeno naturale…. per il resto… le altre foglie sono in salute ..coriacee e rigide.. lucide… senza irregolarità temperatura minima 16-15 gradi… annaffiatura regolarmente al mattino concimazione nel range … forse nn ha proprio tantissima luce….. è esposta ad est … senza spifferi…. le radici sembrano in buono stato qualche piccola diramazione si è rinsecchita ma il grosso dell’ apparato radicale… sembra integro….. come il germnoglio centrale sembra intatto….

Un saluto …clà

Ciao Clà, quella foglia prima o poi si staccherà, ma non allarmarti…può capitare, ed estetica a parte non è un problema grave.

Forse si è fermata acqua nell’ascella di quella foglia, che per qualche motivo presentava già qualche ferita (magari c’era lo stelo fiorale) ed i batteri hanno fatto il resto.

Io disifetterei con della polvere di fungicida rameico ed aspetterei che si stacchi da sola.

Piuttosto, guarda queste soluzioni per creare un substrato umido attorno alle radici vecchie e quelle future.
Puoi rinvasare la tua Vanda così come sta, senza togliere l’attuale contenitore (radici a mollo in acqua per molte ore…diventano più elastiche e non si spezzano qualora sottoposte ad eventuali forzature), coprendo il tutto con corteccia grossa e carbone di legna, fino alle prime foglie rimaste alla base.