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Lepanthes longiracemosa

Piccolo gioiello dal Venezuela

Lepanthes longiracemosa Foldats
Scarse sono le notizie reperibili per descrivere questa Pleurothallidinae
Ernesto Foldats (1916 -) nel suo articolo “Contribucion a la Orquidioflora de Venezuela” pubblicato su “Boletin de la Sociedad Venezolana de Ciencias Naturales, 28: 242, fig. 5. 1969” la presenta insieme ad un’altra decina di specie endemiche del Venezuela e della fascia centroamericana.
Pianta decisamente piccola con foglie che non superano il centimetro di diametro formatesi all’apice di corti ed esili steli inguainati dai tipici imbuti caratterizzanti molte specie del genere.
Le infiorescenze multiple si formano sulla pagina superiore delle foglie e producono fiori in progressione.
I petali di 1 -2 millimetri sono color giallo di cadmio con la parte centrale rosso-porpora, così come il labello. I sepali sono satinati e traslucidi.
Nelle coltivazioni europee questa specie fiorisce in primavera.
E’ consigliabile coltivarla su zattera di xaxim tenuta sempre umida.
Specie difficile, ma desiderabile.

Orchids, what at highest elevation?

This is the question that I place, following an opinions exchange got in an Italian forum, where someone said that the name of Sobralia altissima was originated from the fact that this orchid was found at the greater altitude.
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Orchidee, quale alla maggiore altitudine?

Questa la domanda che mi sono posto, in seguito ad uno scambio di opinioni avvenuto in un forum italiano, nel quale si affermava che la Sobralia altissima dovesse il suo nome al fatto che fosse l’orchidea ritrovata alle altitudini maggiori.
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Dendrobium della signora Aung è fiorito

Prima fioritura di una piccola piantina acquistata in Birmania

Toni e Francesca, viaggiatori di qualità – i loro viaggi sono sempre finalizzati alla conoscenza delle culture dei paesi visitati, qualche anno fa decisero di visitare la Birmania (ora Myanmar).
Dendrobium moschatum, effetto nebbia in serra
Durante quel viaggio in Birmania Toni e Francesca, visitando un piccolo villaggio immerso nella foresta videro un improbabile mercatino di povere cose e, ricordandosi della mia passione per le orchidee, si avvicinarono per chiedere se ci fossero delle piante di orchidea da acquistare.
Le loro conoscenze orchidofile erano nulle, pertanto si fidarono della signora Aung (nome dell’esile donna che gestiva la bancherella) e ne acquistarono qualcuna.
Rimase molto sorpresa la signora Aung, per il fatto che Tony non avesse mercanteggiato il prezzo (10 dollari USA), di quelle poche orchidee acquistate sulla strada che porta a Rangon.
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San Donà di Piave: orchidee a primavera…in una giornata – ultima parte

Just One Day

Ci sarebbero ancora tante belle orchidee da mostrarvi, ma il filone di questa terza parte recita “…compleanni, anniversari e personaggi”…e quindi il racconto dovrebbe orientarsi sul versante luculliano, però ancora due, desidero pubblicarle.
Una perché è la prima volta che si mostra in pubblico – evento assai raro – e l’altra per dare onore al merito della sua coltivatrice casalinga.
Questa che vedete nella foto a sinistra è Cyrtopodium andersonii (Lamb. ex Andrews 1813), la famosa “orchidea sigaro” della Florida.
Il nome popolare, questa orchidea lo deve alla forma dei suoi pseudobulbi che, dopo aver perso le foglie, assumono esplicitamente la forma di grossi sigari cubani.
Forse la foto non riesce ad esprimere al meglio l’originalità di questa specie, d’altro canto la sua altezza rende l’impresa quasi impossibile. Siccome la sua fioritura durerà per tutta l’estate, mi riprometto di effettuare altre foto più significative.
Alla vostra destra invece potete ammirare la bellissima Ascofinetia presentata in mostra da Valentina con l’orgoglio di chi mostra in pubblico per la prima volta il proprio figlioletto.
Ascofinetia: (Neofinetia falcata x Ascocentrum ampullaceum) – dovrebbe essere il Grex: Cherry Blossom ibridato da Iwanaga nel 1961.
Complimenti a Valentina!
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