Archivio mensile:Aprile 2012

Restrepia aspasicensium

Restrepia aspasicensium Rchb.f., Bont. 3: 70. 1855.
Sottogenere: Restrepia
Sezione: Restrepia
Sinonimo: Restrepia dentata Rolfe 1892

Il nome della specie fa riferimento ad Aspasica (città ubicata nella Cordigliera orientale della Colombia), probabile luogo dove è stata scoperta la specie.

Habitat: Colombia e Venezuela a quote oscillanti tra i 1500 – 2300 metri sul livello del mare.

Descrizione: si tratta di una specie epifita di piccole dimensioni, che preferisce climi intermedi/caldi. Lungo un rizoma orizzontale si formano vegetazioni erette, avvolte da sottili membrane basali, biancastre, oblique, acute, compresse e con una sola foglia apicale turgida, coriacea, ovale, subacuta e cuneata. Alla base della foglia si formano due piccioli che fioriscono in inverno, primavera e in autunno all’apice di una esile e rigida infiorescenza di 3 a 3,5 cm di lunghezza con fiori di 1 cm di lunghezza che si aprono in successione.
Questa specie ha il più piccolo fiore del genere, trovato in Colombia e Venezuela.

Coltivazione: in piccoli vasi con bark e torba di sfagno, si sviluppa bene anche su zattera. Temperature da serra intermedia, luce filtrata, substrato di supporto sempre umido e lievi fertilizzazioni periodiche con concime solubile.

Quasi mi dimenticavo, Orchids Club Italia compie 7 anni!

Jumellea sagittata H. Perr. 1938
Questa nella foto è un bellissimo esemplare di Jumellea sagittata in esposizione nella mostra di Maserada, molto ammirata dal pubblico e dalle numerose scolaresche giunte in visita.
E’ uno dei cosiddetti “gioielli del Madagascar”. Questa pianta ha attraversato insieme a me un pezzo della storia orchidofila italiana. Nel link che segue potete osservare tre amici di Orchids Club Italia alla mostra Pollice Verde del 2005 a Gorizia (Patrizia, Stefano e Christian), intenti ad impollinare i fiori di questa specie, già grande e bella sin da quei tempi. Ora Patrizia fa l’Archeologa, Stefano è Dottore in Agraria con un master al Kew Garden e Cristian è Dottore in Biologia.
In quell’occasione nasceva Orchids Club Italia, gruppo di appassioanti orchidofili che avrebbe solcato con successo gli anni successivi. Mi si apre il cuore! Praticamente, di questi giorni Orchids Club Italia compie 7 anni…lunga vita al Club!!
La mostra di Gorizia del 2005 Pollice verde Gorizia Fiere

Bark per rinvasi

E’ disponibile la corteccia di pino (bark)- pezzatura media, sacchi grandi 12 Kg.
Chi è interessato a rimpinguare le sue scorte può ritirarlo c/o la mia abitazione: vicolo Parnasso n.1 Pero di Breda di Piave (TV)
E’ gradita una telefonata preventiva: 042290870
Su prenotazione è possibile ritirarlo mercoledì 25 Aprile a Spercenigo (TV) e/o sabato 5 e domenica 6 Maggio a Portogruaro (VE), in occasione delle esposizioni di orchidee, tillandsie e carnivore, curate da Orchids Club Italia.

Pleurothallis platystachya

Le foto mostrano ad una pianta presente nella mia collezione.
Di seguito è riportata la descrizione della specie, nella sua stesura originale in latino. Credo sia interessante, soprattutto per gli orchidofili di matrice latina più facilitati alla comprensione dei testi, leggere nei dettagli originali, le regole della botanica e della tassonomia, che richiedono per la classificazione di una nuova specie, la relativa descrizione in latino.
Pleurothallis platystachya Regel
Classificazione secondo Flora brasiliensis

Descrizione originale tratta da: Vol 3 Part 4 pag. 543-544 tab. 119

172. PLEUROTHALLIS PLATYSTACHYA REGEL:
caespitosa, majuscula; caulibus secundariis robustis, basi teretiuscalis, superne lateraliter valde compressis antice posticeque latiuscule alatis, uniarticulatis, folio aequilongis vel paulo longioribas, primum basi vaginis duabus majusculis tubulosis glabris laevibusque dorso acute carinatis apice acutis vestitis, demum audis; folio majusculo, carnoso, sessili, oblongo-lanceolate, apice acatiusculo et saepinu minutissime tridenticulato, basi paulo attenuato, uninervio et tenuiter multinervuloso; pedunculo communi solitario, robusto, glabro, valde compresso-ancipiti et tenaiter lateque bialato, usque ad medium laxe plari-submaltifloro, folio duplo longiore, basi spatha majuscala decideu lanceolata naviculari glabra et laevi spice acuminata incluso; bracteis magnis, longe tubulosis, navicularibus, glaberrimis, dorso carinatis, superne valde dilatatis, spice late triangalaribus acutisque, floribus subdimidio brevioribus; floribus majusculis, erectis vel erecto-patulis, distichis, brevissime pedicellatis, lateraliter valde plano-compressis; ovariolate trialato; sepalis carnosis, subaequilongis, lanceolato-navicularibus, acutissimis, trinerviis, dorso late alato-carinatis, utrinque glaberrimis, lateralibus usque vel fere usque ad apicem connatis basi non gibbosis; petalis lineari-ligulatis, spice oblique acuminatis, uninerviis, margine integerrimis superne subtiliter papilloso-ciliatis, utrinque glabris, sepalo dorsali dimidio brevioribus; labello crasse carnoso, petalis satis longiore, brevissime angusteque unguiculato, utrinque glaberrimo, ambitu lineari-oblongo, leviter trilobato, lobis margine integerrimis, lateralibus minutis erectis late rotundatis, terminali elongato lineari-ligulato obtuso, disco inferne late profundeque canaliculato ad medium carinis geminis remotis elongatis tenuiter papillosis instructo; columna longiuscula, subclaviformi, clinandrio postice valde producto, marginibus laciniato-dentatis.

Tabula nostra OXIX. Fig. II (habitus cum analysi).

Pleurothallis platystachya Regel! in Gartenfl. XXXVII.
459 (1888), in Act. Hort. Pelrop. X. 693 (1889).

RADICES numerosae, dense fasciculatae, elongatae, subfiliformes, leviter tortuosae, pallidae. CAULES secundarii erecti vel ascendentes, paulo arcuati vel leviter flexuosi, pallide virides, 11-13 cm. longi, basi 3 mm.crassi, superne 5-6 mm. lati; vaginae membranaceae, arcte adpressae, tenuiter multinervulosae, pallidae, 3-5 cm. longae. FOLIUM erectum vel paulo patulum, rigidum, basi cum pedunculo articulatum satis
concavum caeternm subplanum, intense viride, 8-11 cm. longum, 21’s_–3/2 cm. latum, nervo mediano supra paulo impresso, subtus leviter prominente, nervulis lateralibus in sicco utrinque tenuiter prominentibus. PEDINCULUS communis erectus, rectus vel paulo flexuosus, fere usque ad basin bracteatus, viridis, 2-2’/2 din. longus, ad medium usque 4mm. latus; spatha basilaris submembranacea, arcte vaginans, plurinervulosa, lateraliter valde compressa, dorso acute carinata, fulva, 15-16 mm. longa. PEDICELLI cum pedunculo conuati, vix 1 mm. longi. BRACTEAE ut videtur carnosulae, lurido-virides, 12-14 mm. longue, tubo superne 6-7 mm. lato. OVARIUM obtriangulari-pyramidatum, paulo arcnatum, glabrum 5 mm. longum.
SEPALA leviter divergentia, rigida, valde concavo-conduplicata, lurido-viridia minuteque purpnreo-punctata, 1/2/ cm. longa; dorsale inferne leviter incurvum, superne paulo recurvum; lateralia inferne vix recurva, superne satis incurva. PETALA erecta, carnosula, subplana, ]evissime sigmoideo-arcuata, inferne non vel vix attennata, 7-8 mm. longa, 1 mm. lata,
purpurea vel alba et purpureo-punctata. LABELLUM erectum, rectum superne vix incurvum, inferne valde concavum, superne satis convexum, lurido-viride, immaculatum, 9 mm. longum, 1’/ mm. latum. COLUMNA erects, leviter incurva, inferne paulo attenuata, 5 mm. longa.

Habitat in pros. Rio de Janeiro loco haud indicato: Glaziou sine n. et n. 19886.

Vanda Istriana

Vanda Istriana è il nome che qualche anno fa ho dato a questo ibrido intergenerico, quindi non troverete alcuna registrazione formale di questo nome.
Non ricordo più come e quando sia giunta nella mia serra questa orchidea, è trascorso molto tempo.
La prima fioritura, a dire il vero, non mi piacque molto, ma colpì positivamente mia moglie ed allora decisi di continuare a coltivarla; per fortuna, sì perchè questa orchidea, fioritura dopo fioritura è riuscita ad affascinare anche me, sia per la particolarità dei fiori, sia per la generosità nelle fioriture.
Il nome dato a questo ibrido evoca il mio amore per l’Istria e per le isole del Quarnero, vedremo più avanti che botanicamente è anche un nonsenso; nessuno lo vieta, anzi, qualche licenza nella nomenclatura delle orchidee, personalizza il nostro amore per loro e le rende uniche.

La storia genealogica di questa pianta è abbastanza semplice, eccola:
Rhynchovanda Blue Angel x Vanda cristata

Rhynchovanda Blue Angel = (Rhynchostylis coelestis x Vanda Rothschildiana), ibrido registrato nel 1961.

Vanda Rothschildiana = (Vanda coerulea x Vanda sanderiana – ora Euante), famoso ibrido primario, registrato il 12/01/1931 da Chassaing, ibridatore francese e giardiniere capo della famiglia Rothschild (1920-1930) a cui fa riferimento il nome.
Riassumendo, i progentori “specie” di questa orchidea sono: Rhynchostylis coelestis, Vanda coerulea, Vanda sanderiana, Vanda cristata …niente male!!!

Note:
– Vanda Istriana fiorisce più volte durante l’anno.
– Pur mantenendo la sua tipica morfologia di orchidea monopodiale, ha ereditato la vocazione ‘miniaturizzante’ del suo progenitore Rhynchostylis e spesso forma dei keikis che si strutturano in piante secondarie compatte e fiorifere.
– Manifesta con dominanza anche un’altra caratteristica interessante, la resistenza alle basse temperature, tipica del suo altro progenitore, Vanda cristata.