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Categoria madre del blog: giorno per giorno con le orchidee, diario di un appassionato.

Psygmorchis pusilla

Una bellissima miniatura dai grandi fiori color giallo luminoso.

Collezione Guido De Vidi – foto notturna 03.09.06 – diritti riservati

Psygmorchis pusilla (Linneaus) Dodson & Dressler 1972
Sinonimi:
Cymbidium iridifolium Sw. ex Steud. 1840; Cymbidium pusillum Sw. 1799; Epidendrum pusillum L. 1763; Epidendrum ventilabrum Vell. 1827; Erycina allemanii (Barb.Rodr.) N.H.Williams & M.W.Chase 2001; Erycina pusilla (L.) N.H.Williams & M.W.Chase 2001; Oncidium allemanii Barb. Rodr. 1882; Oncidium iridifolium H.B.K. 1816; Oncidium pusillum [L.] Rchb.f 1863; Oncidium pusillum var. megalanthum Schltr. 1924; Psygmorchis allemanii (Barb.Rodr.) Garay & Stacy 1974; Tolumnia pusilla (L.) Hoehne 1949

Etimologia: Dal latino, molto piccolo.
Distribuzione: Messico, Guatemala, Belice, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panamá, Trinidad, Surinam, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perú, Bolivia, Brasile.
Altitudine: 400-900 metri sul livello del mare.
Ambiente di vita: sui rami alti degli alberi, ai lati dei fiumi dove il suolo è caldo e molto umido. E’ facile trovarla sulle piantagioni di caffè e sulle foreste secondarie allagate.

Questa piccola specie è epifita, senza pseudobulbi, simpodiale con le foglie di 4-7 centimetri raggruppate a forma di ventaglio.
Le infiorescenze escono dalle ascelle delle foglie, poducono diversi fiori (2,5 centimetri, molto grandi rispetto alla dimensione della pianta) color giallo splendente con piccole maculature marrone e labello lobulato.
Il periodo della fioritura è molto variabile, tendenzialmente coincide con l’estate, i fiori si aprono in progressione e danno la sensazione di una lunga durata.

Psygmorchis pusilla è conosciuta anche come Oncidium pusillum, ma la morfologia totalmente diversa dai canoni classici del genere Oncdium, ha indotto i tassonomi a costituire il nuovo genere nella sezione Pulvinata nel quale sono state raggruppate anche altre 4 specie simili.
Questa specie è stata pubblicata con il nome Psygmorchis pusilla in: Phytologia 24(4): 288. 1972.

Coltivazione:
Orchidea difficile da coltivare: richiede buona luce, ambiente arieggiato e continuamente umido perchè la pianta è senza pseudobulbi, ma durante la sua fase di riposo vegetativo deve rimanere con le ascelle delle foglie asciutte per evitare marcescenze letali.

La durata di vita dei ceppi di questa orchidea è molto limitata (qualche anno), porre attenzione ai nuovi incespimenti e posibilmente divedere la pianta madre, appena possibile.
La sistemazione ideale è su zattera con un piccolo letto di sfagno: fertilzzare moderatamente con concime equilibrato N20.P20.K20.

Nota:

Le notizie e le descrizioni di ogni post del blog sono supportate da ricerche sulla lettratura esistente e sul web, ma si riferiscono esclusivamente a esperienze di coltivazione su orchidee presenti nella mia collezione.
Eventuali errori o incompletezze possono essere rimediati dalla vostra collaborazione.

Micropera pallida

img_6323Cosa cerca il collezionista quando decide di acquistare le sue orchidee? E’ sicuramente attratto dai profumi, altre volte dai colori o dalle forme, oppure è indirizzato dagli amici, ma qualche volta, e senza distinzione di esperienza o conoscenza, l’attrazione fatale è data dalle miniature: le piccole!
Forse per tenerezza o per stupore, le nostre collezioni si arricchiscono di orchidee piccole dai fiori ancor più microscopici.
Tante sono le miniature affascinanti, alcune molto note e desiderate, altre un pò meno, ma altrettanto degne di essere collezionate con soddisfazione: una di queste è appunto la Micropera pallida.

Micropera pallida [Roxb]Lindley 1833
Sinonimi: Aerides pallidum Roxb. 1832; Aerides pallidum Lindl 1830-40; Camarotis pallida [Roxb.]Lindl. 1859; Camarotis poilanei (Guillaumin) Seidenf. & Smitinand 1965; Micropera poilanei (Guillaumin) Garay 1972; Saccolabium saxicolum Ridl 1893; Sarcanthus pallidus Lindl. 1840; Sarcanthus poilanei Guillaumin 1930; Sarcanthus thorelii Guillaumin 1930; Sarcanthus tricolor Rchb. f. 1855; Sarcochilus cochinchinensis G.Nicholson 1886; Sarcochilus roxburghii Hook.f. 1890
Un’ insolita miniatura endemica in Malesia ed Indonesia, si sviluppa nelle foreste rade, dal livello del mare fino a 1000 metri di altitudine, richiede molta umidità ambientale e buona luce per fiorire.
È una specie epifita a sviluppo monopodiale di piccole dimensioni e produce piccoli steli di fiori chiari e minuti che si aprono in progressione, generalmente in primavera-estate.

Il genere Micropera
I nome del genere deriva dalla composizione di due parole greche mikros (piccolo) e pera (sacco), in allusione al piccolo sacchetto allungato modellato sul labello delle specie.
Il genere è composto da circa 15-20 specie epifite monopodiali distribuite in Himalaya, Birmania, Malesia, Filippine, Australia e Nuova Guinea.
Botanici ed autori, come spesso accade con le orchidee, anche in questo caso si servono di nomi diversi per la classificazione, alcuni usano Camarotis, Dressler le raggruppa con il nome Micropera ed altri ancora, uniscono entrambi i generi in quello più grande Sarcochilus.

Ecco alcuni nomi di specie del genere Micropera:
apiculata-banksii-costulata-draco-fasciculata-loheri-maculata-mezzi
obtusa-pallida-philippinensis-proboscidea-rostrata
sterrophylla-thailandica-utriculosa

Vanda coerulea var. rosea

Deliziosi colori rosa pallido di una varietà di Vanda coerulea molto rara

Orchidea monopodiale, epifita, di grandi dimensioni, ama temperature fresche fredde.

Luoghi d’origine India, Birmania e Tailandia ad altitudini di 800 – 1700: vive sui tronchi di quercia delle foreste a foglia caduca.

Collezione Guido De Vidi-foto 09.10.04-tutti i diritti sono riservati.

Vanda coerulea var. rosea Griff. ex Lindl. 1847

Questa specie va tenuta nella parte più fresca della serra intermedia, in tarda estate prepara gli steli fiorali che in autunno mostreranno in profusione grandi fiori color rosa pallido.

Domenica scorsa ho fatto visita all’amico Enzo Cantagalli di Pieris (GO), l’età e le folte colonie di cocciniglia stanno tentando di togliergli il grande giocattolo della sua vita: coltivare orchidee. Forza Enzo!
Questa pagina la dedico a lui, grande collezionista di orchidee, che testimoniando il vero spirito amatoriale, tanti anni fa mi regalò una divisione di questa bellissima varietà di Vanda: nella sua serra non c’è più, ma grazie al suo gesto generoso vive ancora. Grazie Enzo.

Un Angraecum speciale

La fioritura del mio angraecum eichlerianum, Kraenzl 1882.

angraecum eichlerianum
Quando sono entrato per la prima volta nella serra di Guido mi era rimasto impresso questo Angraecum. Da settembre dello scorso anno è nella mia serra, posto nella zona più luminosa e calda, la pianta in anno si è radoppiata ed ha prodotto alla base una nuova piantina. Come già spiegato da Guido in questo post, ha la caratteristica di abbarbicarsi su di un supporto, nel mio caso un pezzo di sughero.