Archivio mensile:Settembre 2005

Piccole sensazioni dopo una mostra.

Orchidee sul lago: la giusta atmosfera.

Sono tornato da Villa Giulia, stanco ovviamente, ma particolarmente motivato a portare avanti la mia pazza idea delle mostre per mostrare. Può sembrare uno sterile gioco di parole ma giuro che, dopo aver presentato ed illustrato al numerosissimo pubblico, quella sessantina d’orchidee, giunte assiepate nella mia auto e poi sistemate nella gradevolissima sala al piano nobile di Villa Giulia, traggo ulteriormente la convinzione, che questo aforisma sia particolarmente indovinato per tracciare il solco tra la delicatezza dell’ammirazione e l’attrazione della mercanzia in vendita.
Mimetizzato fra i visitatori, ho ascoltato e percepito il loro stupore, le sensazioni intime fatte di percezioni olfattive, di ammirazioni per le forme, per i colori e per tanta bellezza diversa.
Ho anche colto il cambiamento d’umore della gente, quando, visitata l’esposizione si andava a tuffare nella seppur coinvolgente coreografia dell’allestimento cosiddetto “commerciale e di vendita”.
Sabato, giornata piovosa, mi è anche venuto spontaneo il richiamo mitologico degli “oracoli” al santuario di Apollo a Delfi.

“La mitologia Greca raccontava che, per ascoltare le profezie delle Pizie al santuario di Apollo, bisognava prima purificarsi alla fonte Castalia, se qualcuno trasgrediva quest’obbligo si scatenavano le ire funeste del dio Pluvio.
I visitatori della manifestazione, quasi come il rito della purificazione alla fonte Castalia, prima di andare a fare gli “oracoli” a suon di euro, passavano a dare un’occhiata alla mostra delle orchidee da collezione.
Solamente qualche gruppetto distratto, transitava senza fermarsi; io guardavo fuori, attraverso la vetrata che dava sul lago e immancabilmente cominciava a piovere.
E’ mezzanotte e devo ancora sistemare le eroine del lago: vado in serra….a proposito, ancora non posso mostrare le foto, faccio un link con la pagina di Alberto, che ieri ha fatto qualche foto…a domani.

Orchidee in giudizio.

Lo sapevate?

L’aristocrazia del collezionismo delle orchidee prevede anche le occasioni di un loro giudizio.

Giudicare le orchidee, serve per assegnare loro dei premi che poi si traducono in valore di mercato per i proprietari.

Nelle esposizioni Internazionali sono poste a giudizio, sia le orchidee dei produttori professionisti che quelle dei collezionisti dilettanti e qualche volta capita che i dilettanti superano i professionisti.

Naturalmente per giudicare ci vogliono i giudici ed un buon giudice si forma attraverso la conoscenza delle difficoltà di coltivazione e soprattutto con l’esperienza fatta di volta in volta nei vari concorsi.
Quali sono i parametri consolidati per esprimere dei giudizi condivisi dalle varie “potenze” orchidofile?
Ovviamente non aspettatevi che l’Italia in questo campo, la faccia da padrona, anzi, sia per la metodologia che per il “parco” giudici, l’Italia latita parecchio. Molti giudici Italiani non sono ne coltivatori ne collezionisti.

Il “teatrino” dei giudici è simpatico e folcroristico, generalmente composto di distinti e molto spesso attempati giudicanti, che scrutano misurano ispezionano e scrivono in minuscoli foglietti le loro impressioni. Alla fine poi, un’occhialuta segretaria, somma, conteggia, redige la lista dei premi e comunica l’informazione provvisoria, attaccando la tanto agognata coccarda sulla pianta vincente.

A livello mondiale si sono consolidati tre metodi di giudizio: INGLESE, AMERICANO; TEDESCO.
Sembra di capire che in Italia si tenda ad applicare il metodo Tedesco.

GIUDIZIO AL TAVOLO
Questo tipo di giudizio comporta la presentazione delle piante in concorso, al tavolo dei giudici.
GIUDIZIO ALLO STAND
In questo caso sono giudicate le piante esposte, stand compreso.
METODO INGLESE
Secondo il metodo inglese della Royal Horticultural Society, il più antico, non sono assegnati punteggi ma solo riconoscimenti.
FCC/RHS First Class Certificate
AM/RHS Award of Merit
PC/RHS Preliminary Commandation
Le piante sono portate a giudizio dai proprietari. I giudici riuniti, esaminano un esemplare alla volta. Il presidente apre la discussione sulla pianta posta a giudizio e qualcuno tra i giudici può presentare la proposta di premio che può essere assecondata o no dagli altri giudici.
METODO AMERICANO
E’ applicato dall’American Orchid Society sulla base di studi realizzati da un’apposita commissione che fu incaricata di uniformare i giudizi per tutte le società locali distribuite negli Stati Uniti. Ogni parte del fiore o della pianta è soggetto a punteggio e la somma dei punti assegnati è espressa in percentuale. Il punteggio massimo è 100.
I principali premi assegnati dall’A.O.S. sono:
FCC/AOS First Class Certificate da 90 punti in su
AM/AOS Award of Merit da 80 a 89 punti
HCC/AOS Higly Commended Certificate da 75 a 79 punti
JC/AOS Judges’ Commendation sotto i 75 (ma con caratteristiche particolari)
CCM/AOS Certificate of Cultural Merit per piante sane robuste con ricca fioritura
METODO TEDESCO
La Deutsche Orchideen Gesellschaft D.O.G. valuta le orchidee assegnando punti ai difetti dei fiori. Quindi il massimo punteggio è zero. Le categorie dei premi sono:
GM/DOG Medaglia d’oro da 0 a 2 punti
SM/DOG Medaglia d’argento da 3 a 5 punti
BM/DOG Medaglia di bronzo da 6 a 9 punti
Le piante sono presentate a giudizio in quattro distinte categorie. Specie Botanica in cui si presentano le specie botaniche interessanti per la loro rarità o per alcuni aspetti vegetativi o bellezza del fiore. Ibridi per gli incroci in cui uno o entrambi i genitori sono specie botaniche (ibridi primari). Fiori, per piante in cui i due genitori sono ibridi, al fine di valutare il miglioramento del fiore. Coltivazione, nella quale rientrano tutte le piante che non essendo ibridi nuovi o particolari possono essere valutate per la loro vigoria, abbondanza della fioritura o per la capacità di coltivazione.

Orchidee in mostra in onore di Giovanni De Vidi

Brevi impressioni sulla piccola mostra di orchidee organizzata da Orchids Club Italia a Olmi

Chiusi i “battenti”, ed in questo caso la parola è molto efficace in quanto il gran portone d’ingresso alla mostra era sostenuto e protetto da due grossi battenti, proviamo a fare qualche bilancio della manifestazione.

Aver portato le orchidee fiorite fra la gente è di se molto positivo e le soddisfazioni non sì son fatte attendere.

Allestire una mostra d’orchidee in una sagra paesana, ci ha creato molti dubbi che non potesse essere compresa.
Le maggiori preoccupazioni nascevano a causa del periodo non proprio ideale per le orchidee, reduci dalla stagione estiva, stressante ed occasione dei loro rinvasi e divisioni, con l’aggravante dell’andamento stravagante di questo pazzo Agosto.

Settembre poi, ci ha messo del suo e Venerdì 9 Settembre, giornata d’apertura e di allestimento, Dio Pluvio ha rispolverato tutte le sue risorse per buttar giù quanta più acqua possibile! Il finimondo! Allagamenti, pioggia tropicale ed il Rio Parnasso, che costeggia la mia serra, pronto ad esondare.
Ivan Malavolti, un amico orchidofilo di Ravenna non poteva scegliere giorno peggiore per farsi un giro in serra! A Ferrara dove lui si trovava c’era il sole però!!
Alle ore 11 del mattino eravamo in serra, io Ivan e Christian. A più riprese, durante le pause dei continui e violentissimi scrosci di pioggia cercavamo senza successo di guadagnare l’uscita per caricare le piante da portare in mostra. Unica attenuante in quest’atmosfera allucinante, il clima tropicale che metteva a proprio agio le varie orchidee, tranquille con umidità luce e temperatura ideale.

Come per incanto verso le prime ore del pomeriggio il cielo si è aperto per lasciar posto al sole settembrino e per ricevere i primi visitatori, le autorità e soprattutto gli amici del Club, giunti numerosi dal Veneto e dal Friuli: a cena eravamo in 38.

dscf0695All’inaugurazione delle ore 19, la sala seppur capiente, conteneva a stento i visitatori assiepati attorno alla mega torta magistralmente preparata da Livio Trevisan. Alle 19 in punto sono iniziati i discorsi di rito e poi gran momento con il taglio della torta, anzi “bitaglio”, sì perché è stato fatto in contemporanea dal Sindaco del Comune e da Alvise De Vidi. La mostra di Olmi è stata dedicata al papà del campione olimpionico Alvise, (Giovanni De Vidi) recentemente scomparso.

dscf2787E le orchidee? Certo, le orchidee c’erano ed erano belle e tante, circa un centinaio tra specie ed ibridi deliziosi.
La regina indiscussa dell’esposizione, per profumo e dimensione, è stata la Stanhopea wardii var. oculata con oltre 100 fiori ed un metro di diametro, mentre la mascotte della mostra e forse la più ammirata dal pubblico, la Chiloschista seidenfandenii.
Gli spazi della mostra donavano una magica atmosfera, creata dalla armoniosa coreografia di opere d’arte figurativa e statue in cotto Toscano.
La mostra è stata anche un’occasione d’incontro dei sempre più numerosi soci del Club: la famiglia cresce e si unisce. Il prossimo appuntamento del club è stato fissato per domenica 9 Ottobre a Concordia Saggitaria, tutti a visitare la serra di Graziano.

Strani rifiuti

Villa Manin…e noi ci saremo…in piazza.

Molte /i amanti delle orchidee Friulani e Veneti ci chiedono se saremo presenti alla mostra di Villa Manin a Passariano.

A nome del Club precisiamo quanto segue: abbiamo inoltrato precisa richiesta di esposizione all’organizzatrice della manifestazione, ma sembra proprio che non ci voglia presenti. Chissà perchè?
Dice che quest’anno la manifestazione non ha come tema le orchidee e che comunque ha già assegnato le 5 sale disponibili ad altrettante Associazioni locali delle orchidee.
Tanta abbondanza di espositori amatoriali ci suona molto strana, grazie per il rifiuto, ma noi ci saremo ugualmente…in piazza con le nostre orchidee e senza biglietto d’ingresso.