Il sabato dell’orto: una bella giornata di cultura, amicizia ed allegria.

Abbiamo visitato anche le serre tropicali, e…la serra delle orchidee.
Per noi collezionisti è stato come incontrare le orchidee, quasi nascoste fra altri importanti generi vegetali. La collezione dell’Orto botanico, curata con passione e bravura da Roberto (nominato socio ad honorem del nostro Club) è forse meno importante di qualche altra amatoriale, ma ci ha fatto vivere lo stesso sensazioni quasi reverenziali: loro abitano in luoghi famosi ed importanti.
C’erano diversi esemplari di Phapiopedilum, non molte specie per la verità e quasi tutte a foglia verde lanceolata (da serra fredda tipo P. insigne), ma fra queste ha attirato la mia attenzione una pianta con tre getti a foglie maculate Paphiopedilum delenatii Guillaumin …..il curatore ha detto che è una pianta in affidamento, frutto di un sequestro della polizia doganale Aeroportuale.
… attendo le impressioni vostre ed anche le vostre foto! Preso dall’atmosfera delle orchidee mi sono dimenticato di scattare foto della serra!!

Finita la visita (ore 12.30 circa), ci siamo dati appuntamento per la meritata siesta in una trattoria della bassa Padovana per poi andare in visita alle serre dei F.lli Menin.
La pausa conviviale è stata una piacevole occasione per fraternizzare. Questa volta eravamo in tanti e molte amiche ed amici s’incontravano per la prima volta.
L’immancabile Prosecco di Cartizze del brindisi iniziale, la buona cucina e le tante cose da dirci con i piedi sotto la tavola ci hanno sorpreso alle 15 e 30 ancora in Ristorante.

Caffé veloce e via di corsa alle vicine serre, dove ci stavano attendendo i titolari.
L’Azienda dei Fratelli Menin produce Orchidee (soprattutto Phalaenopsis) e Lilium ed ora si articola in 45.000 metri quadri di serre riscaldate.
Giunti nella prima serra, che funge praticamente da magazzino di carico scarico, uffici ed officina, siamo stati sottoposti ad una simpatica operazione di “decontaminazione”.
L’ambiente delle serre deve essere il più possibile protetto da agenti batterici e fungini esterni e pertanto l’accesso di persone estranee deve avvenire con cautela.
A titolo cautelativo abbiamo indossato dei grembiuli, abbiamo coperto le scarpe con del tessuto non tessuto e ci siamo strofinati le mani con una sostanza gelatinosa anti spore fungine.
Così conciati abbiamo iniziato a seguire il ciclo vegetativo delle Phalaenopsis (fiore all’occhiello della coltivazione aziendale).

8 pensieri su “Il sabato dell’orto: una bella giornata di cultura, amicizia ed allegria.

  1. Elettra

    Anc’io sarei molto interessata… l’anno prossimo vorrei fare un esperimento di coltivazione invernale in cantina e oltre alle luci avevo selezionato questo .. un tappetino riscaldante con termostato da mettere sotto le piante prodotto da un’azienda di Bassano, provate a vedere
    http://www.alper.it/prodotti_gia_01.htm#

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  2. Ivan Malavolti

    Guido, più che discussione rischi di svegliare un vespaio! 🙂
    Sarebbe utile però!!!
    è un argomento vastissimo e ci sono moltissimi metodi validi… neon, alogenuri, mercurio, sodio…..
    Si potrebbe raccogliere le opinioni e le “dritte” chi coltiva in luce artificiale, anche solo per una parte dell’anno, aggiungendo informazioni non solo sul metodo usato (neon… alogenuri…) ma anche sulle eventuali altre fonti di illuminazione naturale di cui le nostre piante possono giovare (è molto diverso coltivare solo in luce artificiale oppure sotto illuminazione ma vicino ad una finestra esposta a sud…). Ovviamente indicando i generi di piante coltivate 😉

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