Il sabato dell’orto: una bella giornata di cultura, amicizia ed allegria.

Serre a temperatura costante 28° nella fase di crescita delle Phalaenopsis
Le piantine di Phalaenopsis giungono dai loro fornitori (olandesi penso) già seminate in contenitori comuni, quando hanno ormai un anno d’età.
Sono trapiantate in vasi di plastica trasparenti e sistemate in bancali semoventi, dove iniziano un ciclo di circa 40 settimane dedicate allo sviluppo.
In questa loro fase di vita, rimangono ad una temperatura costante di 27 – 28 gradi centigradi con il 60 – 70% d’umidità relativa e sono sottoposte ad un ciclo luminoso giornaliero di 13 ore con 6000 lux medi.
Un programma computerizzato registra ed elabora costantemente i dati di sviluppo (implementati ancora con l’ausilio di operatori esterni) stabilisce volta per volta le necessità alimentari, idriche e luminose delle piante.
A breve il programma sarà completamente automatizzato attraverso l’inserimento di sensori nelle piante, che rileveranno in tempo reale lo stato complessivo dello sviluppo.
La nostra guida poneva l’accento con passione sul concetto, che l’intero ciclo dello sviluppo non deve mai subire rallentamenti: ogni trauma ( siccità, acqua troppo fredda, luce ecc) influisce negativamente.

Solamente acqua piovana o trattata con osmosi inversa
Per questi motivi è usata quasi esclusivamente acqua piovana (tutti i tetti delle serre sono dotati di gronde raccoglitrici, che trasportano l’acqua delle piogge in capienti vasche di raccolta), nei casi di mancanza di quella piovana è usata acqua trattata con il processo d’osmosi inversa.
Allo scopo di evitare indesiderati stress alle piante, l’acqua di bagnatura è portata alla stessa temperatura dell’ambiente: 26 – 28 gradi.

8 pensieri su “Il sabato dell’orto: una bella giornata di cultura, amicizia ed allegria.

  1. Elettra

    Anc’io sarei molto interessata… l’anno prossimo vorrei fare un esperimento di coltivazione invernale in cantina e oltre alle luci avevo selezionato questo .. un tappetino riscaldante con termostato da mettere sotto le piante prodotto da un’azienda di Bassano, provate a vedere
    http://www.alper.it/prodotti_gia_01.htm#

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  2. Ivan Malavolti

    Guido, più che discussione rischi di svegliare un vespaio! 🙂
    Sarebbe utile però!!!
    è un argomento vastissimo e ci sono moltissimi metodi validi… neon, alogenuri, mercurio, sodio…..
    Si potrebbe raccogliere le opinioni e le “dritte” chi coltiva in luce artificiale, anche solo per una parte dell’anno, aggiungendo informazioni non solo sul metodo usato (neon… alogenuri…) ma anche sulle eventuali altre fonti di illuminazione naturale di cui le nostre piante possono giovare (è molto diverso coltivare solo in luce artificiale oppure sotto illuminazione ma vicino ad una finestra esposta a sud…). Ovviamente indicando i generi di piante coltivate 😉

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