Archivio mensile:Luglio 2006

Notte azzurra, orchidee comprese!!

… io non sono un tifosissimo del calcio, ma in queste occasioni è l’intero paese, l’orgoglio nazionale di un popolo e la percezione di un’espressione culturale unitaria a contagiare tutto e tutti e quindi eccoci a far festa: campioni del mondo…con gran classe.

… a questa notte speciale, dedico le mie bellissime orchidee azzurre

Vanda coerulea 4N

…e il cielo è sempre più blu!!

Stanhopea tigrina var. superba

Una Stanhopea tigrina var. superba, fiorita sotto i bancali della serra
Una bella sorpresa, questa mattina durante la bagnatura generale della serra (le calure estive asciugano le piante ed i substrati in modo impressionante, al punto da dover intervenire con giornaliere ed energiche bagnature), gettando l’occhio lungo i bordi esterni sotto i bancali, ho scorto una delle mie Stanhopea tigrina var. superba, sistemate due anni fa su “museruole” autocostruite, in piena fioritura: l’ho portata all’aperto per fotografarla ed eccola nella foto sotto, sospesa verso il cielo azzurro di questo pomeriggio di Luglio.

Collezione Guido De Vidi- foto8.07.06 – diritti riservati

Stanhopea tigrina var. superba hort. ex Henshall 1845

La foto a sinistra mostra la prima fioritura della Stanhopea tigrina var. superba proveniente dalla collezione “Sonia”...la pianta non è cartellinata, ma penso che sia sicuramente una tigrina, anche per lo stesso periodo di fioritura della mia.
Complimenti a Sonia!

Le Stanhopea appartengono al nutrito gruppo di orchidee con geotropismo negativo e in pratica formano i fiori verso il basso. Soprattutto il genere Stanhopea necessita di ampi spazi fra le radici per poter formare i suoi grandi fiori ( leggi questo post).

Sistemazione delle piante con museruola in filo di ferro..
Una soluzione molto usata dai vecchi coltivatori ed ancora molto funzionale è quella di contenere il substrato in capienti museruole: sì proprio quelle gabbie che i nostri contadini, nel recente passato, applicavano al muso delle bestie per impedire di mordere ed anche di mangiare durante i lavori delle arature…da cui la metafora “mettere la museruola” per rappresentare simbologie d’asservimento, costrizioni e censure.

Nelle foto si può vedere la parte superiore della museruola e quella inferiore da dove escono gli steli fiorali. In questo caso il substrato è costituito da fibra d’osmunda, si può usare anche bark grosso.

Dove trovare le museruole?
Bisogna autocostruirsele, credo sia impossibile trovarle nel mercato, ma non è difficile.

Il principio è quello della maglia delle reti di recinzione e si parte legando ad un piccolo cerchio di ferro (3 centimetri di diametro) 8 fili di ferro doppi, lunghi 60 centimetri ciascuno e di piccola sezione (per poterli facilmente manipolare) formando 8 lunghe asole.
Creata la base di partenza si procede ad attorcigliarli con doppio giro (copiate le maglie delle reti molli, non elettrosaldate), il primo giro in forma molto stretta e poi sempre più larga, giro dopo giro.
All’ estremità superiore chiudere tutto con un cerchio di ferro grosso e rigido (vedi foto – il diametro è in funzione della larghezza della maglia costruita)
Per sostenere la museruola, legare tre fili di ferro sottili e raccolti a gancio finale.
Nel caso si usi come substrato, fibra di vario tipo, si può rinvasare direttamente la piante nella museruola, se si usa bark bisogna rinvasare la pianta in vasi normali, attendere 1 o 2 anni che si formi un tutt’ uno fra radici e bark, togliere il vaso e sistemare la pianta direttamente nella museruola.
…se non ce la fate a costruirle, posso preconfezionarle io…griffate però!!

Orchidee di notte

Orchids Club Italia, espone le sue orchidee nel favoloso giardino “Jacquard” a Schio in Provincia di Vicenza

Si intitola “Sogno di una notte di mezza estate” la prima notte bianca organizzata dal Comune di Schio, che si svolgerà il 15 luglio. Il filo conduttore: Shakespeare. E tanti eventi di musica, teatro, sport, cultura dislocati tra piazze, palazzi, vie, siti storici dal tardo pomeriggio di sabato fino all’alba di domenica. Con una conclusione d’eccezione: il concerto di Goran Bregovic, domenica 16 luglio in area Campagnola. Da segnalare, tra gli oltre quaranta appuntamenti in calendario, un evento di importanza storica: l’apertura straordinaria del Giardino Jacquard (tipico esempio di giardino romantico dell’Ottocento, commissionato dall’imprenditore Alessandro Rossi, collezionista di orchidee) e del cortile interno della Fabbrica Alta.

Il Giardino Rossi, conosciuto anche come Giardino Jacquard, inserito nel tessuto urbano della città di Schio, non lontano da Vicenza è uno dei più importanti esempi di architettura di paesaggio italiano del XIX secolo
Commissionato da un importante industriale italiano Alessandro Rossi, il giardino progettato da Antonio Caregaro Negrin, fu realizzato fra il 1859 e il 1878. Esso occupava originariamente un’area relativamente ristretta all’interno del complesso industriale
del Lanificio Rossi e nella sua pianificaizone Negrin dimostrò la sua conoscenza del landscaping nordamericano di Olmsted e Vaux, realizzando il primo esempio di giardino italiano concepito come elemento integrante della nuova realtà sociale e urbana del complesso industriale. Con piena consapevolezza della bellezza di un paesaggio naturale già movimentato da pianure e pendii, il brillante architetto seppe anche approfittare delle architetture pittoresche presistenti all’interno di esso, inclusa la piccola
chiesa cinquecentesca di San Rocco arrampicata su una collinetta poco fuori il giardino sulla quale il Negrin intervenne aggiungendo un campanile per conferire un tocco neogotico in stile con l’intero progetto.

Schoenorchis fragrans (Parish & Rchb. f.) Seidenf. & Smitin. 1963.
Sinonimi: Saccolabium fragrans Parish & Rchb. f. 1874.
Il genere Schoenorchis è stato stabilito da Blume nel 1825, con la descrizione della specie tipo Schoenorchis juncifolia e comprende 10 specie asiatiche: dall’Himalaya alla Nuova Guinea.

L’orchidea della foto a sinistra sarà esposta nel nostro stand : quali sono le sue dimensioni?
Scrivilo sui commenti e vieni a trovarci in mostra, se indovini ne ricevi una in premio!

In questo contesto il nostro Club è presente con uno stand espositivo e con l’organizzazione del primo incontro “Portobello orchiday”….o per questa occasione “Portobello orchidnight”, dove potremo scambiare e vendere le nostre orchidee in esubero.

Tutti i soci del club, ma anche semplici appassionati orchidofili sono invitati a portare le proprie piante allo stand di Orchids Club, sia in esposizione che a “Portobello orchidnight”(organizzazione a partire dalle ore 12 del 15 Luglio 2006)
L’apertura della mostra è prevista per le ore 17 e continuerà ad oltranza fino a notte fonda…..poi ci daremo in pasto alle tentazioni luculliane finchè l’alba verrà…per chi ce la farà!!
Vi aspettiamo numerosi al nostro stand: Sabato 15 Luglio da dopo mezzogiorno in poi.

Novità dal web Italiano

Eppur si muove

Nel mondo ovattato dell’orchidologia italiana, quando va bene sono malapena sopportato, ed il perchè si evince da quello che scrivo e da quello che faccio.
Badate bene, scrivo “orchidologia” e non “orchidofilia”; in teoria non c’è grande distinguo fra le due parole, ma da noi si vuole tracciare un solco culturale fra i due termini.
Da una parte la scienza e la cultura e dall’altra la manovalanza ed i coltivatori…magari anche bravi, purché non invadano campi altrui.
Gli orchidologi italiani potete trovarli tra coloro, che parlano delle orchidee, che curano riviste scientifiche, che scrivono libercoli, che occupano posti dirigenziali (possibilmente a livelli alti) e che ( non sapendolo fare loro) tendono a distinguersi dal banale coltivatore di orchidee.

Gli orchidofili invece sono ovunque c’è passione per queste piante e dove c’è qualcuno che sa parlare con le orchidee.

Questo solco emerge anche a livello comportamentale: può capitare ad esempio che professori nell’esercizio delle loro funzioni “orchidologhe” (eravamo all’EOC di Padova), redarguiscano qualche malcapitato orchidofilo con frasi di questo tipo – “Guarda che questa è una mostra di orchidee” – solamente perchè brindava alle sue piante premiate, con un bicchiere di vino, in compagnia dei migliori giudici ed orchidofili mondiali.
Il professore della citazione non aveva sue orchidee in mostra

Carenza di informazioni orchidofile in Italia
L’effetto negativo di questa situazione è l’evidente debolezza delle informazioni (sul web si trova veramente poco) e se non fosse per l’iniziativa personale ed onerosa di qualche orchidofilo (l’ho già scritto senza essere compreso), vedi i siti di Farinelli, Paris ed altri, ci sarebbe veramente da piangere.
Se il web piange, la letteratura in lingua italiana non ride.

Eppur si muove, sì, la creatività e la grande passione per il fantastico mondo delle orchidee, fa nascere belle novità anche in Italia.

Ci tengo moltissimo a pubblicizzare due recenti novità del web italiano, anche perchè sono firmate “donna” e “giovane”.

La prima bella novità è questo blog ideato da Claudia, che sta diventando il diario interattivo della sua nuova scovolgente passione: visitatelo!

Altra iniziativa meritoria di evidenza è questo sito autocostruito da Nicola.
Nicola è un orchidofilo adolescente (penso che non riesca a mettere insieme più 14 anni d’età) e come tutte le passioni giovanili anche questa per le orchidee è esuberante, acerba, ansiosa, ma carica di grande entusiasmo….che speriamo diventi contagioso: bravo Nicola.