Piccola orchidea con grandi fiori.
Origine del genere
Il genere Masdevallia fu scoperto e descritto nel 1794 da Ruiz & Pavón: la specie di riferimento per la descrizione del genere è Masdevallia uniflora.
Il nome del genere è stato dato in onore di José Masdeval, medico della corte di Carlo III, re di Spagna.
Collezione Guido De Vidi- diritti riservati
Masdevallia angulata Rchb.f 1878 Origine del nome della specie deriva dal latino “angulatus” in riferimento al mento del tubo angolato, formato dai sepali.
Masdevallia angulata è endemica nelle foreste nebbiose dell’ Ecuador nord occidentale e della Colombia meridionale.
E’ una piccola orchidea terrestre e/o litofita da clima fresco temperato e può essere trovata ad altezze che vanno dai 1500 agli oltre 2100 metri sul livello del mare.
E’ una pianta robusta a sviluppo simpodiale. Produce ceppi di foglie erette (12 – 15 centimetri di altezza) color verde oliva con la pagina inferiore sfumata di porpora. Questa specie fiorisce in inverno ed i fiori si formano agli apici di corti steli usciti dalle basi delle foglie. Ogni stelo porta un unico fiore di 5 centimetri color rossastro luminoso e coperto di piccole verruche.
I fiori durano circa sei settimane ed emanano un odore sgradevole.
Questa orchidea può essere coltivata con successo in piccoli vasi con substrato (parti uguali) di bark sminuzzato, torba di sfagno e perlite, che va mantenuto sempre umido in ambiente ventilato.
Come tutte le specie del genere Masdevallia, anche questa non richiede molta fertilizzazione (0,3 grammi di fertilizzandte solubile ed equilibrato, da somministrare ogni mese)
Ciao Marco, direi che questa specie è fra le più resistenti alle temperature non proprio fresche…naturalmente hanno bisogno di continue attenzioni proprio per il fatto che non hanno pseudobulbi per le compensazioni.
A presto
Guido
Ciao Guido , è un genere che mi attrae molto però per chi non ha una serra con un sistema di cooling certamente non possono vivere da noi d’estate, dato che, vogliono sempre una temperatura perlomeno mite, ma ne esiste qualcuna che tu conosca un pò più rustica, meno “permalosa” nelle temperature, un salutone marco