Commenti e riflessioni
Questo blog ha avuto modo di trattare la “storia” del Phragmipedium kovachii con diversi post – Pragmipedium kovachii – Febbre e possesso – La saga continua…a distanza di molti mesi , giunge un commento che ad ogni buon conto, ci deve far riflettere ancora:
In risposta a “jecy”, ho manifestato la mia condivisione del suo pensiero e ho lanciato l’idea di raccogliere le nostre opinioni in un Post specifico. Serve? Non serve? Facciamo un pre sondaggio: a voi la tastiera!
possiamo semplicemente chiamarlo Phragmipedium peruviana?
chi se ne frega della giusta tassonomia io lo chiamo Phragmipedium peruviana, così esprimo il mio punto di vista sulla faccenda .
Guido ha pienamente ragione, è colpa nostra se i predatori la fanno franca, anche se possiamo fare poco, e sicuramente non cambieremo la situazione ,abbiamo il dovere morale di fARE Vli nostro meglio non cambieremo il mondo, ma ognuno di noi puo influenzare a vicenda una o due persone e piano dare un contributo. Non potremmo fare molto per le popolazione amerindie sfrutattate e habitat distrutti, ma non bisogna calare le braghe e dire tanto le cose sono così.Bisogna coltivare il proprio giardino, come diceva Voltaire in Candide,perchè facendo bene in prorio si puo influenzare alter persone o anche nessuno, ma vale comunque lo scopo almeno per stare bene con noi stessi
Ho solo fatto una piccola cronologia dei fatti.
su queste disgrazie si possono scrivere libri e processare in eterno.
ciao
Gianni
Sperando che poi, come accade spesso, sul mercato non ci siano due specie identiche con due nomi differenti, con il rischio che qualcuno si trovi con in casa un “doppione” e quindi doppio danno!!
Gianni, mi hai stroncato…ma io il Phrag. kovachii lo chiamerò anche peruviana, chissà quante volte cambierà nome in questo secolo (qualche nuova pianta con marcate differenze, un bel congresso di tassonomisti (magari gli scopritori) ben piazzato ed ecco che arriverà anche il Phragmipedium peruviana.
Guido
Dimenticavo; Guido li conoci questi due detti, chi non ha colpa scagli la prima piatra, e mea culpa mea culpa mea maxima culpa.
in fin dei conti nei tuoi aticoli tratti quel Manuel o Manolo come fosse un caro amico, non e`uno dei complici di questa tragedia`?
Quanti di noi hanno fatto la figura degli amici di questi “Commercianti” sia a Digione che a Padova con questi bracconieri per poter avere un paio di novita` in anteprima (io per fortuna NO!)
La cosa migliore e`di ignorarli e non comperare NIENTE da certa gente disonesta che senza scrupoli distrugge la natura, non per vivere ma per diventare celebre.
Io penso che questo Jecy sia qualcuno che vuole battere il ferro perche` resti caldo in fin dei conti come sta finendo questa storia? Le autorita` Americane avevano condannato nella prima istanza questi bracconieri con pene nolto severe, ( Prigione e Multe enormi) nella seconda istanza le pene furono dimezzate, e nella terza portate ad una multa di 5 000 $. (il costo in commercio di una fiasca di Kovachii)
Risultato Kovach, Manolo e l’ importatore sono ora famosissimi e fanno i soldi a palate, e se all’ inizio non li conosceva nessuno, ora ne scriviamo e ne parliamo continuamente e il loro quoziente di VIP sale alle stelle, grazie a noi, le nostre discussioni e le nostre compere sconsiderate.
(mea culpa qui`c’ entro anch’ io, nel passato ho comperato anch io a prezzi alti e sconsideratamente, e le piante sono sparite da un secolo, diciamo da decenni.)
Gianni