Encyclia mariae (ora Euchile), coltivazione su tronchetto.

Pregi e limiti della coltivazione su supporto legnoso
La nostra orchidea, appena colonizzato il supporto, inizia la propria espansione, che avviene in vari modi:
1 – Strisciando rigorosamente ancorata con le radici al supporto (in questi casi è più indicato il sughero).
2 – Avvolgendo totalmente il supporto (piante a radici sottili e numerose – Oncidium, Miltonia)
3 – Sviluppando lunghe radici in libertà, avolte dare e turgide in altri casi più numerose.
Quest’ultimo caso è sicuramente riferibile alla nostra Euchile mariae

La coltivazione su supporto legnoso ha il pregio di salvaguardare maggiormente l’integrità dell’intero apparato radicale della pianta, ma nel contempo la espone maggiormente ad eventuali stress idrici; pertanto questo sistema di coltivazione e sconsigliato nelle coltivazioni fuori serra.

Come sistemare la pianta sul supporto legnoso

Collezione Guido De vidi – Foto 29.06.07 – diritti riservati.
Sembra un aspetto marginale, ma da come è collocata la pianta sul supporto dipende in larga misura il suo successo futuro.
Qualsiasi orchidea a sviluppo simpodiale, incespisce progressivamente formando nuovi getti o nuovi pseudobulbi lungo un rizoma orizzontale. Gli pseudobulbi a volte sono compatti mentre in altri casi sono più radi ed il rizoma tende a disporsi quasi verticalmente.
Queste diverse peculiarità ci consentono di capire se conviene sistemare la pianta con le nuove vegetazioni appoggiate al supporto o se invece conviene lasciarle verso l’esterno.
Le orchidee asviluppo strisciante (Bulbophillum, Sophronitis ed altre similari), conviene appoggiarle con le nuove vegetazioni rivolte verso il supporto legnoso, quelle con ceppi compatti e con pseudobulbi piriformi è utile sistemarle in maniera opposta. In tal modo si evitano marcescenze alle nuove vegetazioni e si consente alle radici di svilupparsi in libertà verso la luce.

Quanto scritto è frutto delle mie esperienze, forse altri coltivatori di orchidee avranno altre preferenze, il bello della coltivazione sta appunto nelle differenze che portano a stessi risultati, ma sempre e comunque vige la regola della pazienza e dell’umiltà: non bisogna mai gioire al primo timido risultato.

Un pensiero su “Encyclia mariae (ora Euchile), coltivazione su tronchetto.

  1. Massimo M.

    Scusa Guido se faccio qui il commento, ma siccome sul post protetto non compare, vorrei invitare gli interessati all’acquisto del libro “The Classic Cattleyas” a leggere il mio commento fatto sull’ultimo post protetto.

    Bellissima l’Euchile mariae che ho avuto modo di apprezzare e vedere in loco.
    Ciao

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