Orchidee gioiello: Dossinia marmorata

Quando le orchidee hanno le foglie più interessanti dei fiori

All’interno della grande famiglia delle orchidee c’è un certo numero di specie chiamate comunemente “orchidee gioiello”, non tanto per i loro fiori, ma per merito delle loro foglie spettacolari.

La maggior parte delle specie “gioiello” producono fiori insignificanti ma alcune, ad esempio quelle appartenenti al genere Ludisia sono attraenti anche per i loro fiori bianchi con sfumature gialle e piacevolmente fragranti.

Quasi tutte le specie vivono nelle foreste tropicali calde ed umide dell’Asia Sud-Orientale, nelle isole dell’Oceano Pacifico, in Nuova Guinea e nel Borneo. Vivono nei sottoboschi ombrosi caratterizzati da grandi alberi tropicali e si sviluppano come terrestri nel substrato costituito da foglie decomposte. Alcune specie nel genere Goodyera si sviluppano nelle foreste più fredde e nebbiose degli altopiani, ad oltre 1000 metri di altitudine.

Le orchidee gioiello sono terricole e quindi in coltivazione vanno sistemate in substrati che trattengono l’umidità ma nel contempo anche molto drenanti e vaporosi: possono andar bene substrati di sfagno puro ed anche miscele di bark, torba e materiale inerte assorbente (perlite, ceramis ed altro).
Per ottenere degli esemplari ben sviluppati vanno rispettati questi tre valori: alta umidità, temperatura calda e luce soffusa.
Queste orchidee sono ideali per essere coltivate in casa negli orchidari, molti coltivatori (soprattutto le donne) riescono ad ottenere ottimi risultati anche tenendole nella stanza da bagno, dove creano delle decorazioni molto affascinanti.

Dossinia marmorata
Fra le orchidee gioiello, il genere Dossinia è il meno presente nelle collezioni ed è assai ricercato per le decorazioni delle sue foglie.

Dossinia marmarata Lindl. 1857
Sinonimo: Anoectochilus brevilabris Lindl. 1840

Della Dossinia marmorata sono particolarmente apprezzate le sfumature viola delle foglie, le loro venature color rame e la loro superficie delicatamente vellutata.
Giocando con illuminazione fluorescente ad ampio spettro si possono apprezzare con più evidenza i contrasti di colore delle foglie.
Questa specie è originaria del Borneo, vive nelle foreste calde umide ed ombrose della pianura dove trova substrato ideale fra le foglie degli alberi cadute al suolo.

Dossinia marmorata è una delle orchidee gioiello con le foglie più grandi (8-10 cm). La pianta produce fiori bianchi con sfumature color rosso mattone che si formano lungo uno stelo dotato di peluria, alto non più di 20 cm. Pur essendo dotata di grandi foglie, questa orchidea rimane abbastanza bassa (10-12 cm) ed è quindi ideale per creare delle decorazioni orizzontali.

Note colturali
Le condizioni generali di coltivazione ricalcano quelle standard riservate all’intero gruppo delle “orchidee gioiello”, pur tuttavia Dossinia marmorata è abbastanza lenta a svilupparsi e la fioritura è meno scontata rispetto le specie del genere Ludisia

7 pensieri su “Orchidee gioiello: Dossinia marmorata

  1. Francesco

    Io consiglio di fare attenzione alle radici aeree,visto che se le bagni troppo tardi(dopo le tre!) le radici a partire daala fine…marciscono…come è accaduto ad una radice della mia piccola vaniglia(alta 1m ma deve raggiungere almeno 3m per fiorire) e se lo fate dopo le tre mettetela FUORI( tanto fuori l’umidità c’è e l’aria calda le asciuga subito…almeno a Latina(77% di umidità oggi alle 2:30)

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  2. Gianluca

    Silvia….anche io ero cosi…
    mi ricorderò sempre il giorno che ho conosciuto Maya di persona, e lei mu ha detto “AH,sei tu gianluca, quello che ha scombussolato il blog!”
    hi hi hi..che ridere oh.
    No, nessun problema anzi…bhe, per annaffiare io generalmente uso una pompetta (le mia sono poche percui posso farlo cosi) ponendo attenzione a non bagnare le parti tra le foglie,perchè se ristagna dell’acqua corri il rischio di creare marciume e spruzzo il substrato finchè non è umido insomma…
    Puoi anche pre esempio, prendere come metro di misura un bicchiere d’acqua e versarlo sul substrato.
    Tutto ovviamente dipende da dove è messa la pianta (all’interno o all’esterno) dalla temperatura che c’è nell’aria (se è sui 20 gradi non è che l’acqua evapori velocemente come potrebbe succedere a 30-35), il substrato se è molto drenante dovrai annaffiala più spesso, mentre se per assurdo è puro sfagno penso sbasti 1 volta ogni 2 settimane perchè trattiene l’acqua.
    Guarda, io le ho all’esterno e all’ombra e bagno 1 giorno si e 2 no…lasciando che l’acqua scivoli via bene e non ristagni.
    Le vapoizzazioni generalmente alla mattina, cosi lasci alla pianta il tempo per asciugarsi e far in modo che non ristagni.
    nei giorni caldi è ben gradita ovviamente.
    per toglerti altri dubbi, fai una ricerca nel blog inserendo la parola “Phalaenopsis” e vedrai che troverai tanti bei articoli sulla coltivazione e tanti problemi e soluzioni che si posso trovare.
    Attenzione…acqua a temperatura ambiente e possibilmente non del rubinetto ma piovana.

    Ciao

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  3. Silvia

    domanda stupida (però io sono ancora ad un livello antecedente al neofita, quindi vi lascio immaginare)…quando parlate di innafiare significa “farle il bagnetto” nell’acqua tiepida ma non troppo? e la vaporizzazione? con che frequenza vanno fatte le due operazioni? beninteso sempre quando gli steli sono ormai secchi, cioè dopo la fioritura.
    ps: starete pensando “vedi questa, appena arrivata è tuttua una domanda”, lo so, ma adesso che ho trovato persone che ci capiscono e che possono elevarmi dalla condizione di serial killer di piante, non vi mollo più!!
    grazie in anticipo per l’aiuto!!

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  4. Guido Autore articolo

    …mi collego all’ultima frase di Francesco: alcune orchidee non hanno periodo di riposo, affermazione giusta, ma bisogna tener conto che molte desiderano un leggero riposo durante il quale è sufficiente rallentare le annaffiature mentre altre quando vanno a riposo non vogliono assolutamente saperne di bere per molti giorni (nel blog ci sono degli articoli che illustrano questo aspetto).
    Nel caso della Dossinia marmorata, conviene tenere sempre il composto leggermente umido: è una terricola.
    Ciao ragazzi, buona coltivazione.
    Guido

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  5. Francesco

    Donata, le orchidee dopo la fioritura sono a riposo e bisogna tenerle secche fino a quando i nuovi germogli alla fine di questo abbiano la dimensione di qualche centimetro.Poi bisogna fertilizzarle e innaffiare fino alla fine della crescita,e si ricomincia ad innaffiarle dopo la formazione dei boccioli.
    Alcune orchidee non hanno periodo di riposo, ad es. la vaniglia(Vanilla planifolia,V.imperialis,ecc…).

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