Non fosse altro per la sua longevità, questo esemplare merita un posto d’onore nel mondo orchidofilo.
Questo post è dedicato a chi pensa di poter coltivare orchidee con facilità ed ai “collezionisti subito”. Una vera collezione di orchidee è come il buon vino, per essere tale deve vivere diverse stagioni e deve richiedere tanta pazienza.
Siete d’accordo? Non siete d’accordo?
Ascocentrum garayi ‘Rosetta’ Christenson 1992
Presento questa specie con il nome assegnatoli ad un concorso del 1998, dove la pianta vinse una medaglia d’oro. A dire il vero, a distanza di anni nutro ancora qualche dubbio sull’esatta identificazione di allora ed è per questo che riapro la discussione invitando anche qualche giudice a dire la sua. Questa pianta presente nella mia collezione da oltre 20 anni, mai divisa, sempre puntuale e generosa nelle sue fioriture. Non ricordo più la sua sistemazione iniziale, forse su una zattera, ora non si può più vedere nulla, tanto la pianta è cresciuta, al punto da sviluppare le nuove vegetazioni sulla parte vecchia di se stessa.
Ascocentrum garayi è stato descritto da Eric Christenson nel 1992 in Lindleyana, sulla base di differenze morfologiche, di endemicità e periodo di fioritura, rilevate nell’esemplare in analisi, rispetto a piante già da anni in coltivazione e conosciute come Asctm. miniatum (Lindl.) Schltr. Christenson nominò la specie in onore di Leslie Garay, ex curatrice dell’Orchid Herbarium di Oakes Ames presso la Harvard University, per il suo lavoro sulla ristrutturazione generica delle Aeridinae.
La storia della classificazione di questa rara specie proveniente da Java, inizia con la descrizione di John Lindley nel lontano 1848, che in quell’occasione la nominò Saccolabium miniatum in “Botanical Register” nel 1848, più avanti nel tempo, Rudolf Schlechter la sposta nel genere Ascocentrum, in Feddes, Repertorium Specierum Novarum, Beihefte nel 1913.
Arrivando ai giorni nostri, il riordino si ferma a Christenson…per il momento.
Quali sono le differenze fra le due specie?
Tutte le foto riportate su questo post si riferiscono ad una sola pianta e quindi non è possibile fare comparazioni, ma le nostre osservazioni possono far tesoro su quanto riportato nei libri o nel web. A tal proposito trovo molto interessante questo articolo apparso su Orchid Species Bulletin pubblicato nel dicembre 2006 dalla Orchid Species, che ha sede a Brisbane, Queensland.
L’articolo e le foto sono interessanti perché evidenziano una caratteristica morfologica dei fiori, che può stabilire inconfutabilmente la linea di separazione fra le due specie. Non conosco le note fatte da Christenson nella sua relazione, sicuramente avrà rilevato la differenza fra i labelli delle due specie: a forma di lingua con i lobi laterali tronchi in entrambe, ma ricurva verso il basso nell’Asctm. miniatum ed invece, posta orizzontalmente a 90° rispetto a tutto il resto del fiore, nell’Asctm. garayi.
Altra differenza evidente fra i fiori delle due specie è la forma dei petali e dei sepali: stilizzati ed allungati nell’Asctm. miniatum, più pieni e rotondeggianti nell’ Asctm. garayi
Il periodo di fioritura è diverso: Asctm. miniatum estate-autunno, Asctm. garayi primavera.
Per quanto riguarda la struttura morfologica delle due specie, diverse annotazioni rilevano che: Asctm. miniatum ha le foglie ricurve come quelle di Asctm. curvifolium (Lindl.) Schltr. e Asctm. rubrum (Lindl.) Seidenf. mentre Asctm. garayi ha le foglie molto rigide e rette.
Per finire la carrellata delle diversità, queste due specie sono endemiche in:
Ascocentrum garayi Christenson, Lindleyana 7: 89 (1992).
Distribuzione: Laos, Vietnam e Thailandia
Ascocentrum miniatum (Lindl.) Schltr. ex JJSm., Bull. ex JJSm., Boll. Jard. Bot. Buitenzorg, II, 14: 49 (1914). Buitenzorg, II, 14: 49 (1914).
Distribuzione: Assam, Laos, Tailandia, Vietnam, Java, Malaysia, Filippine, Sumatra
Divertiamoci, io ho una mia opinione, ma desidero sentire anche le vostre…per la comparazione aspetteremo le fioriture autunnali.
No il fiore del curvifolium è nettamente diverso visto vche tende ad essere con petali più larghi che lunghi mentre il garayi possiede sepali e petali allungati.Il colore è una variabile visto che da coltivazione a coltivazione cambia.