Su spunto di Roberta, vulcanica e attivissima partecipante di questo blog 😆 , ho deciso di redarre questo articolo con le fonti disponibili in rete.
In genere i metodi più usati per la premiazione delle orchidee sono principalmente tre:
1. Americano a cura dell’AOS (American Orchid Society)
2. Inglese a cura dell’ RHS (Royal Hortycultural Society)
3. Tedesco a cura della DOG (Deutsche Orchideen-Gesellschaft)
Esistono altrove altre organizzazioni riconosciute solamente a livello locale o comunque in un’area molto più ristretta, che premiano le orchidee esposte secondo criteri più o meno uguali a quelli sopra citati, si possono quindi citare la ANOS (Australian Native Orchid Society), la TOGA (Taiwan Orchid Grower Association), SAOC (South African Orchid Council), JOC (Japan Orchid Council) ed altre.
I premi generalmente assegnati sono (AOS):
EEC (Educational Exhibition Cetificate, certificato di esposizione educativa) assegnato ad un’esposizione educativa che raggiunga almeno 90 pt.
CMA (Certificate of Meritorious Arrangement, certificato di disposizione meritoria) assegnato a una straordinaria classe nella mostra del fiore, spettacolo in cui i fiori dell’orchidea sono dominanti.
AC (Artistic Certificate, certificato artistico) Assegnato a una straordinaria esposizione di non meno di 25 metri quadrati che i giudici ritengano essere eccezionalmente artistica.
FCC (First Class Certificate, certificato di prima classe) assegnato a una specie o ibrido di orchidea raggiunga un punteggio di 90 punti o più.
AM (Award of Merit, premio al merito) assegnato a una specie o ibrido di orchidea che raggiunga un punteggio tra 80 e 89 punti.
HCC (Highly Commended Certificate, certificato di alta raccomandazione) assegnato a una specie o ibrido di orchidea che raggiunga un punteggio tra 75 e 79 punti.
JC (Judge Commedation, raccomandazione dei giudici) assegnato a fiori o piante, individualmente o in gruppo, che a parere dei giudici, hanno specifici valori, ma non sono possono essere punteggiate.
AD (Award of Distinction, premio alla distinzione) assegnato una volta agli incroci, individualmente o in gruppo, in rappresentanza di una degna nuova direzione nella riproduzione.
AQ (Award of Quality, premio alla qualità) assegnato una volta agli incroci, esibiti da un singolo individuo di un gruppo di non meno di 12 diversi cloni o loro infiorescenze, di specie o ibridi coltivati o quando il risultato è un sufficiente miglioramento rispetto al primo tipo. Uno o più cultivar esposti deve ricevere, o aver ricevuto, un premio alla qualità del fiore (Quality Award).
CCM (Certificate of Cultural Merit, certificato di merito colturale) Aggiudicatario l’espositore di una speciale pianta in buona salute e con un apparente numero insolitamente elevato di fiori. Deve raggiungere almeno 80 punti e dev’essere stata coltivata dall’espositore per almeno sei mesi prima della premiazione.
CHM (Certificate of Hortycultural Merit, certificato al merito orticolturale) assegnati a un cultivar di una specie o ibrido naturale, che appaia esteticamente ben coltivata e ben fiorita e che contribuisca agli apetti orticolturali dell’orchidologia. Deve ottenere almeno 80 punti e deve essere esposta l’intera pianta.
CBR (Certificate of Botanical Recognition, certificato di riconoscimento botanico) assegnato a un cultivar di una specie o di un ibrido naturale ritenuto degno di riconoscimento per la rarità, novità, e valore educativo. L’intera pianta deve essere esposta e non aver avuto prima alcun tipo di riconoscimento, per quanto riguarda la specie, a livello tassonomico. Non viene utilizzato alcun punteggio, ma il premio è concesso solo mediante votazione di almeno due terzi del team di giudici assegnato.
(Informazioni dall’ American Orchid Society’s Handbook on Judging and Exhibition ottava edizione).
Eh si….complimenti Max…
è un articolo che ti chiarisce molte idee, una per tutti è capire cosa significato tutti gli acronimi che trovi dopo il nome delle varie piante.
Ciao e buona giornata a tutti
Gian
Casca ad ok.. proprio ieri cercavo notizie sui premi per avere un’idea sulla Blc Hwa Yuan Beauty “HONG” AM/AOS, alias mini cattleya di Villa Manin, fioritami in questi giorni e premiata con una AM/AOS (Award of Merit dell’American Orchid Society. Molto interessante Massimo.
L’articolo lo ha scritto Massimo (con la nuova veste del blog non appare più il nome dell’autore…ho già avvisato Daniel, ma finché non avrà a disposizione “banda ADSL” non potrà intervenire per le modifiche.
Ottimo articolo, fra l’altro, atteso e richiesto dal popolo di orchids.it..In aggiunta quanto scritto da Massimo, possiamo comunque affermare che qualsiasi Associazione è abilitata ad esprimere giudizi e per farlo può applicare parametri noti oppure metodologie proprie. La differenza del peso giudicante sta tutta nel valore e nella notorietà dell’Associazione che esprime i giudizi e dei giudici che essa accredita per le valutazioni.
I GIUDICI
Un buon giudice deve possedere tre doti fondamentali:
1 – essere un buon coltivatore, per poter valutare con cognizione di causa, difficoltà e rarità della pianta in giudizio – chi non coltiva e/o non sa coltivare le orchidee è un giudice a metà.
2 – fare molta esperienza internazionale, da acquisire con frequenti partecipazioni a giudizi.
3 – avere una buona conoscenza orchidologica, tassonomica e botanica.
Partecipare a corsi per giudici, serve più agli organizzatori che ai frequentatori, se mancano i tre requisiti sopra esposti.
Io non potrò mai essere un buon giudice…purtroppo.
Ciao a tutti, vado in Grecia 2 giorni.
A presto
Guido
Beh roberta…se ti credi inesperta te…io cosa sarò mai?un assassino?un collezionista?…ai posteri l’ardua sentenza.
Interessante articolo,non pensavo che si valutassero così tanti criteri per una pianta(ma trattandosi di un’orchidea…;-).
Le mie piante invece crescono crescono ma neanche un fiore(a parte il mini-dendrobium phalaenopsis,una speranza futura con quel germoglio grande il doppio della pianta),ma è qusto il pregio dell’orchidea:farsi ammirare anche quando non è in fiore.
L’esperienza è la migliore maestra di vita.
Grazie Guido! Tutto questo lo trovo estremamente affascinante.. Da oggi provero’ a osservare le orchidee con i criteri descritti nel post.. un occhio inesperto come il mio finisce per trovare tutto bello indistintamente senza rendersi conto che oltre il bello delle orchidee ci puo’ essere ancora qualcosa di piu’ (non riesco ad esprimere il termine ma qualcosa come “la Totale armonia” – combinazione di elementi diversi che produce effetti piacevoli ai sensi-) e questi elementi da ricercare li hai esposti benissimo. Fermo restando che al cuor non si comanda e come si dice… “ogni scarrafone..” 🙂