Sì, Stanhopea al singolare perché l’idea era e rimane quella di ritrovarci tutti in “Rio Parnasso” per festeggiare la fioritura della pianta madre della Stanhopea nigroviolacea ‘Isabella’.
L’orchidea giunse nella mia collezione una ventina di anni or sono. Fu il giardiniere della Villa Albrizzi-Franchetti, quasi a voler mantenere in vita le esclusività botaniche della Villa, a consegnarmi l’ultimo piccolo ceppo ancora in vita di questa orchidea misteriosa, che curai subito con molta passione: eccola ancora in fiore, l’ultima testimone di forti passioni e di amori andati.
Quest’anno ha avuto troppa fretta, speravo iniziasse a mostrare i suoi fiori verso la fine del mese, ed invece, forse complice l’anticipata calura estiva è già in fiore.
Poco importa, teniamo vivo il pretesto e la FESTA DELLA STANHOPEA si farà ugualmente, tenetevi pronti, l’ultima o forse la penultima domenica di Giugno, a breve pubblicherò, programma e data definitivi.
Coltivata con passione, si è scritto, sì certo con passione amatoriale, quel sottile spartiacque che segna il confine impalpabile dentro il quale vive il dilettante. La mia passione ha contribuito a far vivere e crescere fino a diventare un enorme esemplare quel piccolo “grumo” di pseudobulbi ormai spogli.
Ed è così che l’ultima orchidea di Villa Albrizzi-Franchetti, iniziò a scrivere la sua nuova storia, fatta di piacevoli eventi, di emozioni, di amicizie e di soddisfazioni.
Ci vollero un po’ di anni per vederla in forma, poi, un’estate ricevette la visita di una coppia di capinere e nacque una bella avventura fra loro, una metafora della vita, se vogliamo: i figli nascono, crescono e non appena il loro nido diventa stretto se ne vanno, buona fortuna piccola capinera!
Eravamo già sul finire del mese di maggio del 2009, quando in occasione della mostra di orchidee a Vigonza (PD), nacque l’dea di far dipingere alla pittrice botanica, Silvana Rava (vedi foto a sinistra), quella che sarebbe dovuta diventare la copertina della nuova monografia sulle Stanhopeinae curata da Rudolf Jenny
Presto detto e presto fatto, ma serviva la modella. Chi poteva essere la modella predestinata se non la Stanhopea che stava fiorendo nella mia collezione? Così nacque la “famosa” copertina del libro sulle Stanhopeinae; Famosa fra virgolette perché in quel libro non sono stati citati ne l’autrice del disegno ne la provenienza della pianta dipinta, cest la vie.
Nota: Il cultivar esemplare e le sue divisioni in mio possesso, sono riconoscibili con il nome clonale: Stanhopea nigroviolacea ‘Isabella’ che potrà essere riportato su mia concessione.
Pingback: Circolo “Isabella”, un successo annunciato. | Orchids.it
La magia della natura…. Un’orchidea affascinante con una sua lunga storia 🙂