Immagine di copertina: Pleurothallis luteola – Pianta premiata con medaglia di bronzo – BM/AIO Schio 2018
Anche quest’anno l’evento ha saputo catturare l’interesse del variegato mondo degli appassionati orchidofili, italiani e di altri Paesi.
L’organizzazione è stata curata dal locale gruppo orchidofilo Giardino Jacquard, in collaborazione con il dipartimento eventi del Comune di Schio, e con la generosa disponibilità scenografica della Giardineria Drago, il tutto in una cornice culturale che ha visto protagonista l’Associazione Italiana di Orchidologia.
Angraecum subulatum MO/AIO Schio 2018.
Erano esposte oltre 300 orchidee provenienti da collezioni private, da Associazioni orchidofile italiane e da vari produttori italiani ed internazionali che presenziavano l’evento. Nonostante il periodo molto negativo, stante la stagione caldissima, si son viste in mostra delle vere esclusività; prima fra tutte l’Angreacum subulatum, esemplare unico a livello mondiale, giustamente premiato dalla giuria AIO con la medaglia d’oro e la proclamazione di “Best in Show” (la più bella orchidea esposta).
Soddisfazione personale per i premi assegnati alle mie orchidee esposte.
Chiuso il sipario, qualche riflessione va fatta, alcune positive, altre un po’ meno.
Divulgazione e cultura.
Interessante e qualificato è stato l’aspetto organizzativo, culturale e divulgativo, con le brillanti conferenze in programma, e con l’ottimo lavoro svolto dagli “Angeli di Schio” e dai giudici AIO.
L’imponderabile.
A latere dell’evento, mi permetto di stigmatizzare quello che con un po’ di eufemismo definisco assalto alla diligenza ancor prima della fine mostra, da parte di personaggi inquietanti ed estranei, venuti ad acquistare in blocco il rimanente degli stand, per comodità definiamoli extracomunitari.
Si sa che le importazioni di orchidee da paesi extra EU, sono soggette a permessi, certificati con relativi costi, eliminare queste incombenze o scaricarle ad altri soggetti è un vantaggio di non poco conto, che qualcuno coglie al volo.
E’ un fenomeno che di anno in anno si amplifica, e crea sempre più malumori. D’apprima si manifestava in forma extemporanea ed individuale (l’appassionato x o y trattava a fine mostra con qualche venditore), ora, e lo si è già visto anche a Pordenone, è oggetto di trattative preventive e segrete fra venditori extracomunitari presenti nelle mostre e personaggi estranei al contesto espositivo, forse vivaisti improvvisati nel mondo delle orchidee.
Questo aspetto è deleterio perché va a falsare il giusto equilibrio fra domanda e offerta: il venditore che ha già trattato le condizioni con l’acquirente esterno, non si preoccupa di rendere appettibile la sua vendita con sconti o offerte, mantiene altresì i prezzi esosi al pubblico, tanto ha la garanzia del consuntivo finale.
Penso che questo problema vada affrontato, sia dagli organizzatori di eventi, che dalle Associazioni, ponendo una serie di paletti, non da ultimo l’obbligo per tutti i veditori, italiani e stranieri, di allestire un loro stand espositivo.
Caro Guido,
complimenti per i riconoscimenti ricevuti.
Mi emoziona pensare che soltanto la settimana prima (domenica 16 settembre, finalmente!) tanta meraviglia e anche di più, l’ho vissuta pienamente.
Ho capito incontrandoti il significato del termine Collezionista; una vita di ricerca per aprirsi alla conoscenza, di dedizione costante ma soprattutto di grande rispetto per quel mondo magico che chiede solo di essere tutelato per non diventare una banale forma di commercio.
Sempre avanti con passione!
Loredana
Grazie Loredana, fanno veramente bene i complimenti e perchéno, anche i riconoscimenti!