Piacevoli sensazioni:
Pianta del miele, beccata durante “l’eiaculazione”… colpa o merito delle api che gironzolavano nei paragi dei fiori. Scherzi a parte, belle queste foto che colgono l’abbondante effusione di nettare dolce dei fiori di hoya.
![](https://i2.wp.com/www.orchids.it/wp-content/orchids_uploads/2020/05/hoya_pupicalyx_2.jpg?fit=584%2C438)
![](https://i0.wp.com/www.orchids.it/wp-content/orchids_uploads/2020/05/hoya_pupicalyx_1.jpg?fit=584%2C438)
![](https://i0.wp.com/www.orchids.it/wp-content/orchids_uploads/2020/05/hoya_pupicalyx_3.jpg?resize=625%2C434&ssl=1)
Nelle foto: Hoya pubicalyx Merr. (1918) giardino di rio Parnasso. La specie è originaria delle Filippine (Luzon) dove cresce sugli alberi delle foreste umide, spesso lungo le rive dei corsi d’acqua.
Il genere è dedicato a Thomas Hoy (ca. 1750-1822), botanico e curatore dei giardini del duca di Northumberland; il nome della specie è la combinazione del sostantivo latino “pubes, eris” = lanugine e del sostantivo greco “?????” = calice, con riferimento alla superficie esterna del calice leggermente pubescente.