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Note dscrittive di orchidee in coltivazione nella collezione Guido De Vidi.

Aerangis ellisii: una bella specie Malgascia

Una specie di grandi dimensioni appartenente ad un genere molto interessante .

Il genere
Aerangis Rchb F., 1865, è un genere della famiglia delle Orchidaceae, sottofamiglia Vandoideae, tribù Vandeae, sottotribù Aerangidinae.

Il nome di questo genere deriva dalle parole greche “aer„ (aria) e “angos„ (urna), con riferimento alla forma del labello.

E’ un genere composto di circa 60 specie distribuite principalmente nell’Africa tropicale, ma anche nel Madagascar, nelle isole Comore, una in Sri Lanka e nell’isola della Reunion.
Il genere Aerangis è composto da piante epifite a volte litofite, di piccole medie e grandi dimensioni.
Le piante di questo genere si sviluppano a forma monopodiale (su un solo piede) ed assomigliano vagamente alle Vanda, ma preferiscono ambienti più ombreggiati, caldi ed umidi.

La specie
Collezione Guido De Vidi – Foto del 20.09.04 -Tutti i diritti sono riservati.
Aerangis ellisii (B.S. Williams) Schltr. (1914)
Basionimo:
Angraecum ellisii B.S. Williams (1871)
Sinonimi:
Angraecum ellisii Rchb. f.(1872) – Angraecum dubuyssonii God. Leb. (1887) – Aerangis buyssonii God. Leb. (1891) – Angorchis ellisii (B.S. Williams.) Kuntze. (1891) – Aerangis caulescens Schltr. (1916) – Aerangis platyphylla Schltr. (1925) – Aerangis alata H Perrier. (1938) – Aerangis cryptodon sensu H Perrier. (1941)
Varietà:
Aerangis ellisii var. grandiflora J.Stewart 1986.

Notizie
Pianta epifita e/o litofita, endemica nelle regioni centrali ed orientali del Madagascar.
Vive nelle foreste pluviali umide della costa, e può essere trovata a varie altitudini (da 0 a 1500 metri).

Aerangis ellisii è una pianta monopodiale di grandi dimensioni, raramente supera 80 centimetri di altezza.
Le foglie carnose, sono lunghe 13-15 centimetri e larghe 3-4 . Le infiorescenze semi erette misurano 40 cm e portano circa 15-17 fiori bianchi, molto profumati durante le ore notturne. In coltivazione fiorisce da Settembre ad Ottobre.

Coltura
Questa orchidea predilige temperature da serra calda, buona ventilazione, umidità costante e luce filtrata nelle ore calde dei mesi più luminosi .
Può essere coltivata in vasi o cestini di legno con composto di corteccia grossolana.
Nei casi in cui l’ambiente di coltivazione garantisce costante umidità, l’Aerangis ellisii può essere coltivata, con risultati migliori, anche a radice nuda perché il suo apparato radicale lungo e rigido può svilupparsi a volontà, procurando in tal modo, più vigore alla pianta.
Questa specie è spesso confusa con l’Aerangis cryptodon e con l’Aerangis platyphylla. Di quest’ultima è un sinonimo, ma spesso i produttori la propongono come specie diversa.

Masdevallia…croce e delizia

Genere diventato corce e delizia di molti coltivatori ed appassionati per la difficoltà di coltivazione non tanto durante l’inverno, quanto in estate, dato che risulta difficile ricreare le condizioni “fresche” alle quali queste piante sono abituate in natura.
E’ una tribù alla quale appartengono, tra le altre, le Dracula e sono in genere miniature.
E’ un genere di circa 350 specie che si trovano dal Messico al Brasile del sud, ma principalmente nelle più alte regioni (2.500 – 4.000 m) dalle Ande all’Ecuador, Colombia, Perù e Bolivia nonostante ne siano state rinvenute anche nelle pianure andine spingendosi, in Venezuela, fino al livello del mare.
La specie fu registrata da Ruiz & Pavon nel 1794 ed il genere è così denominato in nome di Jose Masdeval, un medico e botanico della corte di Carlo III di Spagna. Possono essere epifite, terrestri o crescere come litofite sulle roccie umide. Tutte queste orchidee si somigliano sembrano simili ed ordinarie quando non sono nella stagione di fioritura. Ma la sorpresa è grande quando i loro meravigliosi fiori si aprono. La pianta si sviluppa da un corto rizoma strisciante da cui compaiono minuscoli pseudobulbi, ciascuno porta una carnosa foglia liscia tenuta in ciuffi. Queste foglie verdi sono ovali o lanceolate. I fiori triangolari si sviluppano su peduncoli corti e sono larghi circa 6 centimetri. Su ogni peduncolo c’è, di norma, solamente un fiore (come nella bellissima Masdevallia veitchiana), ma a volte ce ne possono essere diversi (come nella Masdevallia polysticta). I petali ed il labello a forma di lingua o conchiglia sono piccoli e parzialmente nascosti in profondità all’interno del fiore. I tre grandi sepali sono fusi lungo i loro bordi e di solito hanno code lunghe. I sepali hanno tutti i colori e marcature (spesso colorati molto brillantemente, grandi e vistosi). Fioriscono solitamente durante l’estate. In coltivazione preferiscono substrati composti di materiale di piccole dimesioni o la coltivazione su zattere. Gradiscono la luce bassa, alta umidità e l’innaffiamento durante tutto l’anno, facendo attenzione a non eccedere.
La specie tipo di questo genere è la Masdevallia uniflora Ruiz & Pavon 1798
Alcune note tassonomiche:

Dominio: Eukaryota
Regno: Viridiplantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Asparagales
Famiglia: Orchidaceae
Sottofamiglia: Epidendroideae
Tribù: Epidendreae
Sottotribù: Pleurothallidinae
Genere: Masdevallia

Con sommo piacere faccio rappresentare questa specie dalla Masdeavallia impostor Luer & R. Escobar 1979 sottogenere Polyantha sezione Alaticaules sottosezione Alaticaules [Krzl.] Luer 1986

Collezione Massimo Morandin – diritti riservati

Nome comune: La Masdevallia ingannatrice
Il nome impostor deriva dal latino e significa “impostore”, il nome è dovuto alla lungamente errata identificazione della specie.
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Masdevallia angulata

Piccola orchidea con grandi fiori.

Origine del genere
Il genere Masdevallia fu scoperto e descritto nel 1794 da Ruiz & Pavón: la specie di riferimento per la descrizione del genere è Masdevallia uniflora.

Il nome del genere è stato dato in onore di José Masdeval, medico della corte di Carlo III, re di Spagna.

Collezione Guido De Vidi- diritti riservati
Masdevallia angulata Rchb.f 1878 Origine del nome della specie deriva dal latino “angulatus” in riferimento al mento del tubo angolato, formato dai sepali.

Masdevallia angulata è endemica nelle foreste nebbiose dell’ Ecuador nord occidentale e della Colombia meridionale.

E’ una piccola orchidea terrestre e/o litofita da clima fresco temperato e può essere trovata ad altezze che vanno dai 1500 agli oltre 2100 metri sul livello del mare.

E’ una pianta robusta a sviluppo simpodiale. Produce ceppi di foglie erette (12 – 15 centimetri di altezza) color verde oliva con la pagina inferiore sfumata di porpora. Questa specie fiorisce in inverno ed i fiori si formano agli apici di corti steli usciti dalle basi delle foglie. Ogni stelo porta un unico fiore di 5 centimetri color rossastro luminoso e coperto di piccole verruche.
I fiori durano circa sei settimane ed emanano un odore sgradevole.

Questa orchidea può essere coltivata con successo in piccoli vasi con substrato (parti uguali) di bark sminuzzato, torba di sfagno e perlite, che va mantenuto sempre umido in ambiente ventilato.
Come tutte le specie del genere Masdevallia, anche questa non richiede molta fertilizzazione (0,3 grammi di fertilizzandte solubile ed equilibrato, da somministrare ogni mese)

Una fioritura “extra”.

Extra sono le misure di questo ibrido primario: la Brassia Edvah Loo.
Frutto dell’incrocio tra due specie primarie (Brassia arcuigera x Brassia gireoudiana) questo ibrido riassume le caratteristiche di queste due specie tra le più grandi di questo genere.
L’ibrido fu creato da Moir e successivamente registrato da Loo nel 1966.
L’infiorescenza porta 11 fiori (è questa la mia prima fioritura) che sono larghi una dozzina di centimetri e lunghi oltre 24 cm.; è leggermente speziata (il profumo ricorda qualche non ben definita spezia orientale), il profumo leggero e piccante si fa sempre più intenso con l’approssimarsi del fiore alla sfioritura (scusate il gioco di parole).

Collezione Massimo Morandin – diritti riservati
Brassia Edvah Loo

Alcune note tassonomiche sui genitori di questo ibrido che grazie alle sue dimensioni non passa di sicuro inosservato:
Brassia arcuigera Rchb.f. 1869
Sinonimi: Brassia antherotes Rchb. f. 1879; Brassia hinksoniana H.G. Jones 1974; Brassia lawrenceana Lindley var. longissima Rchb.f 1868; Brassia longissima [Rchb.f]Schlechter Nash 1914; Brassia longissima (Rchb. f.) Schltr. in part 1914; Brassia rhizomatosa Garay & Dunst. 1965

E’ l’unica Brassia in Costa Rica con pseudobulbi a foglia singola e la specie dai fiori più grandi.
Cresce nell’area premontana della foresta pluviuale ad altitudini medie (attorno agli 800 mt.) con climi piuttosto caldi.
Le infiorescenze portano dai 6 ai 15 fiori lunghi all’incirca 22,5 cm.

Brassia gireoudiana Rchb. f. & Warsz. 1854
Sinonimi:
Brassia verrucosa subsp. gireoudiana (Rchb.f. & Warsz.) Dressler & N.H.Williams 2003; Oncidium gireoudianum (Rchb. f. & Warsz.) Rchb. f. 1863

Rinvenibile nelle foreste premontane semidecidue sui pendii del Costa Rica (nella foresta a medie altitudini dove alcune specie di alberi perdono parzialmente le loro foglie durante la stagione secca) ad altitudini comprese tra i 500 ed i 1.000 mt.
E’ una delle più vistose specie di questo genere con lunghe infiorescenze e spettacolari fiori che misurano 25 cm ed oltre.
I fiori sono verdi con macchiature di color marrone e labello bianchiccio. Reichenbach e Warszewicz descrissero la specie nel 1854 sulle basi di una pianta raccolta a Chiriquì.
E’ endemica (si trova solo) del sud del Costa Rica e dell’adiacente regione di Chiriquì ad ovest di Panama.

Paphiopedilum

Paphiopedilum, specie da identificare

Paphiopedilum specie

Fiorito in questi giorni è una specie da identificare. La pianta arriva da una divisione messa a disposizione ai soci del Orchids Club Italia da Guido in occasione di Pordenone orchidea. In attesa del verdetto di Guido al suo ritorno sono apprezzati i vostri suggerimenti sulla sua identificazione.