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Una finestra sulle orchidee sontanee

Spontanee: parliamo del genere Listera

…a cura di Gabriella e Carlo Ivano

Questa volta vogliamo parlare del genere Listera, orchidee poco o per nulla appariscenti a causa delle dimensioni e del colore verde dei fiori e per questo considerate spesso quasi come le ” Cenerentole ” fra le spontanee. Di certo non si fanno notare da lontano per i loro colori, ma se le si osserva da vicino si scoprirà la grazia e la delicata eleganza di queste ” signore in verde”.
Delle oltre 20 specie di Listera presenti essenzialmente nelle regioni asiatiche, da temperate a fredde, in Italia ed Europa solo due sono presenti : Listera ovata e Listera cordata.
Foto: Jesolo loc. pineta del Cavallino
La Listera ovata o maggiore ( L. ) R. BR. in Aiton fil. Horthus. Kew., basionimo Ophrys ovata L. Sp. PL., è pianta alta fino a 70 cm, dal caule pubescente con inserite a 2/10 cm. dal suolo due grandi foglie contrapposte e ovate, le brattee sono molto corte, mentre l’infiorescenza che può portare fino a 80 fiori, piccoli dal colore verde-giallastro, è cilindrica.
I sepali e i tepali sono simili, mentre il labello pendulo lungo max. 15 mm. è bilobo e rivolto verso il basso, nei fiori già fecondati si rivolge all’interno.
L’ apparato radicale è formato da un corto rizoma cilindrico con numerose radici sinuose e filiformi.
Diffusa e comune dal piano fino alla montagna predilige prati umidi, torbiere, boschi freschi, pascoli e cespuglieti fino a 2200 mt., su terreni sia acidi che basici e fiorisce da aprile a luglio ( agosto).
Il suo areale è molto vasto, dalla Norvegia attraverso l’Europa continentale e del sud fino in Libano e Siria, ad est alla Siberia per poi scendere attraversando la Russia fino all’ Iran e Afghanistan.
In Italia è segnalata in tutte le regiononi italiane, molto frequente al nord e progressivamente meno presente al sud.
Molto più rara e localizzata è la Listera cordata o minore ( L. ) R. BR. in Aiton fil. , Horthus. Kew., basionimo : Ophrys cordata L. Sp. Pl., pianta di dimensioni ridotte, max. 15 mm. con le due caratteristiche foglioline opposte e cuoriformi dal bordo leggermente ondulato, con infiorescenza pauciflora dai fiori molto piccoli verdi tendenti al rossiccio, sepali e tepali subuguali, patenti, ovato-arrotondati all’apice e disposti a raggiera in posizione superiore al labello che è bilobo, dai lobi sottili e appuntiti rosso porpora.
La sua diffusione è europea con popolazioni asiatiche e turco-asiatiche.
Nel Nord-America Occidentale è presente una popolazione con foglie e fiori un pò più grandi : L. c. var. neprhophylla ( Rydberg ) Hultèn ( vedi Luer 1975 ).
In Italia è presente in tutto l’arco Alpino, mentre sull’Appennino le sue segnalazioni sono dubbie.
E’ specie tipica dei boschi di abete rosso ( Vaccinio-Picetea Excelsae ) e cespuglieti di mirtillo , in terreni poveri e acidi ricchi di muschio, da umidi a bagnati.
Alla prossima orchidea.
Saluti a tutti G. & C. I.

Bibligrafia : S. Pignatti – Flora d’Italia – ed. EDAGRICOLE, P. Zangheri – Flora Italica – ed. CEDAM, K.P.Buttler – Orchideen – ed. MOSAIK VERLAG, C. Del Prete G. TOsi – Orchidee Spontanee d’Italia – ed. MURSIA

Foto di C. I. De Marchi : la n° 1 Jesolo loc. pineta del Cavallino, n°2 Sorgenti del Sile loc. Casacorba
P.S. Chi è in possesso di una foto ( si intende fatta da voi ) della L. cordata se vuole può farla inserire nel blog.
Grazie e ciao.

Orchis morio: le prime fioriture primaverili.

Una spontanea al mese: rubrica a cura di Gabriella e Garlo Ivano.

Eccoci all’inizio di questa nuova rubrica in cui si parlerà di orchidee spontanee italiane e europee iniziando dalla prima a fiorire: Orchis morio.
Orchis morio (L.) chiamata anche giglio caprino, pan di cuculo, orchidea pagliaccio o minore, da comune ad abbondante è presente dalla macchia litoranea arrivando, attraverso prati, pascoli, argini di fiumi e boscaglie rade ai 2000 metri di altitudine, fiorisce da marzo a giugno, su terreni calcarei o debolmente acidi e poco umidi.
In italia è segnalata in tutte le regioni italiane ad eccezione della Sardegna dove è sostituita da Orchis longicornu, mentre in Sicilia le popolazioni locali sono spesso soggette ad ibridazioni con la sopracitata.
In Europa è presente dalla zona meridionale alla temperata, divenendo sempre più rara inoltrandosi nell’ Est-Europa continentale.
La presenza extraeuropea comprende il Nord-Africa, l’Asia anteriore, il Caucaso , il nord e l’ovest della Persia e il Kurdistan Iracheno.
La pianta è generalmente di piccola-media taglia con il fusto cilindrico, verde alla base per poi acquistare verso la sommità colore violaceo, le foglie basali formano una rosetta, mentre le cauline verdi con la sommità leggermente porpora, sono avvolgenti il fusto.
L’infiorescenza che può raccogliere fino a 25 fiori è solitamente oblunga, o in qualche caso cilindrica con fiori dal colore assai variabile, dal bianco al roseo al viola scuro, tepali e sepali riuniti a protezione del gimnostemio, con evidenti nervature verdi.
Il labello , maculato al centro è largo, generalmente trilobo con lobi laterali quadri di colore bianco, rosa, porpora o violetto, con lo sperone tronco rivolto verso il basso.
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Orchids.it apre una nuova categoria di discussione: Orchidee spontanee

Belle da guardare …e fotografare
La grande famiglia delle orchidee non fa distinzione fra esotiche e spontanee.
La cara e vecchia Europa, colpita oltre due secoli fa dalla “febbre” da collezionismo delle strane e misteriose orchidee tropicali, ha tracciato un solco (anche d’impostazione culturale) fra le orchidee (per così dire coltivate), e le spontanee…tutte quelle che vivono tra noi senza bisogno d’attenzioni particolari.

Il solco che ci divide traspare anche nella difficoltà di rapporto fra collezionisti di “esotiche” ed amatori naturalisti interessati alla conoscenza delle orchidee “indigene”.
Non è facile colmarlo, soprattutto…e da collezionista di “esotiche” lo devo ammettere, soprattutto per quel senso di possesso, che condiziona tutti noi collezionisti.
Il mondo delle spontanee è fatto di foto, ricerche, escursioni…concetti scevri dalla voglia di conquista materiale e per questo, considerati a torto, convitati di pietra: qualche foto, tabelloni dottamente illustrati e niente più. Una volta fuori dei padiglioni fieristici i due mondi si dividono irrimediabilmente: deve andare proprio così? Noi pensiamo proprio di no!

Desideriamo perciò spezzare una lancia a favore dell’unione di due culture per un’unica passione: le orchidee.

Due amici di Orchids Club, naturalisti ed appassionati anche del favoloso mondo delle spontanee, seguiranno questa nuova rubrica: dategli una mano!!

Presentazione
UNA SPONTANEA AL MESE: di Gabriella Muraro e Carlo Ivano De Marchi

Cari amici di Orchids, chiacchierando con Guido sulla passione per le orchidee e su come si può soddisfare questa passione, noi crediamo soprattutto collezionandole, il discorso è arrivato alle specie spontanee Europee e di casa nostra.

In Europa sono presenti circa 200 specie e l’Italia con le sue 120 distribuite in tutto il territorio nazionale, dalle pinete litoranee alle praterie alpine è un piccolo paradiso per tutti gli amanti del genere.

Sono tutte a nostro avviso bellissime per forme, colori e profumi che nulla hanno da invidiare alle sorelle tropicali e confesso che, durante le escursioni alla loro ricerca davanti a metri quadri di questa o quella specie, più di una volta mi è venuta la tentazione di portarmene a casa almeno un esemplare, ( gli orchidofili di vecchia data senza peccato non esistono), per godermelo fronte veranda ma per fortuna, o ahimè ( dichiarazione strettamente personale ), sono tutte rigorosamente protette perciò la raccolta è vietata e la riproduzione in “cattività” per il momento non ha dato grandi risultati sia come numero di specie trattate che come quantitativo di esemplari immessi sul mercato.

A questo punto della discussione si è detto che comunque le possiamo godere nei loro siti portandoci a casa oltre al bel ricordo per l’escursione naturalistica effettuata in compagnia anche belle foto per il nostro archivio.
Allo scopo di incentivare la passione per queste orchidee è nata pertanto, l’idea di una rubrica mensile che tratti di volta in volta una specie presente nel nostro territorio e che si chiamerà: UNA SPONTANEA AL MESE.

La rubrica fornirà una scheda con informazioni botaniche e note sull’habitat. Nei periodi di fioritura saranno proposte delle uscite di gruppo per ammirarle nel loro ambiente.
Aspettiamo vostre opinioni e commenti, in bocca all’orchis!!!!!!!!!

Orchidee spontanee

Carlo, un amico del Club….assente giustificato all’incontro di Domenica (studio…esame andato in porto), ha inviato questa bella foto scattata agli inizi di luglio sull’Altipiano d’Asiago, che pubblico per la gioia degli amanti delle spontanee.

Epipactis atrorubens (Hoffm.) Besser

= Serapias atrorubens Hoffm.
= Epipactis rubiginosa (Crantz) Gaudin
= Helleborine atropurpurea (Rafin) Schinz et Thel.
= Epipactis atropurpurea Rafin.

NOMI ITALIANI
Elleborine crestata; elleborine violacea; elleborine rosso e nera

ETIMOLOGIA
Epipactis dal greco (Epipaktis) nome con cui si intendeva la pianta del veratro per la somiglianza delle foglie; atrorubens per il colore rosso scuro dei fiori.

PIANTA
Robusta, a fusto cilindrico alto 20-80 cm, fittamente peloso e sfumato di rosso scuro sopratutto nella parte alta dove a volte si presenta leggermente flessuoso.
Foglie presenti su tutto il fusto. Infiorescenza da lassa a ± densa (10-20 fiori), unilaterale e con i fiori inclinati verso il basso. Brattee dell’infiorescenza presenti. Rizoma generalmente orizzontale.

FOGLIE
Ovali lanceolate, di un bel colore verde scuro, sistemate lungo il fusto in modo alterno, amplessicauli, 5-10 x 2-5 cm; le superiori progressivamente più piccole, tutte evidentemente nervate.

FIORI
Profumati, di colore rosso bruno più o meno intenso. Tepali interni ed esterni ovato lanceolati più o meno simili (0,4-0,5 x 0,2-0,3) cm con striature interne più o meno evidenti. Labello 0,5 x 0,5-0,6 cm rosso bruno. Epichilo cuoriforme a margine crespato ed a struttura quasi doppia per la presenza di gibbosità nella parte centrale. Ipochilo concolore in forma di coppetta. Gimnostenio giallo evidente, contrastante con il colore rosso scuro dei tepali. Ovario pubescente, concolore al fiore 0,5-1 cm. Brattee dell’infiorescenza lineari lanceolate, più lunghe dei fiori nella parte inferiore, 1-2 x 0,5 cm, più corte nella parte superiore 0,5-0,8 x 0,2 cm. spesso ricurve.

FIORITURA
Giugno, luglio, agosto.

HABITAT
Al margine dei boschi ed anche dentro, su suolo calcareo ed asciutto.

Le note tecniche della scheda sono liberamente tratte da: www.provincia.asti.it/ edu/agricoltura/orchidee/

110 e lode per Lisa

Lisa, un’affezionata amica del blog si è guadagnata il Dottorato in tecniche vivaistiche con 110 e lode, complimenti!!

Lisa scrive
Ciao ciao..dopo tanto tempo mi rifaccio sentire..sono stata molto occupata con la tesi, ma mi sono laureata in tecniche vivaistiche con 110 e lode (alla grande!!!). tu come stai??? c’è parecchio caldo anche dalle tue parti? qui fortunatamente adesso c’è un po’ più di fresco ma durerà poco!!!!
le tue orchidee come stanno? il tuo blog è un po’ che non lo leggo per impegni vari..ma ora mi rifarò.
le mie orchi ok, da alcuni rami fioriferi posti a germogliare sono partiti i primi abbozzi di nuove piantine. Anzi avrei da chiederti una cosa, la mia bletilla striata ormai sfiorita ha emesso una capsula (almeno credo) ora cosa dovrei fare? è ancora verde (vedi foto) per cui quando sarà pronta per essere raccolta? e cosa dovrei fare poi? mettere i semi contenuti (se ci sono..) in agar o posso metterli su corteccia, ti ringrazio per i consigli!!!
Inoltre volevo renderti partecipe di una bellissima sorpresa, quasi un regalo dalla natura per la mia laurea: è stato domenica quando dopo 2 giorni trascorsi in montagna in trentino, in un luogo dove è da 5 anni che vado (ma mai in giugno) passeggiando sai cosa ho avuto modo di fotografare??? 2 diverse specie di orchidee spontanee…non immagini la sorpresa, l’immensa gioia, lo stupore…inoltre nemmeno le cercavo mi sono capitate…per cui poche parole e ti mando 2 foto. le 2 specie sono: GYMNADENIA CONOPSEA e DACTYLORHIZA FUCHSI e di questa più mi guardavo in giro più ne vedevo, nel sottobosco, vicino alla strada sterrata…ed inoltre di colori diversi dal rosa al bianco con screziature diverse anche sulla stessa pianta…è stato bellissimo avrei perso l’intera giornata per perdermi tra i boschi a fotografarle tutte tutte!!!!
che ne dici, non sono bellissime???????
per il resto sto cercando lavoro in un vivaio..speriamo bene!!
un salutone bye bye

LISA, questo post è tuo

Partiamo con i consigli

La capsula ingrossata evidenzia che è in atto il processo della sua fecondazione. Nelle orchidee, quando i “pollinia” sono depositati nell’ovaia inferiore, fertilizzano le molte migliaia di ovuli. Ogni ovulo fertilizzato si trasforma in seme microscopico. Le orchidee sono state denominate Microspermae, perché producono appunto “micro-semi”.

A capsula matura, si aprono le sue spaccature ed i semi possono essere trasportati lontano dal vento; i piccoli semi ed i loro microscopici embrioni, per poter germinare devono essere aiutati con le sostanze nutritive di un fungo “ mycorrhiza”
La Bletilla striata è una delle poche (10 specie su circa 30.000) orchidee ad avere l’embrione che presenta il cotiledone con una rudimentale vascolarizzazione ed alcune cellule endospermali all’interno del seme.
Questa particolarità dei semi di Bletilla striata, rende sperimentabile anche la semina in normali substrati (ad esempio in un letto di sfagno vivo……se vuoi provare….io ti consiglierei il più rassicurante agar.

La capsula richiede alcuni mesi di maturazione, ad ogni modo è importante toglierla prima che le 6 linee di spaccatura si aprano da sole: finché la capsula è chiusa i semi rimangono sterili.

Le tue gioie viste in Trentino

Gymnadenia conopsea (L.) R. Br.
Detta anche: Manina rosea e Orchidea delle zanzare, dal greco kónops (zanzara) per la somiglianza del lungo sperone con l’apparato boccale di tale insetto
Pianta alta 20-60 cm
Foglie strette molto lunghe – Brattee più lunghe dell’ovario
Infiorescenza cilindrica con fiori di colore variabile dal lilla al bianco dotati di lungo sperone ricurvo ricco di nettare – Labello trilobato
Habitat: Prati calcarei, boschi radi.
Periodo di fioritura: maggio-giugno
Specie protetta.
Dactylorhiza fuchsii (Druce) Hylander
É l’orchidea più comune nell’Europa settentrionale e centrale. Il labello è vistosamente trilobo, con i lobi di grandezza pressappoco uguale, fortemente striati di linee rossicce curve. Lo sperone è spesso. Le foglie basali sono larghe, ottuse, di solito maculate.
Habitat: prati e radure boschive non molto acidi.
Periodo di fioritura: maggio e luglio.
Specie protetta.

Lisa, i ragazzi che stanno seguendo le semine per il Club, aspettano la tua collaborazione!…dopo le meritate vacanze!!!