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Quarta visita virtuale alla serra: Just one night

Effetto notte
Erano le 22 di ieri notte, quando andai in serra per fare una foto alla pianta di Polystachya maculata – mi serviva per completare il post precedente – provai una strana la sensazione, forse fu complice l’effetto notte e buio che si percepiva entrando in serra. Questo è quello che catturai con la mia fotocamera…buona visione e buon ascolto.

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I nomi delle piante da sinistra a destra verso basso:
Cirrhopetalum pulchellum; Cattleya scilleriana; Cattleya aclandiae; Dracula vlad tepes;Vanda Tananchai; Epidendrum pseudoepidenrum; Paphiopedilum hainaldianum; Dendrobium Spell bound; Cattleya Irene Finney; Ascocentrum ampullaceum; Lokartia elegans

Polystachya maculata: facile… anche in casa

Praticamente sempre fiorita tutto l’anno
Non ci credete? E’ proprio così. Vegeta velocemente e quando gli pseudobulbi giovani mostrano le nuove infiorescenze, quelle dei vecchi hanno ancora qualche fiore aperto.


Polystachya maculata P.J.Cribb, Orchidee (Hamburg) 35: 233 (1984).
SEZIONE Cultriformis [Thouars] Sprengel

Una specie per chi coltiva in casa
Specie ideale per le amiche e gli amici coltivatori “casalinghi”, che desiderano arricchire la loro collezione con un’orchidea inusuale, facile e generosa.
Come già scritto nel capoverso introduttivo, i suoi fiori sono di lunga durata, spuntano in progressione e spesso anche più volte all’anno, creando l’effetto della fioritura persistente sia sulle infiorescenze giovani che su quelle vecchie, da cui l’origine del nome di genere “Polystachya”
per l’appunto.
E’ un’orchidea epifita africana endemica nel Burundi. La pianta è di dimensione medio piccola ed i fiori seppur piccoli (1 cm) sono abbastanza vistosi, sia per il colore chiaro del labello e giallo verdino vivo dei petali e dei sepali, che per le evidenti maculature da cui deriva il nome di specie “maculata”.

Coltivazione
Polystachya maculata vive bene a temperature intermedie (tra 18 2e 22°C e quindi in sintonia anche con le medie di appartamento), luce filtrata, buona umidità e circolazione d’aria. Tenere la pianta abbondantemente annaffiata durante la crescita degli pseudobulbi e rallentare le bagnature quando questi sono maturi: fertilizzazioni regolari ogni una o due settimane con concime equilibrato

Il genere
Il genere Polystachya è stato stabilito da Hooker 1824 SOTTOFAMIGLIA Epidendrodeae, TRIBU’ Epidendreae, SOTTOTRIBU’ Adrorhizinae.
Specie tipo: Polystachya luteola Hooker nome illegale 1824 = Epidendrum minutum Aubl. 1775 = Polystachya minuta [Aubl.]Hooker 1845 = Polystachya concreta [Jacq.] Garay & Sweet 1974
Questo genere è trovato a partire dall’Africa tropicale ai Caraibi, alla Florida, nel Messico, nel Brasile e verso l’est attraverso il Pacifico, l’Asia Sud-Orientale e l’Indonesia.
Le varie piante del genere Polystachya sono generalmente abbastanza ” solide” ma è molto difficile generalizzare poiché si incontrano in ambienti assai diversificati (foresta densa, di montagna e di pianura) e su molti continenti. Ci sono quasi 250 specie (su un totale d’ circa 450 sp.) di Polystachya, endemiche in Africa, a volte poco conosciute e poco studiate, la cui classificazione richiederebbe una revisione.

Ascocentrum ampullaceum

Esemplare a radice nuda
In natura questa specie vive anche in pieno sole abbarbicata su rocce inerti, ovviamente quando si fa riferimento al sole diretto bisogna sempre tener presente che nelle zone di endemicità esso è sempre filtrato, quindi tanta luce sì ma guardiamoci bene soprattutto in estate dal tener esposta al sole la pianta.
Le note colturali consigliano di coltivare questa specie e tutti gli Ascocentrun in generale, su cestini di legno, ma in presenza di piante adulte e dotate di un esteso apparato radicale, il substrato di appoggio diventa quasi inutile e conviene coltivarla a radice nuda, come quella che si vede nella foto.

Ascocentrum ampullaceum piantaAscocentrum ampullaceum fiori Ascocentrum ampullaceum (Roxb.) Schltr.; Fedde, Repert. Beih. 1: 975 (1913).
Sinonimi: Aerides ampullaceum Lindley 1832; Gastrochilus ampullaceus O.Ktze. 1891; Oeceoclades ampullacea (Roxb.) Lindl. ex Voigt 1845
Basionimo: Saccolabium ampullaceum Lindley 1828
Una bellissima specie epifita, endemica in un vasto areale che va dalla Cina centro-occidentaleale, Himalaya, Assam India, Bangladesh, Nepal, Bhutan, Sikkim, Isole Andamane, Myanamar ex Birmania, Tailandia, Laos, fino al Vietnam.
Vive sugli alberi decidui in zone collinose (300 – 900 metri di altitudine), gradisce buona luce, umidità e temperature intermedie: in coltivazione si sviluppa bene su cestini di asticelle legnose. Fra le bagnature sono utili le asciugature del substrato, in inverno le nebulizzazioni vanno ridotte.
La forma color fucsia (vedi foto) è la più popolare, esistono anche la forma alba e la forma aurantiaca.
Molte sono le ibridazioni di orchidee con genitore Ascocentrum ampullaceum. Recentemente è stata creata una nuova orchidea ibrida sviluppata presso la Manipur University, in India, è stata registrata presso la Royal Horticulture Society in Gran Bretagna (24-1-03). La Royal Horticulture Society è l’Autorità Internazionale per la registrazione degli ibridi di orchidea. La nuova orchidea è registrata sotto il nome di ‘Ascocenda Kangla’. L’ibridatore è Rajkumar Dishore del dipartimento di scienze della vita della Manipur University. La nuova orchidea è il risultato di un incrocio tra Vanda coerulea (genitore femminile) con Ascosentrum ampullaceum var. aurantiacum (genitore maschile).

Renanthera storiei: orchidea fiamma.

Renanthera storiei
In qualche testo è descritta come R. storieii…non mi pare che siano due specie differenti, ma semplicemente una diversa ed erronea declinazione del nome di specie, che fa riferimento al suo scopritore, James Storie, collezionista inglese del 1800.
Renanthera storiei Rchb. f., Gard. Chron., n.s., 14: 296 (1880).
Sinonimi: Renanthera storiei f. citrina Valmayor & D.Tiu 1983; Vanda storiei Storie ex Rchb. f. 1880
Renanthera storiei è endemica solo nelle Filippine ad altitudini fino a 1000 metri come pianta epifita a sviluppo monopodiale di grandi dimensioni (decisamente inferiori alla sua simile R. coccinea . Predilige clima caldo con tanta luce, quasi in pieno sole.
Produce un fusto lungo e robusto dotato di molte foglie, distiche, oblunghe, coriacee, retuse e bilobate, dalle cui ascelle si formano le infiorescenze semi-pendule con molti (100) fiori appariscenti di colore rosso.
Fiorisce in primavera-estate.
Questa specie, come altre dello stesso genere è stata usata per ibridazioni intra e inter genere, ad esempio Aranthera James Storie (Arachnis hookeriana var. luteola X Renanthera storiei) .

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