I LIMITI DELLA LICENZA ARTISTICA
In questi giorni, un sito internet, pubblicizza una mostra fotografica di: Marina Gavazzi, alla quale vanno i complimenti di orchids.it.
L’autrice delle fotografie vorrà ascoltare la nostra opinione di conoscitori d’orchidee, delle loro forme e strutture morfologiche, a riguardo della Phalaenopsis.
Noi non intendiamo esprimere valutazioni sulle sue tecniche di fotografia o licenze per così dire interpretative del soggetto “orchidea” da lei così descritto…… “Fotografare le orchidee ha significato cogliere una realtà mistica; ogni immagine è stata una esperienza differente con un unico fattore comune: l’armonia cosmica della forma che, nella ricerca del particolare, diventa quasi astratta. Forma che è il risultato di un’alchimia tra luce e ombra”……. e poi per la Phalaenopsis ibrida, così enfatizzato….. “Nelle Orchidaceae vi sono forme meravigliose che suggeriscono alla nostra immaginazione le associazioni più suggestive, ricordandoci ippocampi, pietre preziose, colombe in volo …ecco la Phalaenopsis, – il cui nome derivante dal greco significa “simile a una farfalla”, – bianco fantasma che socchiude gli occhioni gialli e apre al vento le ali del suo candido mantello.” (Vladek Cwalinski); desideriamo soltanto farle notare che il fiore di Phalaenopsis da lei fotografato, presenta deformazioni che possono anche essere considerate “meravigliose” dall’immaginario collettivo, ma per correttezza descrittiva, sono soltanto malformazioni. Nella sua foto, si vede il fiore, con i due sepali laterali, decisamente accartocciati all’indietro, probabilmente per una deformazione genetica, oppure per una condizione colturale critica o peggio per disposizione fotografica: le meravigliose infiorescenze di Phalaenopsis, in natura, non sono così e le garantiamo che fanno ugualmente sognare.
cordialissimo jago, non devi certo chiedere il permesso a me per scrivere quello che vuoi. semmai sono io che dopo la tua tiratina di orecchie e la critica azzardata da antonella dovrei chiedermi se sia il caso di abbandonare subito ogni mio intervento in questa sede, se infastidisce (sono abbastanza obiettivo da non pretendere che mi si ascolti quando parlo). ad antonella vorrei dire innanzi tutto di moderare i toni, carissima non ti permettere di fare insinuazioni sulla mia repressione psicologica, ti assicuro che io non mi reprimo proprio in niente e comunque non sarebbero fatti tuoi. tu puoi dire la tua opinione su un argomento ma non puoi dare giudizi sulle persone, io non ho criticato devidi, ho detto che (forse suo malgrado) il sito è uscito fuori dai binari (secondo il mio parere). non cercare di mettere zizzania come i bambini, non mi pare di aver attaccato devidi, ho solo criticato il modo in cui si fa tanta polemica piantandola sul nulla, coma ad esempio prendersela con una tizia solo perchè ha fatto una foto ad una phal al contrario perchè a lei piaceva così. semmai è il commento di jago che mi ha dato più fastidio, che ha cercato di ridicolizzare alcune persone solo perchè a loro qualla foto era piaciuta. questo lo trovo scorretto, non si giudica il gusto di nessuno, dando del genio, mistico e quantaltro….appellativi che possono offendere. o sbaglio? cerchiamo di essere sinceri: che motivo c\’è di aprire una polemica su una fotografia e sulle persone che possono averla gradita? un solo motivo mi viene in mente, ma non voglio offendere nessuno, perchè io, cara antonella, di veleno non ne ho da dispensare a nessuno. io sono uno di quelli che vorrebbero un\’orchidofilia italiana unita e solidale, con mostri sacri (fra i quali devidi) a fare da guida per tutti noi. invece no: si criticano i siti (da nessun altra parte ho letto critiche aperte a chicchessia, solo su questo blog!) e si criticano le iniziative che anche se possono essere migliorate non vanno prima distrutte con le parole. insomma, il mio intervento era buttato lì per far notare che spesso in questo sito si danneggiano moralmente delle persone, volontariamente o no. e questo non vuol dire che devidi abbia tali scopi, ma se è vero il contrario, mi piacerebbe vedere qualche segno di buona volontà, altrimenti liberi di continuare così. fossi uno che ha veleno da sputare, cara antonella, vedresti quanta roba potrebbe venir fuori, cose che tu e la maggior parte dei lettori di questo sito non conoscete e fanno parte del passato. perchè proprio nel passato sono da ricercarsi le cause che hanno spinto certi personaggi a scatenare le polemiche degli ultimi mesi. ma è un capitolo troppo lungo, e gli orchidofili lo vogliono dimenticare. in fondo coltiviamo orchidee per rasserenarci il cuore e io come tanti altri preferisco ignorare il dimenarsi di certe persone per farsi largo, forse perchè quel \”largo\” a me non interessa. prego, chi vuole si azzanni pure, io resto a guardare schifato, sognando un orchidofilia italiana fatta da gente umile e non da protagonisti superstar.
Rettifico: il penultimo commento, perchè mentre scrivevo è arrivato quello di Jago, ciao atutti e grazie ancora.
Il mio indirizzo e-mail sarà comunicato riservatamente perchè non desidero farlo conoscere al pubblico, chiedo scusa, ma questo è un mio problema.
Se mi consentite, esprimo i miei pensieri su questa pagina web, su questo articolo e sull\’ultimo commento inserito.
Mi piacciono le orchidee anche se non le coltivo, quindi ogni tanto mi capita di visitare qualche sito che parla di questo fiore.
Ho scoperto per caso orchids.it e lo trovo piacevole, mi tiene informata, mostra delle belle fotografie, aggiorna le informazioni e nel rispetto della giusta dialettica, pone degli argomenti in discussione che magari a qualcuno potranno sembrare, sterili, ricettacolo di veleni ecc, ma che sono preferibili alle immobili, stucchevoli, noiose e sterilizzate pagine di altri siti italiani. Caro \’anonimo\’ dell\’ultimo commento: è preferibile un ricettacolo di veleni, e tu per sottolinearlo con tanta caparbietà devi averne molto da dispensare; questo spazio che definisco libero, ti consente di esprimere i tuoi sentimenti repressi, quello che non puoi o non hai il coraggio di fare normalmente, e questo è uno dei pregi della libera comunicazione, ti serve da psicologo.
L\’articolo mi sembra che ponga una riflessione, senza offendere,(però consiglierei di pubblicare le fonti), non entro nelle valutazioni tecniche di voi esperti, ma mi limito a dire che probabilmente brucia a qualcuno proprio perchè coglie sul segno la \’notizia\’, che non può piacere a tutti, sopratutto a chi viene toccato.
Sempre il signore anonimo, dopo il suo sfogo abbastanza subdolo ( esordisce con l\’intenzione di non polemizzare e polemizza di brutto ed in maniera personale con il responsabile del sito, che non conosco ma che gradirei farlo), forse inconsciamente, esprime pure lui i sui ragionamenti sulla licenza artistica dell\’artista in questione, perciò i motivi di discussione ci stan tutti, poi se arrivano veleni, è meglio la libertà senza offese che la purga preventiva.
Quindi, per evitare la solita minestra delle macchioline sulle foglie, del puntino più o meno nero, ben vengano questi intermezzi di costume come li definisce la redazione di questo sito.
Questo è il mio pensiero, e ringrazio chi mi consente di poterlo esprimere.
Caro name scusa non ti avevo chiesto il permesso prima di scrivere …
Comunque prima di azzardare simili commenti leggiti bene il Blog! e vedrai che quello che hai scritto non c\’entra nulla!!
Cordialmente Jago68
P.S. Ho trasmesso bene?
evito di fare commenti sulle polemiche patetiche che si leggono su questo sito, che doveva essere il biglietto da visita di un grande coltivatore e invece si è rivelato un ricettacolo di veleni degno delle peggiori riunioni di vicolo fra vecchie megere. la foto tanto discussa a me non piace per niente, ma visto che qualcuno deve per forza trovare un pretesto per avere ragione su qualcosa, allora vorrei sedare almeno una volta questi bassi intenti. quella foto a mio avviso, ma potrei anche sbagliare, sembra semplicemente una foto fatta al contrario, e non è quindi il fiore ad essere deformato, ma semplicemente la visione del soggetto, o inquadratura che dir si voglia. nell\’arte fotografica è lecito qualunque espediente che possa produrre immagini interessanti sotto un qualunque punto di vista, quindi se la gavazzi voleva impressionare l\’osservatore con un immagine insolita, per me non c\’è niente da criticare. certo, anche a me piace la phalaenopsis vista dal lato giusto, ma anche la marilyn policroma di warhol non perse la sua bellezza. cerchiamo di riflettere un pò prima di aggredire, la gavazzi non penso si sia preposta una mostra di schede botaniche, lasciamole quindi la licenza che hanno tutti gli artisti: operare secondo i propri gusti e non secondo rigore scientifico. statemi bene, e occupatevi di cose costruttive, se avete proprio qualcosa da trasmettere agli altri.
Neanche questo sito è perfetto, è solo diverso… e a quanto pare fa discutere,e…piace.