Slc Riffe

Un incrocio spettacolare

Nota: le notizie e le descrizioni di ogni post del blog sono supportate da ricerche sulla lettratura esistente e sul web, ma si riferiscono esclusivamente a esperienze di coltivazione su orchidee presenti nella mia collezione.
Eventuali errori o incompletezze possono essere rimediati dalla vostra collaborazione.


Slc Riffe ‘Red December’ AM/AOS – collezione Guido De Vidi-foto 13.08.06-diritti riservati

Coltivare orchidee è una bellissima passione, ma il coltivatore si trova spesso a dover rispondere al dilemma: solo specie o anche ibridi?
I vecchi coltivatori, un pò per soggezione ed anche per umiltà, iniziavano il loro viaggio nel mondo delle orchidee con qualche ibrido malconcio. Le specie botaniche giungevano dopo il periodo di “apprendistato”, e la collezione prendeva lentamente corpo con gli ibridi che lasciavano umilmente il posto alle nuove arrivate.
Ho l’impressione che i giovani collezionisti di orchidee sono molto più smaliziati dei loro predecessori. I neo collezionisti puntano subito i loro interessi sulle specie più rare e difficili da coltivare, quasi a voler raggiungere velocemente la padronanza delle maliarde.
L’attuale facilità di reperimento ed il costo abbastanza contenuto delle orchidee rare da collezione, producono una strana categoria di nuovi “web esperti neofiti”, prodighi di indicazioni scientifiche e di coltivazione, ancor prima di aver “addomesticato” le loro orchidee, ma questo fa parte del gioco e della moda: molti spariranno, qualcuno imparerà con umiltà e diventerà un bravo collezionista.
Il bravo collezionista di orchidee saprà apprezzarle tutte perchè riuscirà sempre a cogliere il loro fascino: ibridi o specie che siano.
Tanto per fare un esempio, proviamo ad immaginare quanto lavoro e quanta storia porta con se l’orchidea della foto: per realizzare quel fiore ci son voluti più di 100 anni di ricerche e di lavoro dell’uomo.
L’avventura di quel bellissimo fiore rosso, inizia nel 1856…

Slc Riffe = (Lc Mysedo x Slc Anzac. Silva, W. (Riffe, Walton) 1961)
Di questo ibrido conosciamo 2 cloni famosi:

Slc. Riffe ‘Burlingame’ AM/AOS 1976

Slc. Riffe ‘Red December’ AM/AOS (Lc.Mysedo’Miya’ x Slc.Anzac’Orchidhurst’)

Slc. Riffe = (Lc. Mysedo x Slc. Anzac 1961)
Divertiamoci a ricostruire l’albero genealogico di questa orchidea, il gioco ci farà capire quanto sono lunghi i tempi vegetativi di queste piante e strada facendo ci farà conoscere i loro nomi.

Ricostruiamo l’albero genealogico del genitore: Slc. Anzac.
Slc. Anzac 1921 = (Slc. Marathon 1908 x Lc. Dominiana 1908)

…andiamo a trovare i suoi progenitori specie:
Slc. Marathon 1908 = (C. Empress Frederick 1856 x Sl. Psyche 1902)
Lc. Dominiana 1899 = (C. dowiana x L. purpurata). Questo incrocio ha come genitori 2 specie botaniche di generi diversi e pertanto è un ibrido artificiale “intragenerico”.

C. Empress Frederick 1856 = (C. dowiana x C. mossiae). Anche in questo caso l’incrocio deriva da due specie, ma dello stesso genere e quindi l’ibrido è “generico.”
Sl. Psyche 1902 = (L. cinnabarina x Soph. coccinea). Altro incrocio intragenerico: da notare l’utilizzo di una specie del genere Sophronitis,, che sommandosi ai generi Cattleya e Laelia, andrà a creare la Sophrolaeliocattleya in esame.

Come si può notare, dal primo intervento dell’uomo, che ha generato C. Empress Frederick 1856 = (C. dowiana x C. mossiae), alla registrazione di Slc Riffe sono trascorsi 105 anni.

L’albero genealogico dell’altro genitore: Lc. Mysedo 1946.
Lc. Mysedo 1946 = (Lc. Mrs Medo 1922 x Lc. Mysia 1929)

…andando indietro troviamo:
Lc. Mrs Medo 1922 = (Lc. Luminosa 1901 x C. Venus 1908)
Lc. Mysia 1929 = (Lc. Senate 1920 x Lc. Sylph 1915)

…e ancora indietro:
Lc. Luminosa 1901 = (C. dowiana x L. tenebrosa)
C. Venus 1908 = (C. dowiana x C. Iris)
C. Iris 1901 = (C. bicolor x C. dowiana).

…ora seguiamo le origini di Lc. Mysia:
Lc. Senate 1920 = (Lc. Orion 1909 x C. labiata)
Lc. Orion 1909 = (Lc. Haroldiana 1901 x C. dowiana)
Lc. Haroldiana 1901 = (C. Hardyana 1856 x L. tenebrosa)
C. Hardyana 1856 = (C. dowiana x C. warscewiczii).

...e per finire Lc. Sylph:
Lc. Sylph = (Lc. Luminosa 1901 x C. warscewiczii)
Lc. Luminosa 1901 = (C. dowiana x L. tenebrosa).

Il viaggio a ritroso alla ricerca dei progenitori di Slc Riffe è terminato e nel suo DNA abbiamo scoperto le seguenti specie botaniche:
C. dowiana, L. tenebrosa, C. warscewiczii, C. bicolor, C. mossiae, L. cinnabarina, Soph. coccinea, L. purpurata.
Tutto questo lavoro, madre natura non lo può realizzare…in fondo anche l’uomo è un agente impollinatore del quale lei si è dotata, anche se i frutti dell’impollinazione artificiale non sono sempre alla sua altezza.

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14 pensieri su “Slc Riffe

  1. Gianni

    x Raffaele,
    io la seramis la mischio ogni tanto sl composto dei Paphio e nei rinvasi certe volte ci sono radici che si appiccicano a questo prodotto, come dice Guido e`un prodotto di terracotta simile ai mattoni ed ai cocci dei vasi solo con superficie “sigillata”

    x Guido,
    tutto a posto Guido mica sono uno degli “Amici” di altri siti che aspettano che uno metta una virgola sbagliata per infierire.
    un amico si aiuta senza apparire e fare il Grande.

    Se domani mi sento meglio ed esce il sole faccio le foto necessarie e il servizio promesso.

    ciao
    Gianni

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  2. Guido Autore articolo

    Ringrazio l’amico Gianni per le sue (e-mail) osservazioni al post, che mi hanno consentito di apportare qualche correzione… credetemi, alla fine avevo i nomi che mi giravano nella testa e qualche lacuna è stata inevitabile.
    Guido

    Rispondi
  3. Guido

    E’ vero Ivan…quest’anno è in anticipo, ma forse qualche vaso in altra parte della serra fiorirà più avanti, ciao.

    x Raffaele:foto!! 🙂 se le posti in qualche album puoi linkarle quà, oppure mandale via e-mail epoi le pubblico.

    Il o la “Seramis” praticamente è terra cotta (vasi, coppi, mattoni ed altro) penso che il materiale di base sia lo stesso, opportunamente sminuzzata, che assume la funzione di assorbitore di acqua.
    Ritengo sia molto utile per la coltivazione di orchidee poco tolleranti ristagni d’acqua nei substrati (rupicole ad esempio).
    Proprio oggi ho sistemato piccoli pseudobulbi di Laelia lundii in un cestino di rete mettallica con pomice sul fondo, xaxim sminuzzato a mò di nido e Seramis per la copertura dei rizomi e delle radici: vedremo fra una ventina di giorni, farò un post.
    Ad ogni buon conto, devi valutare il grado di assorbimento del nuovo composto così miscelato onde evitare disidratazioni o stagnazioni.
    Ciao

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  4. Raffaele

    Splendida un rosso affascinate. sono di ritorno da un garden center austriaco dove ho acquistato una confezione di “Seramis” quella specie di ceramica arancione da utilizzare come “terriccio” per la coltivazione delle piante. Intendo mescolarla in porzione pari al 30% alla corteccia per le mie cattleye. Qualcuno ha esperienza con questo materiale?
    Ciao Raffaele
    p.s. dopo tre anni di coltivazione posso affermare che le seguenti cattleye sono “facili” :
    catteleya miva breeze alize è fiorita una prima volta in cucina poi quest’anno nuova fioritura addirittura nella mini serretta da cui l’ho tolta per potermela godere con occhi e naso!
    Lc beaumesnil roquebrune fiorita due anni fa in cucina, ove vive di norma, l’anno scorso rinvaso- pausa di “riflessione”, quest’anno due mega pseudobulbi con foglie da 31cm, ciascuno con la sua bella guaina da cui spero di vedere spuntare il fiore, a ciò si aggiunga l’inizio della formazione di tre! nuovi pseudobulbi.

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