Cattleya Portia Coerulea

Cielo ed orchidea celeste in un soleggiato pomeriggio Domenicale di Novembre in Vicolo Parnasso, amena località della Marca Trevigiana

Per la precisione la foto è di Domenica 12 novembre, e la cosidetta “istadea de San Martin” (piccola estate di San Martino) si mostra in tutta la sua luce, gli alberi lasciano cadere silenziosamente le foglie già stanche e questo bellissimo esemplare di orchidea blu si confronta col celeste del cielo terso.

Cattleya Portia Coerulea ‘Sir Jeremiah Coleman’ – Collezione Guido De Vidi- diritti riservati

Cattleya Portia (C. bowringiana x C. labiata), registrata da James Veitch nel1897.

Sir Jeremiah Coleman, precursore degli ibridi coerulei nelle Cattleye, ha lavorato molto nel secolo scorso per creare progenia con marcate caratteristiche celesti, ma successivamente, pochi hanno continuato nelle sperimentazioni perchè il vero effetto celeste si è dimostrato di difficile creazione. I fiori di orchidea che comunemete definiamo blu o celesti, quasi sempre tendono al colore della lavanda.
Il clone delle foto mi sembra degno di ammirazione…godiamoci l’effetto senza altre parole.

20 pensieri su “Cattleya Portia Coerulea

  1. Massimo M.

    Bravissimo Clà, con la tua vena poetica impreziosisci d’arte il blog.
    Ora oltre ad un pittore possiamo annoverare un’altro artista tra le nostre file, mancherebbe solamente un musicista ed il quadro sarebbe completo.
    Orchidee ed arte……….oddio che binomio sublime!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 😉

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  2. Clà

    In effetti … si, le parole nn servono… il blu è “l’invisibile che si fa visibile” e ciò già dice tutto… (come dice il mie vecchio “amico” Yves K. ) …

    Eppure è strano… (sarà il mio lavoro?) ma mi vengono alla mente tante immagini che comunque per essere espresse necesitano di parole o quanto meno di colori adeguati e pennelli o di tasti di pianoforte…. beh meglio osservare in silenzio per ora….

    magari poi in un altro momento scriverò qualcosa sul blu… ( lasciando intatte le forme della cattleya ) ed infondo mentre scrivo mi accorgo che si le sensazioni iniziali solno sempre giuste… forse in questo momento il mio bisogno di “blu” è al massimo…

    Ahahah anche il mio pappagallo mi ha fatto capire che devo rimanere in silenzio (quell’assassino mi ha chiesto un bacetto dopo che si era divorato dei peperoncini rossi …. Praticamante ho le labbra che scoppiano adesso …) 🙂

    Però come si fa a rimanere in silenzio … per troppo tempo quando si possono osservare sopsese nel verde nel cielo e nell’aria queste falde di azzurro indicibile: diafane, dolcissime, profonde, nostalgiche, rinfrescanti quanto trasfigurative , eteree, rasserenanti , introspettive , forse irraggiugibili ….. e che urlano con voce inudibile al mondo desideri di carezzevolezza

    Saluti … Clà

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  3. Gianni

    Urca Guido,
    co ste cerulee ceesti ti me fa star ancora piu`mal de come che stago al momento, va a finir che se passo a trovarte me toca far na rapina, e po scampar par sempre.

    bravo sempre sorprendenti le tue Cattleye.

    Gianni

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