Archivio mensile:Giugno 2008

Bifrenaria inodora… ma i fiori sono profumati

Bifrenaria inodora, uno dei tanti paradossi della nomenclatura: il nome di specie dovrebbe significare “senza odore” ed invece i fiori sono fragranti.

Il genere
Studi recenti, dedicati all’approfondimento delle specie appartenenti a questo raggruppamento tassonomico, lasciano molti dubbi sull’esatta classificazione. Nella sostanza, i dati morfologici e molecolari indicano che ci sono due “clades” distinti (Clade è un gruppo tassonomico – ad esempio, un organismo che comprende un unico antenato comune a tutti i suoi discendenti. Il primo contiene le specie endemiche principalmente nella foresta atlantica del Brasile del sud-est come piante rupicole, mentre l’altra è rappresentata da due specie che si sviluppano esclusivamente nella regione amazzoniana.
Bifrenaria Lindley 1832
Famiglia: Epidendroideae, Tribù: Maxillarieae, Sottotribù: Maxillariinae.
Questo genere è endemico in Sud America, la maggioranza delle specie è presente nel Sud – Est del Brasile, raggruppa circa 21 – 30 specie epifite, qualche volta terrestri o rupicole (una specie, B. Bifrenaria tyrianthina è esclusivamente rupicola).
Le specie appartenenti a questo genere sono facilmente riconoscibili dagli pseudobulbi quadrangolari, unifoliati, conici, piriformi o ovali, con foglie plicate. Le infiorescenze spuntano lateralmente alla base degli pseudobulbi, a gruppi di 4 o 5 fiori spesso fragranti.
Continua a leggere

Novità sul blog: le foto come non le hai mai viste

Daniel, l’angelo custode del blog, incoraggiato dai sostegni ricevuti, ringrazia e propone una nuova modalità di visione delle foto: effetto “lightbox”

Post di prova
Cliccando sopra qualsiasi foto di un post, si apre una scatola luminosa “lightbox” dentro la quale, queste compaiono in formato normale.
A sua volta, se il post contiene più di una foto, cliccando sul tasto “NEXT”, che compare posizionando la freccia in alto a destra della scatola luminosa, si possono visionare in sequenza, tutte le foto del post.
www.orchids.it …le orchidee in pugno 😉

Cattleya: specie o ibrido?

Doveva essere C. walkeriana, ma visti i fiori, forse è altro…cosa?

Questa è la prima fioritura di una divisioncina regalatami qualche anno fa da un amico orchidofilo bolognese, cartellinata come C. walkeriana.
I fiori sono molto belli e regolari, ma per quello che posso capire, non mi sembrano quelli della C. walkeriana. Gli pseudobulbi sono unifoliati, affusolati, lunghi da 5 a 12 cm, foglie e guaine presentano delle leggere maculature di pigmentazione.
Cercando e ricercando non sono riuscito a trovare una risposta certa…tu cosa pensi?
Grazie dell’aiuto.

Le orchidee ricevute in dono dagli amici…

…sono sempre le più amate
Tu puoi comprare le più rare, le più inusuali, ma le orchidee che scambi o che ricevi in omaggio da amici coltivatori, si conquistano uno spazio molto particolare nella tua mente.
Proprio l’altro ieri, nascoste fra le altre molto più ingombranti di loro, durante il giro in serra per le bagnature ho scorto due deliziose piante in fiore…le ho fotografate ed ora desidero dedicare loro questo post.
Questa nella foto a sinistra l’ho ricevuta in dono dall’amico Alberto Ghedin di Villorba TV: è un ibrido primario (Prosthechea vitellina (ex Encyclia vitellina) x Euchile mariae)
Non conosco il nome di questo incrocio e non so nemmeno se sia mai stato registrato. Di certo c’è solamente la gran confusione che noi poveri collezionisti di orchidee riscontriamo nelle specie appartenenti al genere comunemente noto come Encyclia.
Il nuovo nome “Prosthechea” deriva dalla parola greca prostheke (allegato), facendo riferimento alla appendice presente sul retro della colonna. E’ un genere di recente costituzione (1997; pubblicato nel 1998) da WE Higgins, ma alcune specie sono state successivamente trasferite nel genere Euchile (ad esempio, Euchile Mariae e Euchile citrina) da Withner (1998). In precedenza, le specie ora comprese nel genere Prosthechea erano inserite in diversi generi: Anacheilium, Encyclia, Epidendrum, Euchile, Hormidium e Pollardia.
Lo status di genere assestante è stato confermato da dati recenti, sulla base di elementi di prova molecolare (nucleare (nrITS) e plastid (matK e trnL-F) sequenza dei dati del DNA) (C. van den Berg et al. 2000)

Quest’altra orchidea che potete ammirare nella foto di sinistra è figlia di una divisione di Cattleya warneri. regalatami tanti anni fa (1992) dall’amico Antonio Camani di San Donà di Piave VE.
Caro Antonio, so che ognuna delle orchidee della tua collezione ha una sua storia particolare…non ricordo nulla di questa bellissima specie. Ho raccolto molte notizie scientifiche su questa specie che utilizzerò per fare un post molto articolato, come tante altre anche questa Cattleya ha avuto delle vicissitudini incerte, mi piacerebbe inserire anche, se c’è, la tua storia.
Grazie quindi agli amici Alberto ed Antonio… e nella speranza che questo post serva da monito alle giovani leve lancio per l’ennesima volta lo slogan: scambiatevi le piante…regalate pure qualche divisione agli amici, così facendo la vostra collezione non sparirà mai.

Arriva l’estate, orchidee fuori…e le vacanze?

Come trovare un angelo custode per le nostre orchidee quando si va in vacanza?… ed inoltre dove come e quando portarle fuori
Sono due temi di grande attualità che interessano tutti i collezionisti, sia chi coltiva in serra che il neofita con due Phalaenopsis sul balcone.
L’idea di scrivere qualche cosa su questi aspetti della coltivazione, l’ha suggerita Carla di Gradisca d’Isonzo con questa mail:
...”Volevo fare una proposta a tutti gli amici di questo sito .Durante il periodo estivo è più facile allontanarsi da casa per periodi lunghi ,ma le nostre orchidee a chi lasciarle ? E’ un problema serio. Magari alcuni di noi abitano vicino senza saperlo e allora perché non darci una mano reciprocamente durante le assenze? Le nostre orchidee ci ringrazieranno. Mando qualche foto della mia”” residenza” estiva . Buone fioriture a tutti”…
Come si può vedere nelle foto inviateci da Carla, lei ha già sistemato all’esterno le sue orchidee diversificando anche l’ambientazione; ad esempio appendendo sotto gli alberi quelle che possono prendere tranquillamente l’acqua piovana e proteggendo quelle fiorite con una leggera struttura organizzata. Questa è una soluzione, quante altre sono possibili? Invia anche tu qualche foto
al blog – info@orchids.it – della tua sistemazione esterna, magari motivando anche il perché della scelta…noi la pubblicheremo su “ORCHIDEE SOS VACANZE” Una nuova pagina del blog messa a vostra disposizione, per chiedere e dare aiuto alle coltivatrici ed ai coltivatori amatoriali in difficoltà.

“ORCHIDEE, SOS VACANZE” un pronto soccorso virtuale al quale poterci rivolgere per cercare aiuto in caso di assenza durante le vacanze estive.
Come ha evidenziato Carla nella sua mail, per molti appassionati è un problema serio, noi mettiamo a disposizione questo spazio, per poter chiedere aiuto, ma anche per dare assistenza a chi lo chiede.

Continua a leggere